giovedì 14 giugno 2018

Torbjörg la Veggente

A quel tempo vi era una grande carestia in Groenlandia; gli uomini, che erano partiti per la caccia, avevano fatto poca preda, e alcuni era non erano tornati indietro. Nella zona c'era una donna di nome Torbjörg: era un Indovina ed era chiamata la "piccola veggente". Aveva avuto nove sorelle, e tutte erano state indovine, ma ella sola era rimasta in vita. D'inverno Torbjörg aveva l'usanza di partecipare ai conviti, e gli uomini, perlopiù, l'invitavano a casa loro, quando erano curiosi di conoscere il loro destino, o il corso dell'anno. Per il fatto che Torkel era l'agricoltore più importante, si riteneva che che spettasse a lui informarsi di quanto avrebbe avuto termine quella cattiva annata, che incombeva su tutti. Torkel invitò a casa l'indovina, e fu bene accolta come p era consuetudine, allorchè si dovevano ricevere donne in tal sorta. Per lei fu preparato un seggio e ci foste un cuscino, in cui dovevano essere contenute delle piume di gallina. Quando la sera, ella giunse insieme con l'uomo che le era stato mandato incontro, era così vestita: indossava un manto blu con un nastro tutto orlato di pietre preziose: aveva il collo perle di vetro, sul capo una cappa nera di pelle di capretto, guarnita con una pelle bianca di gatto. In mano teneva un bastone fornito di manico: il bastone era rivestito di bronzo e il manico era adornato di pietre preziose. La cingeva una cintura, cui stava appeso un grande sacco di pelle, dove essa custodiva e talismani, che le erano necessari, per acquistare le sue conoscenze. Calzava delle rozze scarpe di pelle di vitello con lunghe fibbie grosse bottoni di ottone all'estremità. Nelle mani aveva dei guanti di pelle di gatto, che al suo interno erano bianchi e villosi. Quando fu giunta, parve conveniente agli uomini rivolgerle un deferente saluto, Ella ricambio il saluto, poiché gli uomini di erano piaciuti. Il contadino Torkel la prese per mano e la condusse al suo seggio preparato per lei. Torker la prego di esaminare il bestiame e il gregge e la dimora. Ella diceva poche parole di ogni cosa.
La sera furono disposti dei tavoli: ed ora occorre narrare quali vivande furono imbandite per la veggente. Le fu preparato un budino di latte di capra, e furono presentati i cuori di tutti gli animali che la vivevano. Ella ebbe un cucchiaio di ottone e con un coltello dall'impugnatura con denti di balena, su cui stavano due anelli di rame: sulla punta era spezzato. Quando le mense furono tolte il contadino Torkel andrò da Torbjörg e le chiese che cosa le sembrasse di quello che aveva visto, e che opinione avesse della sua dimora e della natura degli uomini, e se per caso fosse giunta a vedere le cose che le aveva chiesto e gli uomini avevano la massima curiosità di sapere. Ella risposta che non poteva parlare prima del mattino seguente, dopo averci dormito su una notte. E il mattino, fattosi giorno, tutto fu predisposto perché la potesse compiere il suo rito magico. ella chiese di poter avere alcune donne che conoscessero la formula magica necessaria per lo scongiuro e che era chiamata Vardlokur*. Ma quelle donne non si trovavano.
Si cercò per le fattorie per trovare qualcuno che conoscesse la formula. Allora Gudrid dice: -Io non sono nè una maga, nè un'indovina; ma la nutrice Halldis m'insegnò in Islanda la formula, che essa chiamava Vardlokur. Torkel dice : -Tu sei saggia al momento opportuno.- Quella dice: Questo è un rito cui io penso di non poter prestare alcun aiuto perché sono una donna Cristiana.-  Torbjörg dice: -Deve succedere che tu sia di aiuto agli uomini di qui, senza che tu divenga una donna peggiore di prima; ma io mi rivolgerò a Torkel per ottenere tutto quello di cui ho bisogno-.
Allora Torkel prende ad esorta Gudrid, fino a che questa acconsente a fare come gli voleva. Le donne si dispongono in cerchio intorno al seggio in cui stava Torbjörg. Gudrid allora recitò quella formula così bene è così armoniosamente, che a nessuno parve d' aver udito pronunziare una poesia con voce più bella. La veggente, la ringraziò per la formula e disse che aveva attirato lì molti spiriti che ritenevano di aver udito qualcosa di bello, poiche la formula era stata recitata così ben; e aggiunse: - Essi prima volevano piuttosto stare lontani da noi e nessuno voleva più obbedirmi. Ora devo chiedere dinanzi a me molte cose che prima mi erano oscure, e molte altre ancora. Io posso dirti questo, o Torliel: che la cattiva annata non può durare più a lungo di questo inverno, e che, con la Primavera, la stagione deve migliorare. Anche l'epidemia che ha imperversato ora deve tra poco terminare, all'improvviso. E te o Gudrid, ricompenserò per l'aiuto che ci hai fornito, poiché il tuo destino e ora per me molto trasparente. Tu troverai un marito qui in Groenlandia, un uomo che sarà il più nobile di tutti; tuttavia non starai qui a lungo poiché le tue vie si rivolgono verso l'Islanda, e da te derivera una stirpe grande e buona, e sulla tua progenie risplendono i raggi più luminosi di quelli che io possa sopportare. Ora vai in buona salute, o figlia.

Quindi gli uomini andarono dalla veggente, e ciascuno chiese quello che era più curioso di sapere. Di fronte a queste domande ella era ben disposta; soltanto in pochi particolari ella si sbagliò.
Poi fu mandata a chiamare presso un'altra fattoria e vi andò. Allora fu fatto venire Torbjörn, poiché egli non era voluto rimanere a casa, finché un simile essere pagano era presente.
Il tempo migliorò rapidamente, come aveva predetto Torbjörg.
Torbjörn preparo la sua nave e navigo finché non giunse a Bratalid. Eirik lo accolse bene, con cortesia e si rallegrò della sua venuta. Torbjörn si fermo da lui quell'inverno, insieme alla sua schiera, ai marinai che soggiornarono con i contadini. Quindi a primavera Eirik donò a Torbjörn della terra presso Stokkanes  e colà fu costruita una grande fattoria dove egli in seguito dimorò.


IV. Saga di Eirik il Rosso. 
Antiche Saghe islandesi

lunedì 28 maggio 2018

QUINTA LUNA || EIR LA GUARITRICE


QUINTA LUNA
Sulla luna dell'albero di salice,
Guardiano del fiume, mitigatore del dolore,
Prego Eir la Garitrice.
Che le mie membra siano integre, il mio sangue sia pulito,
La mia carne è libera da ogni malattia,
I miei giorni sono lunghi e sani,
La mia mente è libera da nebbie e tempeste.
Che tu, Signora, conceda anche questo dono
a tutti quelli che amo e onoro.


