martedì 7 maggio 2013

Ricamando - Un arte Magica.


Cucire, tessere filare, ricamare è qualcosa che mi piace  fare, fin da quando ero piccola. Cucire è una cosa normale per me e mi stupisce sempre quando la gente mi chiede come faccio o dove ho imparato. Mia nonna era anche sarta, credo di aver preso un ago in mano prima delle scuole elementari, per questo mi sembra una cosa innata che chiunque possa fare. Notate bene, io non sono una sarta, non credo sarei in grado di cucire da me dei vestiti, tanto meno senza un modello e senza studi.
Oggi giorno questo genere di mestiere si è un po perso, ma personalmente trovo che il cucito e il ricamo sia uno splendido atto devozionale, per dedicare qualcosa fatto con le nostre mani alle divinità, e quindi possa far parte della nostra paratia.

Cercando informazioni su quest'arte che abbraccia una buona fetta di tradizione stregonica antica sono incappata su molti titoli di libri in inglese che non ho trovato reperibili sul web. Ho trovato qualche riflessione carina sul solito blog tanto amato.
Il libro The Knitting Sutra: Craft as a Spiritual Practice by Susan Gordon Lydon, (Sutra del lavoro a maglia:  Cucire come una pratica spirituale) ha a alcuni pensieri che possono racchiudere la sensazione di qualsiasi artigiano "spirituale" sia che questo cucia, ricami, tessa o plasmi, intagli, forgi ecc... 
Cucire è una forma di meditazione e pertanto da essa si  riceve ispirazione e idee per nuovi lavori, io spesso mi ritrovo a dirigermi su un tipo di lavoro diverso rispetto a quello iniziale. Lascio che sia l'istinto o forse qualche forza superiore, a guidarmi già nella progettazione di un qualsiasi lavoro (cucito o non) e se il lavoro cambia in corso d'opera è perché cosi doveva essere.

Dal libro sopracitato:
"[...] E 'possibile che la spiritualità femminile attraverso i secoli sia stata nascosta nelle minuzie della vita domestica, piuttosto che espressa nella grandiosità e nella pomposità di chiese e sermoni?"
"Se siamo davvero fatti ad immagine del nostro Creatore, è ovvio che noi siamo più simili al nostro Creatore, quando stiamo creando qualcosa per noi stessi. Quindi l'atto stesso è sacro, dalla più umile toppa di tessuto per una trapunta patchwork alla pietra innalzata delle grandi cattedrali gotiche ".
"[...] laborare est orare , il lavoro è preghiera ".
"La tessitura è tra le più antiche e quasi mitologiche forme di artigianato. Chi può dimenticare l'immagine delle Parche che tessono il loro elaborato arazzo, e decidono il destino o la durata della vita di questa o quella persona. Una vita può essere messa a fine con il semplice atto di catturare un filo?"
[...] Una donna che tesse può creare l'universo. Nancy Rosoff presso il Museo Nazionale degli Indiani Americani scrive: 'Attraverso il processo di tessitura, una donna raggiunge una più profonda comprensione del suo mondo fisico, sociale e spirituale. Il tessere, quindi, è una simbolica ri-creazione di questa conoscenza.'"
 "Ogni artigiano, quando inizia a fare qualcosa, si collega a un patrimonio così antico e  esteso che la sua mente diviene una bobina. L'artigianato si collega al mondo fisico e al mondo spirituale. Come le 'lovely hula hands' della sacra danzatrice hawaiana, le mani di magliaie e artigiani riempiono i racconti della creazione, della vita, della morte, della genealogia e della storia, si collegano al cielo, all'età, e alla terra stessa in una sola volta. [...] L'umile magliaia si trova al centro tra cielo e terra. Mentre gira il filo per fare il sacro telo, fili invisibili collegano lei a Dio e Madre Terra. "