Eir (NO Eir) è chiamato honer loeknir beztr -la miglior dottoressa- nella Prosa Edda (Gylfaginning, cap. 35). Nella prima cultura norrena la medicina era praticata più o meno esclusivamente da donne, questo spiega perché Eir è una dea della guarigione e non un dio. L'etimologia del suo nome non è completamente chiara, ma probabilmente significa qualcosa come "gentile" o "utile". La parola norrena eir ("rame")  non è tecnicamente collegato al nome di questa dea. Eppure, è interessante
notare la connessione che il rame ha, anche oggi, con la cura di certi disturbi, e come indossare braccialetti di rame sia un rimedio olistico per alcuni disturbi.
Eir è elencata tra gli Asynjur e può essere considerato come uno delle assistenti di Frigg quindi si può presumere che le due condividano molte qualità e funzioni. Ciò è confermato dal fatto che Frigg era anche collegata alla guarigione, in particolare al parto. Eir appare anche a seguito di un'altra dea-Menglod. L'unico racconto sopravvissuto dove appare Eir, è lo Svipdagsmál (sts. 51-56), l'eroe Svipdag và a chiedere la mano di Menglod in matrimonio. Il suo guardiano gigante, Fjolsvith
(che è anche uno dei tanti nomi di Odino), lo impegna in una sequela di sessioni di domande le cui risposte sono così care al cuore nordico. Nel processo, si dirige l'attenzione ad una vicina montagna -  Lyfjaberg, o "Collina della guarigione" - dove Menglod siede felicemente con le sue nove ancelle.
Tra queste fanciulle, i cui nomi significano è "Rifugio", "Piacevole" e "Tranquillo", c'è l'Eir. La figura di Menglod ("Collana Felice ") è talvolta identificata con Frigg, ma più spesso con Freyja.
Freyja, come Frigg, era anche collegata alla guarigione e al parto. Anche, il corteggiamento e il successivo matrimonio di Menglod con l'eroe, come la  situazione sulla montagna circondata dal fuoco, sono simile al racconto della Valchiria Sigrdrífa nel Sigrdrifumál (o Brunilde nel Niebelungenlied).
Arrivare ad una singola divinità esclusivamente responsabile del parto e della guarigione è quindi molto difficile. Questa è una delle aree in cui i poteri di Frigg e Freyja si intersecano. Erano entrambe chiamate dalle donne in travaglio e spesso allo stesso tempo, come nel Oddrúnargrátr (st 8). Questo tipo di "intersezione" potrebbe essere spiegata dalla premessa che le due dee sono state adorate in diverse aree del Nord fino a che loro funzioni gradualmente si sono fuse e si sono offuscate. Questa dualità potrebbe anche rappresentare diversi tipi di guarigione.
Nonostante tutte le somiglianze che vi sono  tra Frigg e Freyja, resta comunque il fatto che siano due divinità diverse. Freyja, tra le altre cose, è piena di energia e vita lussuriosa - la forza della vita stessa, certamente una cosa desiderabile per una guarigione. Frigg, d'altra parte, porta pace, calma, e tranquillità altrettanto necessarie al malato. 
Invece di preoccuparsi di quale sia la dea Guaritrice "ufficiale", è più utile decidere quale tipo di guarigione si vuole per una data occasione: energia vibrante o pace rilassante (o entrambi, come per il parto). Ad esempio, si potrebbe immaginare Freyja come un terapeuta che ti incita ad esercitare e Frigg come madre incoraggiante per riposi.  Freyja sembrerebbe più appropriato per l'invasività tecnica della chirurgia e la terapia farmacologica, mentre Frigg è probabilmente di più interessata a tipi di medicina olistica, come erboristeria, massaggi e pratiche preventive. È significativo che Eir, la dea della guarigione, serva entrambe, anche se la sua connessione principale e la sua energia sembrano essere maggiormente collegate con Frigg e gli Asynjur.
La scienza medica nei tempi pagani era in parte sacerdotale, in parte magica,e in parte data dal buon senso. Nella Heimskringla (cap. 234), Snorri dà un esempio di trattamento medico nel suo resoconto della morte di Thormod Kolbrunarskald dopo la battaglia di Stiklestad nel 1030. In questa storia il
i feriti furono portati in un granaio dopo i combattimenti, dove una donna, scaldò acqua e bendò le loro ferite. Ha poi fatto un porridge di porri e erbe e lo ha nutrito i feriti. Se l'odore delle cipolle saliva dalla ferita alla pancia dell'uomo, significava che il suo intestino era stato trafitto e stava quindi morendo. 
Questo uso di un pasto di prova per la diagnosi è ancora usato oggi, anche se non lo è
con porridge di porri. Tacito, nella sua Germania (capitolo 6), descrive come le tribù tedesche portarono le loro donne in battaglia. Là le donne non solo urlavano  per spaventare il nemico e
incoraggiare i propri guerrieri, ma eseguivano anche riti magici di difesa e divinazione. Erano
 medici, e di loro si diceva che non avessero paura di contare e confrontare gli squarci. Questa presenza delle donne sul campo di battaglia si lega anche con Freyja e le Valchirie.
In una connotazione più pacifica, le dee guaritrici hanno particolare attenzione e interesse, come dovevamo, per il benessere delle donne, che in particolare avevano bisogno di aiuto medico durante il parto. Il Lyfjaberg di Menglod era un luogo sacro devoto per donne malate; lo Svipdagsmál afferma che se una donna l'avesse scalata, sarebbe guarita, non importa per quanto tempo si fosse protratta la malattia. Continua dicendo che queste dee aiuterebbero tutti quelli che hanno offerto offerte sugli altari santi e proteggono i mortali dal pericolo (S. 56).
Questo legame tra rituale e guarigione può essere visto anche nella relazione tra guaritori a veggenti e stregoni. Grandi pestilenze e malattie gravi richiedevano sacrifici agli dei e trattamenti più pratici.
Nel medioevo nelle vecchie tradizioni popolari queste funzioni erano praticate dai contadini,
donne e uomini saggi che, man mano che la conoscenza si diffondeva la conoscenza e il cristianesimo divennero poi gli stregoni bruciati sul rogo.
Eir ha anche collegamenti con Frigg nel ruolo di quest'ultima come governante e padrona di casa. Nell'antichità erano regine e re spesso imputati di avere il potere di curare certe malattie con il loro tocco.
Questa connessione tra la signora della tenuta e il trattamento medico degli abitanti è continuato attraverso il Medioevo e fino al presente. La signora del maniero si sentiva generalmente responsabile per la salute degli inquilini, così come la moglie di molti contadini o allevatori. Anche oggi è di solito la madre colei da cui si corre per la medicina.  

Rimedi popolari
Alcuni esempi di rimedi popolari che univano la magia alla medicina includevano il misurare il paziente, appendendo il filo o la corda di misurazione da qualche parte per un tempo specifico, e poi controllando per vedere se la misura era cambiata; il risultato indicava il destino del paziente.  Un'altra pratica era quella di accarezzare la parte interessata del corpo con la mano, una manica,
o la parte posteriore di un coltello. A volte un filo o una corda era legato intorno all'area afflitta, spesso con un impiastro medicinale sotto di essa. 
Alcune cure prevedevano di avvolgere il paziente in un telo di lino fresco e pulito o facendolo entrare
un campo di lino. Il lino e il lino fresco, erano naturalmente, associati anche a Frigg.
L'albero di sambuco è stato incorporato in un numero notevole di rimedi di guarigione. In Scandinavia si credeva che un ramoscello tenuto in bocca fosse un rimedio per il mal di denti. 
Alcune pratiche di guarigione comportavano il bagno del paziente e cosi facendo si trascinava la malattia nell'acqua, che poi veniva versata un cespuglio di sambuco. A volte la malattia veniva trasferita a un uovo o ad un altro oggetto, che veniva poi avvolto nel lino e seppellito.
Era anche comune l'uso del fuoco per curare certi disturbi. La pratica di guidare animali e persone attraverso gli incendi del festival per garantire la loro salute e il loro benessere erano comuni in tutta l'Europa occidentale, e si usa ancora oggi "saltare il falò" per augurarsi buona sorte.
Una vecchia cura per la febbre, che ricorda Hansel e Gretel, comportava spingere un bambino malato dentro e fuori da un forno (non mentre il forno era acceso, presumibilmente). Un'altra usanza era quella di deporre un bambino dal fuoco del focolare invocare la cura della dea e delle disir
Questo metodo porta alla mente storie della White Lady, che veniva vista sedersi accanto al fuoco durante la notte e scuotere i bambini della famiglia prescelta. L'immagine di una dea materna del focolare si trova in altre Leggende europee, ad esempio, un mito greco racconta di una regina
che viene visitata da una strana donna che si offre come infermiera della regina e del figlio neonato. Una notte la madre si sveglia e vaga nella sala principale per scoprire che la donna ha messo il bambino nel focolare. Quando la madre grida comprensibilmente, la straniera, ora riconoscibile come la dea Demetra, toglie il bambino dal fuoco e lo dà a lei, rimproverando la madre che il trattamento
aveva quasi reso invulnerabile il bambino, ma l'ingerenza di lei ha rovinato tutto. Demetra era la dea greca dei campi e dell'agricoltura e, come Frigg, ha perso il suo figlio prediletto.
È anche interessante notare il modo in cui certe malattie erano personificate, specialmente la temuta pestilenza. Di solito raffigurato come una donna, spesso con una forte somiglianza con Hel, la dea della morte. In alcune zone della Germania e dell'Europa centrale fu chiamata Kuga, e le persone dovevano fare attenzione a evitare di lasciare piatti non lavati in casa durante la notte o Kuga si sentirebbe sentita obbligata a fermarsi e pulirli . Questa figura ricorda le versioni germaniche
di Frigg-Berchte e Holda, che ispezionavano le pulizie della dodicesima notte. ( vedi anche il racconto di  Svartedauen, la morte nera - Kittelsen, Theodor)
Non vi è da sorprendersi se la la morte e la guarigione erano viste andare di pari passo.


Eir ha i capelli castano chiaro, raccolti in un nodo morbido e intricato. Ha un aspetto medio-alto, un ossatura forte, spalle quadrate, angolare. I suoi occhi sono acuti, profondi e grigi; lei è calma e seria. 
Lei è solitamente descritta come dignitosa, pratica, modesta, con l'aria di competenza e di fiducia.
Ha una piccola ma spaziosa casa tutta sua, tra gli edifici satelliti di Fensalir, con le erbe che pendono dal soffitto e le medicine in varie fasi di lavorazione. Camere luminose e spaziose detengono posti letto per i malati e i feriti che hanno bisogno di restare vicino a lei; non sarà quasi mai possibile vedere chi è ricoverato. Ciò non significa che non ci sono, ma Eir crede nel rispetto della privacy per i suoi pazienti, quindi le camere sembreranno vuote. Se ci andate voi stessi per cercare guarigione, vi verrà mostrato ogni letto, uno ad uno e li vedrete vuoti. Se invece, andate a imparare le arti di guarigione, lei potrebbe farsi accompagnare nel suo giro e la maggior parte dei pazienti sarà comunque invisibile per voi. C'è anche una fontana nell'anticamera di questa casa di guarigione, e le sue acque sono immensamente preziose per la pulizia delle ferite di ogni genere dentro e fuori. I visitatori sono incoraggiati ad avvalersi di queste acque curative.


Echi di Eir
Alcuni praticanti di Tranceworking riportano esperienze di visoni nel lavoro con la divinità Tyr e la perdita della sua mano. Anche la dove non è menzionata, pare che Eir sia stata al capezzale del dio per guarirlo da questa tremenda ferita, e che abbia eseguito riti magici (all'apparenza con risvolti sessuali) per facilitare la guarigione. Veritiere o no queste esperienze si collegano in qualche modo ad alcuni riferimenti che descrivono diverse incisioni su pietre trovate a Housesteads, una fortezza romana sul vallo di Adriano (una romana fortificazione nell'Inghilterra settentrionale). Le iscrizioni sono dedicate a Marte Thincsus ("Marte dell'Assemblea") e a due Alaisiagae, o Alaisiagis. Si ritiene che Marte dell' Assemblea si riferisca a Tyr nel suo aspetto come il dio del Thing - l'assemblea. 
In seguito venne trovata anche un'iscrizione alle Alaisiagae, questa volta riferendosi a loro come dee e dando i loro nomi di Baudihillie e Friagabi ("Sovrana della battaglia" e "Datrice di libertà")
Eir potrebbe forse avere una connessione con le divinità femminili  Alaisiagae, citate su  queste iscrizioni sacre del III secolo, 
La seconda parte di questo nome, che può significare "dee soccorrevoli" o "degne di venerazione", risalirebbe ad un verbo germanico *aizjan che corrisponde al nordico eira "essere in vantaggio" "aver cura".Questi nomi e la presenza delle divinità femminili  e del dio della battaglia sembrerebbero suggerire che ci si riferisca alle Valchirie, sebbene l'iscrizione sottolinea la funzione di "legge di dio". Il nome Alaisiagae sembra correlato al termine alagabie ("generosi donatori"), di solito applicato alle dísir. Jan de Vries, studioso olandese di linguistica germanica e  di mitologia, continua a collegare questo termine alla parola frisona, usata per indicare  il legislatore -asega-, e con il verbo aisjan, che si riferisce alla parola eisa o eira, arrivando alla conclusione che la coppia divina (Tyr -Eir) potrebbe essere correlata, anche se con una certa riserva all'Erlanda nordica. Eir stessa appare in una lista di esseri chiamati "le ancelle di Odino" (Skáldskaparmál, cap. 75).
Questo non significa che Tyr ed Eir fossero sicuramente connessi nel culto norvegese, sebbene certamente un guerriero e una divinità guaritrice avrebbero sicuramente dei punti in cui incontrarsi. 
Inoltre, Eir correlata/ sovrapposta a Frigg, condivide un certo numero di qualità con Tyr, in particolare il loro sostegno alla legge e all'ordine sociale. 
Infine oggigiorno questa Lunazione è conosciuta anche come la Luna della Coppia, poiché cada in un momento particolare, vicino al sabba di Walpurisnacht l’estasi e la passione di una danza d’amore che si riflette nella natura. I fiori sbocciano, i rami degli alberi si riempiono di foglie verdi, i venti le piogge primaverili si quietano, lasciando spazio a cieli azzurri e al calore del sole. Sulla Terra si crea una grande armonia. Gli animali da latte sono al culmine della loro produzione.