Tessere e ricamare, cosi come filare sono attività antiche che concedevano visioni a coloro che possedevano la vista, proprio per questo gioco di trance meditativa che questo tipo di lavoro concede.
Ma non solo, tessere e cucire era un modo per legare incantesimi e preghiere cosi come avine per la  magia dei nodi. I nodi come le impunture, sono un modo semplice per contenere e allentare l'energia ed è evidente che entrambi, usati in magia, indichino l'intenzione di legare qualcosa o qualcuno.
La magia dei nodi con ogni probabilità trae origine proprio dall'arte di tessere e cucire e perfino dalla pesca. Dove il filo "si annoda" in una direzione o in un altra, in ogni fibra tessuta e in ogni punto cucito si imprime la magia, per esempio un maglione può proteggere, cosi come un pescatore potrebbe annodare il proprio filo da pesca per aggiudicarsi  il pesce migliore, come fosse una scala della strega.
È possibile utilizzare questo tipo di arte per attrarre o bandire in particolare persone, spiriti, malattie o più generalmente energie negative. Incanalare energia in una posizione specifica, (persino gli stendardi potrebbero sfruttare lo stesso tipo di principio di magia), un lavoro può essere creato per incanalare l'energia e può essere disfatto (cosi come un nodo) per rilasciarla.
Anticamente anche i nastri da matrimonio potevano essere ricamati con simboli, iniziali e promesse, in questo caso il ricamo ha a che fare con il 'consolidare' il rapporto, l'unione. (nel caso i suddetti nastri legavano le mani in un ' nodo ' ulteriore durante la cerimonia).
Si può ricamare un intenzione, semplicemente anche un atto devozionale come il ricamare /tessere/ una tovaglia d'altare, un arazzo ecc..
Si può essere 'posseduti' durante il lavoro, quindi può essere come ho già detto, un mezzo per accedere a uno stato di trance e ricevere visioni o contatti con le divinità e altri spiriti.

Devo ammettere che questo genere di lavoro ha un alto grado di 'influenza' persino su una persona come me, poco incline al 'partire e perdersi', personalmente addirittura più influente del suono di un tamburo. E' facile sentirsi scivolare almeno un po', quando la mano fa passare avanti e indietro l'ago e il filo in modo automatico.
Infine, forse parlerò così perché amo questo genere di cose, e probabilmente molte mie coetanea non condivideranno affatto questo amore, ma vorrei portarvi in evidenza il valore inestimabile che può avere un lavoro che si tramanda da generazioni, come una semplice coperta, una tovaglia, ecc..
Non ho la fortuna di possedere certi cimeli di famiglia, sebbene le mie nonne e chi prima di loro e persino mia mamma a suo modo, sono state "lavoratrici del filo", questo denota anche l'importanza di questo mestiere come devozione e collegamento per e con gli antenati.
Spero nel tempo di recuperare diversi modi per eseguire quest'arte (tessere, filare, ricamare, cucire, lavorare a maglia, all'uncinetto, punto croce, ricamo ecc..) tutti appartenuti a qualcuno della mia famiglia e lasciare qualcosa, un idea che coltivo da anni (e non vi dirò) in eredità.
Per ora mi tolgo le mie piccole soddisfazioni come le mie tovaglie d'altare, di cui vi lascio l'immagine sopra, la mia nata, i miei diari e agendine varie, come questa che vi lascio in foto che è un piccolo moleskine per una strega on the road.



4 commenti:

  1. non avevo mai pensato al ricamo da questo punto di vista :)

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  2. purtroppo queste cose "ce le hanno" fatte perdere..è giusto recuperarle

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  3. Cone sai io ho momenti dell'anno in cui ricamo molto. Non tanto x il risultato finale (sapessi quanti ricami completi ho nel cassetto) ma x l'effetto che questa cosa ha su di me

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  4. ciao Skayler, i tuoi ricami sono molto belli. Usi una tecnica per trasferire i disegni sulla stoffa o vai a mano libera?

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