Eir, quindi, è principalmente una dea della guarigione e della salute fisica. Lei è coinvolta non solo con tutti gli aspetti della guarigione di malattie e lesioni ma anche con la nutrizione, esercizio fisico e medicina preventiva e mantenimento della salute.
Il suo scopo comprende il benessere mentale ed emotivo e la salute del corpo. È anche una dea della magia e dello sciamanesimo, in particolare quelle pratiche relative alla guarigione.
Eir e Frigg condividono questo interesse per la guarigione, in particolare per le donne e le preoccupazioni per la salute e il processo di concepimento e del parto. Esse svolgere il ruolo della madre come nutrice e infermiera. Anche se principalmente menzionata in relazione alla salute umana, Eir è presumibilmente connessa con la salute dei compagni animali della comunità. Frigg anche ha una forte connessione con gli animali domestici e lei stessa appare nel "Secondo Incantesimo di Merseburg" come una delle divinità che tenta di guarire il cavallo di Balder. Eir ha legami con Freyja, sia nel suo legame con parto e nel suo ruolo di guaritore e donna saggia presente sul campo di battaglia.




⌘ I rituali per Eir sono ovviamente rivolti alla guarigione, il che sarebbe includere il mantenimento di una buona salute in generale e la guarigione di ferite o malattie specifiche.
Se hai qualche problema di salute, o qualche tuo caro sta affrontando una malattia, se sono in vista operazioni e trattamenti, puoi chiamare la benedizione di questa Dea.
Nei casi di concepimento, gravidanza e parto si possono chiamare Freyja, Frigg e Eir.Qesto è un momento favorevole per propiziare la nascita di un figlio.

⌘ Eir sembra collegata a colori rilassanti, in particolare blu e grigio, verde e anche bianco.

⌘ Il rame potrebbe essere usato come simbolo, indossato come gioiello o caricato magicamente
come amuleto o incantesimo. 

⌘ Le persone con conoscenze di erboristeria potrebbero usare erbe appropriate come simboli o come parte di un incantesimo, o addirittura berle in un tè o un vino. Eir può essere invocata in concomitanza con la maggior parte delle altre cure o qualsiasi tipo di magia che useremmo normalmente per promuovere la Salute. 
Nei rituali di Eir, i tè alle erbe, il latte o i succhi di frutta spesso sembrano più desiderabili delle bevande alcoliche. Tuttavia, anche a questa dea sembra piacere il sidro e lo sherry e la dose occasionale di whisky medicinale.

Ogni magia di guarigione dovrebbe essere accompagnata da un impegno da prendere passi pratici specifici nel mondo fisico per migliorare la salute. Mangiare sano, fare movimento  etc.
E' un buon momento anche per legarsi in atti di devozione verso una Dea.

I rituali di Eir sono spesso accompagnati da un forte desiderio di essere gentili con se stessi. Renditi speciale, mangia cibi sani ma tra i tuoi preferiti, riposa a lungo, fai trattamenti di bellezza, bagni risanatori etc.


Hail Eir- Grande dottoressa.
la pacifica, la gentile.
Ancella di Frigg, la madre;
compagna di Menglod, la guaritrice;
amica di Tyr, il dio con una sola mano.
Conforto dei malati,
Raccoglitrice di ferite sanguinanti,

Ostetrica della madre,
Da Madre al bambino,
Custode delle erbe – fabbricante di tea
Liscia le lenzuola bianche,
L distruttrice della febbre.
Vieni da noi, dea dagli occhi grigi;
Porta guarigione e salute,
soccorso e forza,
amore e lunga vita.

Fonti :
Appunti personali relativi a www.northernpaganism.org
sacerdotessediavalon.forumcommunity.net
Norse Goddess Magic: Trancework, Mythology, and Ritual - Alice Karlsdóttir
Gylfaginning, 
Svipdagsmál
Heimskringla 
Germania - Tacito
Skáldskaparmál,
Il Gylfaginning (L'Inganno di Gylfi), 'Edda in prosa di Snorri Sturluson
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giovedì 26 aprile 2018

QUARTA LUNA|| LOFN LA CAMPIONESSA

        

QUARTA LUNA
Sulla luna dell'albero di ontano,
Amica del fuoco fonte dei carboni più fini,
Invoco Lofn, Signora che Concede.
Dammi il permesso di amare quelle cose
che mi è stato insegnato che non dovrei amare,
Con un fuoco così feroce che nessuna parola crudele
potrebbe violarlo. Posso amare chi e come vorrei,
E soprattutto, in quella lista di amori proibiti,
possa io amare me stesso e la mia anima
Amati quanto qualsiasi altro.

Lofn (ON Lofn, "consolatore, mite") compare nella lista delle divinità di Snorri (Gylfaginning, cap. 35) come l'ottava dea Aesir e ancora una volta, un'altra messaggera e assistente di Frigg. Il suo nome è associato al ON ver lofa ("lodare - permettere"). La sua funzione principale è quella di rimuovere gli ostacoli dai percorsi degli amanti e ottenere il permesso da Odino e Frigg per le persone che la invocano col proposito di sposarsi, sia tra donne che tra uomini, anche se il matrimonio omosessule è era proibito Secondo Snorri, tale permesso era chiamato "leave". Il nome di Lofn era anche usato per denotare amore e tutto ciò che è amato.
Oltre a queste poche cose, nulla di più viene detto di Lofn; non vi è alcun approfondimento su di lei tra i miti norreni. Di nuovo vediamo una dea associata a Frigg, che in questo caso prendere parte alle sue funzioni di dea del matrimonio. Nella prima società norrena e poi nell'Europa medievale, la maggior parte dei matrimoni erano stipulati per accordo tra le famiglie delle persone coinvolte, e l'amore era in secondo piano sarebbe venuto più tardi. Questo era un pratica tipica tra le comunità agricole, dove si formava la famiglia un'unità economica oltre che sociale in base alle proprietà. Il matrimonio era principalmente finanziario e politico, e gli obiettivi principali erano la continuazione della linea di famiglia e la sicurezza economica futura per entrambi i partner e eventuale prole. Il matrimonio era usato per unire famiglie potenti, sedare faide e aumentare la ricchezza e le proprietà di un gruppo.
Quindi le considerazioni principali nella scelta di un compagno erano rango,ricchezza e affiliazioni familiari. Le azioni passate e gli antenati delle famiglie coinvolte, erano un dato particolarmente critico, perché non solo il matrimonio influenzava lo stato socioeconomico di una famiglia, ma anche quello spirituale che era direttamente collegato alla fortuna e all'onore dei due clan.
Tuttavia, pare che il consenso di ciascuno  dei coniugi coinvolti era considerato necessario per completare l'affare ed erano pochi i casi in cui i parenti costringevano le parti a un matrimonio contro l'inclinazione di uno o di entrambi.
Il suggellamento di un accordo matrimoniale implicava un complicato ed esteso scambio di doni tra la coppia e le loro famiglie. La sposa portava una dote, consistente in una somma considerevole, che la rappresentava ed era parte dell'eredità familiare, così come il letto, la biancheria, i mobili, piatti e altri articoli per la casa. Anche se suo marito e la sua famiglia avrebbero usato questo dono per tutto il matrimonio, era di proprietà della donna e ad ella tornava in caso di divorzio o vedovanza.
Il marito, a sua volta, dava un cospicuo dono monetario alla famiglia della sposa per compensare la perdita di un membro prezioso.
L'uomo in oltre, faceva un ulteriore dono sostanziale a sua moglie la mattina dopo la loro notte di nozze..
La capacità di una coppia di acquisire tutta la ricchezza necessaria per un rispettabile matrimonio dimostrava che erano in grado di sostenersi da soli. Tuttavia, la donazione di doni si rifletteva più di uno scambio finanziario che aveva anche l'effetto spirituale di collegare le energie delle due parti insieme in un sacro vincolo. Accettare i doni del matrimonio promuoveva stretti legami spirituali e migliorava lo status e la reputazione delle parti interessate.
La donna sia spettava in cambio del suo amore, onore e rispetto. Dunque le ragazze, così come i loro parenti, giudicavano i loro potenziali pretendenti dalla loro ricchezza, dal loro onore e dalla loro fama fisica, piuttosto che valorizzare la bellezza. Un uomo era ugualmente interessato all'onore e al patrimonio familiare della sua futura moglie perché, come madre dei suoi discendenti, il suo ørlög sarebbe diventato parte della sua intera famiglia per le generazioni a venire. La donna era portatrice del potere spirituale, dell'anima ancestrale, da una generazione all'altra, e quindi era si importante la famiglia di provenienza del marito ma anche il coraggio del potenziale compagno, forza, saggezza, ricchezza e linea ancestrale.
Superare gli ostacoli al vero amore
Dunque il matrimonio eteno era fondato sull'amore, dopotutto, ma quell'amore non si manifestava fino a quando i doni finali non venivano scambiati. Tuttavia, una volta che i regali venivano dati, l'amore non poteva non crescere. L'idea moderna dell'eroe romantico o dell'eroina che si strugge per l'amore non corrisposto non sarebbe sembrato romantico alla germanica del tempo, ma piuttosto sarebbe stato considerato come un segno di squilibrio mentale.
Tuttavia, essendo la natura umana ciò che è,l'amore spesso sfidava sia l'economia che l'usanza, come un certo numero di saghe e i versi testimoniano. Potevano sorgere molti tipi di ostacoli per contrastare i desideri di una coppia. Problemi nell'ottenere ricchezza sufficiente per garantire un adeguato e desiderabile matrimonio, la famiglia di uno poteva non essere considerata all'altezza e non avere abbastanza rango o fama per soddisfare l'altra famiglia, o poteva esserci uno scheletro nell'armadio di qualcuno, proiettando così la sua sfortuna in tutta la famiglia etc.
Una faida o un omicidio che coinvolgono membri di entrambe le famiglie avrebbe reso l'alleanza  impossibile. Anche un incidente casuale, come una tempesta in mare o un viaggio improvviso, poteva rendere fallimentare una storia d'amore. Con così tanti potenziali ostacoli oltre il controllo di una persona e con così molto in gioco, ha senso pensare che ci fosse una divinità da pregare per intercedere in tali situazioni.
Il primo passo in molti matrimoni germanici veniva fatto dalla coppia stessa, che indubbiamente iniziava a lasciare degli indizi alle loro famiglie riguardo a chi si desiderava sposare. Il giovane spesso mandava una zia o un'altra parente a visitare la famiglia di lei per scoprire se era libera di essere promessa come sposa e di sentire come la pensava la famiglia nei riguardi del futuro genero. A volte,come nelle più famose storie di tute le epoche, gli amanti hanno un nemico giurato alla loro unione.
In questa luce, Lofn appare sia come una dea convenzionale del matrimonio e dell'amore ma anche una dea rivoluzionaria, in controtendenza all'autorità e le regole della società per promuovere gli obiettivi dell'individualismo e della libertà. È interessante notare che si dice che ottenga il permesso da entrambi Frigg e Odino per i suoi amanti. È insolito vedere Odino nella posizione di colui che viene forzato o indirizzato, la sua connessione con Lofn potrebbe essere dovuta al fatto che,
come capo degli dei, rappresenta i poteri dominanti e quindi dovrebbe essere consultato prima di bypassare  la sua autorità. Potrebbe essere incluso perché è il marito di Frigg e insieme rappresentano la coppia felicemente sposata, che gli amanti assediati sperano di diventare. Dall'altra parte, come dio dell'inganno e dell'astuzia, un distruttore di nodi e uno sfondatore di confini, la sua presenza potrebbe indicare il ribelle e la natura individualistica del lavoro di Lofn.

Lofn appare vicino alle fonti d'acqua, Lei mescola l'acqua con un bastone, è lunatica; la sua faccia sembra spostarsi e cambiare di momento in momento. Guarda nell'acqua, e vede eventi che accadono nel mondo degli umani, e quello che vede la sconvolge.
Appassionata di astuzia, Lofn non esita a ricorrere alla furbizia e all'inganno per aiutare gli amanti che sceglie di proteggere, perché sa che sono svantaggiati e devono usare tutti i mezzi in loro potere per trionfare. Lei è un' esperta di travestimenti e intrighi. È giovane, poco più che ventenne, pallida
faccia e occhi azzurri. I suoi capelli sono di un rosso cupi. Di media altezza e corporatura, è più forte di quello che sembra. Indossa un mantello scuro e una camicia leggera e porta un pugnale nascosto.
Lofn appare come un archetipo di giovane ribelle, appassionata, idealista, avventata, lunatica, forte e nobile. Sembra un mix  tra una ragazza e guerriero, una fanciulla innamorata e pensatore machiavellico.

Si potrebbe forse pensare che oggi, con la libertà sessuale e una fiera autonomia, non  si abbia molto bisogno di un Lofn.
Tuttavia, il corso del vero amore è spesso difficile. I genitori non hanno più diritto di sindacare sul partner scelto dal loro figlio, tuttavia non è bello neppure oggi, sopportare le obiezioni del patentato rispetto alla scelta fatta. Ci sono anche tutti i tipi di potenziali problemi che riguardano qualsiasi rapporto d'amore - problemi di denaro, distanza, età, i costumi sociali e anche le difficoltà legali, tutte cose che possono ostacolare una coppia di amanti. Lofn sembra particolarmente efficace quando invocato da persone che desiderano veramente stare insieme in pace.
Anche se è una dea della giovinezza, Lofn può essere invocata da amanti di ogni età e sesso. Lei verrebbe chiamata specificamente per rimuovere gli ostacoli di qualsiasi tipo che impediscono alle persone che vogliono stare insieme; lei non è quella da invocare per rubare il compagno di altri o per fugaci passioni.
Gli ostacoli che può aiutare a rimuovere sono: le obiezioni dei genitori e di altri membri della famiglia, difficoltà legali derivante da precedenti matrimoni o problemi con l'ottenimento di una licenza di matrimonio, problemi riguardanti la cerimonia del matrimonio stesso e eventuali celebrazioni di accompagnamento, questioni che riguardano denaro o viaggi, e obiezioni sociali alla relazione. La descrizione di Snorri dell'abilità di Lofn nell'ottenere il permesso per uomini e donne di sposarsi è plurale e potrebbe quindi essere interpretato come comprendente delle unioni omosessuali, quindi Lofn potrebbe essere chiamata da coppie LGBTQIA per ricevere assistenza speciale.



Un altare a Lofn potrebbe essere fatto con colori forti, vibranti e passionali, come rosso o viola, e molte candele potrebbero essere usate per creare un' atmosfera di energia e luce.

Un pugnale potrebbe essere incluso come simbolo della dea e anche del potere di abbattere gli ostacoli.

⌘ Nel caso qualcuno abbia una ragione specifica per invocare Lofn, immagini o simboli della persona amata o della coppia coinvolta, potrebbe essere inclusi, così come rappresentazioni dei problemi che impediscono l'unione. Questi ostacoli potrebbero essere ritualmente bruciati o altrimenti distrutta durante il rituale.

Per simboleggiare la rimozione degli impedimenti nella vita reale. Alla fine del rituale potreste includere una piccola celebrazione, con cibo speciale e brindare, per commemorare la riuscita della situazione. Pezzi di poesia, letteratura o teatro appropriato alle qualità che Lofn rappresenta possono essere lette, preferibilmente quelle con esiti felici

Probabilmente non tutti durante la quarta Luna hanno motivazioni inerenti a matrimoni ostacolati da cambiare, pertanto potreste chiedere una semplici benedizione di un unione già esistente, o una benedizione per eventuali nozze, e convivenze e ciò che magari le potrebbe far tardare, oppure chiedere aiuto per la riconciliazione di rapporti persi o in crisi.



Salve Lofn difensore degli innamorati e amati,
Tu che parli all'orecchio di Frigg e Odino. . .
Amata vincitrice del permesso di vivere!
Signora del fuoco, osservatrice delle acque,
Astuta dal pugnale che lenisci il cuore.
Ammaestrata, sollevi il chiavistello su
Ciò impedisce la vita al matrimonio:
Trucchi di vecchiaia, ricchezza sprezzante,
lingua bugiarda e cuore duro.
Vieni da noi, Lofn dell'amore fortunato.
Rompi i nostri legami,
Cancella il nostro corso,
Liscia la nostra vela,
Aiuta il nostro amore!
Donaci audacia e benedizione, riparo e salvaguardia,
Sii la nostra campionessa e la nostra fortuna
Sii fedele a noi, che siamo fedeli l'uno all'altro.
Campionessa amato da Lofn-Vieni!

Fonti :
Appunti personali relativi a www.northernpaganism.org
Norse Goddess Magic: Trancework, Mythology, and Ritual - Alice Karlsdóttir
Il Gylfaginning (L'Inganno di Gylfi), 'Edda in prosa di Snorri Sturluson
FOTO:Natalia Le Fay
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giovedì 29 marzo 2018

TERZA LUNA ||SNOTRA LA PRUDENTE

                                      

TERZA LUNA
Sotto la luna del frassino
pilastro del calvario di Odino.
Chiamo Snotra, Signora dei lavoratori
vergine laboriosa, rendi la mia schiena forte
e le mie mani abili; donami la perseveranza
per svolgere i lavori che devono essere fatti
Che siano lavori del corpo, mani
mente, cuore o spirito. Fa che io impari
a guardare il lavoro fino alla fine,
che sia dolce o amaro sulla lingua.


Snotra è una di quelle dee che sembra essere la personificazione di un'idea morale, un semplice riflesso di Frigg. Elencata da Snorri come la tredicesima dea Aesir (Gylfaginning, ch. 35), si dice che sia saggia e prudente. Infatti, il suo nome deriva dalla parola snotr "saggio, prudente", che può essere usata per descrivere qualsiasi uomo o donna saggio, sensibile e temperato.
I significati legati alla parola snotr e le qualità della dea Snotra, hanno origine tutte dalla stessa matrice. È una dea della virtù, una degna donna, prudente, dal portamento gentile, saggia, ben educata, pulita, intelligente, giudiziosa, moderata nei modi ed è un pilastro dell'autodisciplina. Uno di pochi riferimenti nella vecchia letteratura dove si trova il suo nome, è nel Rígsþula dell'Edda antica (v 25). In questa storia, si racconta di come il dio Rig è nato le diverse persone, tra cui una delle figlie dello yeoman Karl chiamato Snot. Snotra, quindi, non rappresenta il sovrano, l'eroe, lo skaldo, o lo sciamano, ma incarna piuttosto i tratti ideali della persona media.


Le linee guida etiche
Le virtù che Snotra esemplificate non dovrebbero essere confuse con concetti cristianizzati venuti più tardi, quali la mitezza, castità e pietà, ne con i tratti distintivi del pallido tipo di eroina che raggiunse il suo apice nel romanzo Vittoriano. Le virtù tenute in grande considerazione dai Norvegesi pagani erano qualità come l'onore, il coraggio, la lealtà, la verità, l'ospitalità, l'autosufficienza, l'operosità, perseveranza e disciplina. Se questi tratti della personalità vi sembrano familiari, lo sono perché hanno continuato a essere considerati attributi personali desiderabili dal popolo germanico anche dopo la cristianizzazione dell'Europa e sono stati tramandati fino alla nostra società. 
Molte delle qualità etiche assunte e cresciute dalla religione cristiana, erano in realtà già onorate secoli prima tra gli europei pagani e sono state semplicemente "acquisite" dalla chiesa come mezzo per facilitare l'integrazione nella nuova fede. 
L'onore è più di una virtù; è una parte intrinseca dell'essere di una persona. È una coscienza interiore, la consapevolezza che tu sei cosa dovresti essere e che le tue azioni si dimostrano vere e giuste. L'onore è basato non solo sugli atti nel presente, ma include anche tutto ciò che una persona ha fatto nel passato. L'onore racchiude tutte le altre virtù, e loro, a loro volta, sono necessarie per preservare l'onore dal male. Una persona il cui onore viene a mancare, di solito dimostra questo, iniziando a scivolare in altre aree, come ad esempio diventando vigliacchi o avari. Insieme all'onore arriva la fortuna. 
La Fortuna significa più di una svolta favorevole nel lancio dei dadi; significa un potere interiore che si estende nel mondo fisico in modo che tutti i tuoi sforzi siano ripagati. La fortuna è la manifestazione esteriore dell'onore; quando dentro sei vero e giusto, tu prosperi in tutto ciò che fai. Per mantenere il tuo onore, hai bisogno di coraggio. 
Il coraggio era una delle qualità più ammirate tra i primi pagani e è ancora importante oggi nel nostro mondo complesso e confuso. Significa non solo il coraggio fisico ma anche la volontà di difendere ciò in cui credi, anche quando rischi dei guai e spiacevoli avvenimenti. La mancanza di paura non è necessariamente la chiave per avere il coraggio, ma piuttosto la capacità di perseguire i tuoi obiettivi. Il coraggio può anche includere essere in grado di sopportare disagi fisici e sofferenze.
La lealtà è la manifestazione visibile dell'onore in azione. Significa essere fedele a te stesso, ai tuoi parenti, ai tuoi amici e ai tuoi dei. La lealtà include essere aperti, onesti e affidabili, ed essere disposti a rallegrarsi con i tuoi compagni nei bei momenti e difenderli nei momenti difficili. Coloro senza vincoli di onore o lealtà verso qualcuno, hanno perso la loro umanità; loro esistono oltre i confini della società e dimorano già nei regni del caos. Strettamente legato alla lealtà è la virtù della verità. 
La verità qui si riferisce alla personale onestà e al mantenere la parola data. Significa verità essenziale e giustezza, piuttosto che inesorabile verità letterale. Anzi, a volte la verità è meglio servita con sottigliezza e astuzia invece che con ostinazione, in particolare quando si tratta dei tuoi nemici. Ai tuoi amici e parenti, però, dovresti aprire il tuo cuore e la tua mente e dire e fare ciò che tu senti davvero. Soprattutto, dovresti presentarti sinceramente nei fatti, sia passati che futuri, non indulgere né vantarti, nè esercita modestia esagerata. 
L'ospitalità era una necessità in passato, quando un viaggiatore non aveva modo di rifugiarsi nei motel e nei ristoranti. Ma più di questo, è il collante che tiene insieme la società umana e come tale è ancora più importante oggi, quando la società è così frammentata e alienata. La generosità è anche un riflesso dell'onore; l'avarizia è un sicuro segno di mancanza di fortuna e volontà. L'atto di dare forma a un legame tra chi dà e chi riceve, così  come è l'ospitalità, soddisfa bisogni spirituali ed emotivi, così come quelli fisici. Non adempiere a questa virtù, invia un messaggio all'universo e a te stesso che ti manca potere e sei incapace di provvedere a te stesso o agli altri. La generosità ti proclama come forte e onorevole, dimostra che ti fidi abbastanza della tua futura fortuna e prosperità per distribuire ciò che ora hai anche agli altri. Oltre a dare regali materiali, ospitalità significa trattare gli ospiti con premura, cortesia, rispetto e soprattutto, mantenendo pace tra tutte le parti durante ogni visita o festività.
Strettamente legato all'ospitalità è la virtù dell'autosufficienza. L'ospitalità funziona se tutti i partecipanti sono persone oneste, generalmente capaci di sostenersi; usare la virtù della generosità per indurre gli altri a sostenere la propria pigrizia è tanto male quanto essere avaro.
L'autosufficienza implica anche assumersi la responsabilità delle proprie azioni e scelte e non essere sempre alla ricerca di qualcuno o qualcosa da incolpare. Con queste responsabilità arriva il vantaggio della libertà, dell'essere il padrone di te stesso e perseguire i tuoi soli obiettivi e desideri.
L'industriosità cresce per l'autosufficienza: non puoi prenderti cura di te stesso se non fai alcun lavoro. Questo non significa un lavoro ingrato, ma piuttosto provare gioia nel fare e sforzarsi per farlo. Significa puntare all'eccellenza invece che alla mediocrità. L'eccellenza non arriva da sola; dobbiamo lavorare sodo per raggiungere obiettivi degni, e la gioia del successo è maggiore quando sai di averlo guadagnato. Il lavoro è anche legato stretta mente alla libertà. Essere in grado di fare cose, ottenere cose, piuttosto che dipendere da qualcun altro che te le fornisca, ti dà un senso di orgoglio e indipendenza che poche altre cose possono dare. Porta la consapevolezza che puoi esercitare controllo sul tuo ambiente e sulla tua vita. 
La perseveranza è una questione di autosufficienza e di laboriosità, mantenuta nel lungo periodo. Significa essere in grado di lavorare a lungo termine, obiettivo per obbiettivo attraverso tempi difficili, problemi e disagi. Significa essere in grado di rimandare la gratificazione immediata per raggiungere un obiettivo degno e non arrendersi ogni volta che un nuovo tentativo fallisce o annoiarsi quando si è esaurita l'eccitazione iniziale e diventa routine. 
La resistenza è parte della perseveranza, essere in grado vivere il fallimento, le difficoltà e la sfortuna e continuare nonostante queste sul tuo percorso senza cedere alla disperazione o autocommiserazione.
L'autodisciplina significa esigere l'eccellenza da te stesso, e poi dagli altri. Fa parte del processo di auto-realizzazione, che è diventato così popolare nella psicologia moderna. Significa costantemente
sforzarsi di migliorarsi e perfezionarsi. La disciplina implica vivere la vita attivamente invece di lasciare che il fato ti controlli. I tratti della personalità apprezzati come la moderazione, l'autocontrollo e l'uniformità del temperamento fanno anche parte di questa virtù.
In tutto l'Hávamál, una raccolta di saggi consigli, la persona saggia viene avvertita di mangiare e bere moderatamente, tenere la lingua a freno e mantenere la calma in situazioni difficili. Questo tipo di autodisciplina è esemplificato da La regina Sigrid di Svezia, che fu corteggiata dal re cristiano Olaf Tryggvason.  Quando ha rifiutato di convertirsi, ma piuttosto ha suggerito al re che ciascuno avrebbe dovuto adorare cosa preferiva, Olaf la colpì in faccia con il suo guanto e la chiamò cagna. Anche se si trovavano presso la corte della regina e lei avrebbe potuto dare ordine a tutti i suoi uomini di vendicare il suo onore, disse semplicemente, con grande controllo, "Potrebbe essere il giorno della tua morte."ma cio non avvenne subito: Sigrid, aspettò che fosse il momento giusto per ripristinare il suo onore e Olaf, alla fine, ha incontrato la morte.  
Sebbene i vichinghi sono famosi per la loro rabbia indomita e venivano spesso disegnati come assetati di sangue, in realtà essi cercavano quanto più spesso potevano di evitare conflitti, faide e litigi. È ancora importante oggi evitare conflitti inutili e improduttivi. Non sei responsabile per le tue emozioni, ma lo sei per le tue azioni. Snotra è una dea che può ispirare le persone a mantenere il controllo di se stessi e a soppesare gli eventi con obiettività prima di agire.


Snotra è chiamata saggia perché si dice che abbia padroneggiato ogni tipo di conoscenza. Nell era moderna, la conoscenza e lo studio si riferiscono alle attività prettamente scolastiche, ma ai tempi dei vichinghi, il genere di cose che una persona esperta avrebbe dovuto sapere erano per la maggior parte, abilità pratiche. Snotra presumibilmente, essendo una dea e non un dio, in origine, presiedeva gli studi appropriati ad una donna, riflettendo le abilità casalinghe come Frigg e del Dee a lei associate.
Nella prima società germanica, la donna era responsabile di tutto ciò che accadeva all'interno della casa e nelle sue immediate vicinanze. Ciò includeva la pulizia, che era correlata alla salute della famiglia, dal momento che tante malattie nei primi tempi, sorsero dalle condizioni di vita poco igieniche.
La cucina era un'altra competenza necessaria, specialmente in un tempo in cui tutto doveva essere preparato da zero. Per una casalinga nordica, essere responsabile della cucina significava anche essere responsabile di tutti i depositi di grano, carne salata e altri prodotti alimentari. Questa era una responsabilità abbastanza critica, in un momento in cui le proprie capacità di trarre un bilancio determinavano se le scorte alimentari invernali sarebbero durate fino al nuovo raccolto.
L'importanza della donna si riflette anche nell'uso delle chiavi della casa come il simbolo dell'autorità della padrona della cascina. La cucina comprendeva anche le attività semi-spirituali di cottura e produzione della birra.
Oltre a preparare il cibo, sebbene di solito erano gli uomini ad occuparsi dei grandi campi coltivati, le donne in genere gestivano gli orti più piccoli ma vitali, fatti di verdure ed erbe necessarie ad una dieta sana e piacevole, in oltre, le donne e bambini erano quelli che generalmente raccoglievano noci, bacche e funghi.
Gli animali domestici così come i prodotti ottenuti da essi, erano sotto il controllo delle donne. Questi includevano il bestiame, le pecore e capre, in particolare, ma anche pollame, maiali e api.
Una casalinga esperta doveva sapere come conservare il cibo una volta pronto. Il latte fu sbollentato nel burro e trasformato in formaggio o in skyr; la carne e i pesci venivano essiccati o salati; la frutta era trasformata in conserve, gelatina e sidro; il grano veniva usato per fare il pane e la birra; e il miele veniva trasformato in idromele. Conservare il cibo perchè durasse durante l'inverno era vitale per la sopravvivenza della famiglia, così come assicurarsi che la casa avesse sufficienti scorte d'acqua e carburante.
Cucire e tessere era la principale occupazione delle donne e non solo per il benessere e la sopravvivenza della famiglia, ma era anche un grande fonte di mercato e quindi sussistenza per l'economia famigliare. Preparare il lino e la lana, la filatura, la tessitura, la tintura e il cucito erano tutte abilità che ci si aspettava che ogni donna conoscesse. Questi prodotti tessili non erano solo funzionali, ma fornivano anche la possibilità di offrire a talune donne, uno sbocco per l'espressione artistica in forma di arazzi intrecciati e tessuti tinti e ricamati.
L'assistenza all'infanzia era un'altra grande responsabilità e includeva cura fisica e istruzione. Conoscenza di medicina e ostetricia era un'altra competenza necessaria ad una donna. Una moglie doveva essere un buon supervisore, perché era suo compito tenere occupate tutte le ragazze e le donne della famiglia, perche fossero produttive. Le donne erano anche coinvolte nell'organizzazione di matrimoni per i loro familiari, soprattutto nelle fasi preliminari. 
Durante l'estate, quando c'erano donne, bambini e vecchi spesso lasciati soli nella fattoria, la moglie diveniva il capofamiglia. Doveva sapere come barattare con i commercianti in visita; proteggere le colture da predatori e malattie; e nascondere la gente, il bestiame, e tesori se i razziatori attaccavano la cascina. 
Una donna esperta poteva conoscere qualcosa sulle rune, perché sono state create molte pietre runiche per mogli, madri e sorelle defunte, e ci sono almeno un paio iscrizioni runiche che indicano che sono state scritte proprio da donne.



Snotra può apparire come una giovane donna tranquilla sui vent'anni, con capelli biondi o castano chiaro e gli occhi grigi. I suoi capelli sono molto crespi, si arricciano in piccoli boccoli attorno al viso come un alone. Ha lunghe trecce, o una lunga treccia. È vestita con abiti leggeri e austeri fatti di materiali sottili, di colore chiaro. Puo apparire nei giardini, e generosa avvicinandosi offre dolci che dà da mangiare con le sue dita. Lei ha un adorabile, voce bassa ed è molto intimo e informale senza essere sciatta o volgare, è molto tranquilla ma con una specie di sorriso malizioso e onnisciente. Non può essere indotta a perdere la calma in nessuna circostanza. Lei sa più di quello che dice. Assiste spesso persone e altri dei in vari progetti e le piace essere una consulente o aiutante. La si vede spesso in compagnia di altre dee nella corte di Frigg. 
In questi tempi moderni Snotra, amante dello studio e dell'apprendimento, può essere che abbia ampliato i suoi interessi includendo la lettura, la scrittura,e altri studi accademici, così come tutte le nuove abilità richieste dalla nostra società tecnologica in crescita. Tuttavia, il vero punto forte di Snotra rimane l'intelligenza e il buon senso. È importante essere in grado di adeguarsi al mondo moderno e approfittare di ciò che la tecnologia e la scienza ci offrono, ma è anche vitale per noi prenderci cura di noi stessi un livello molto basilare, per crescere, saper fare il nostro cibo e le bevande, saper creare cose con le nostre mani, essere in grado di sopravvivere con lo zaino in spalla in viaggio e prendersi cura dei propri figli. E, naturalmente, consocerei ed essere consci dei nostri limiti.
Insomma, Snotra governa le qualità etiche e i tratti della personalità che promuovono la produttività e la cooperazione tra le persone. Lei autorizza e benedisce coloro che sono in grado di prendersi cura di se stessi e insegna il tipo di saggezza e comprensione pratica che consente alle persone di sopravvivere e riuscire nel mondo mondano.



⌘ Un rituale per Snotra, quindi, potrebbe essere eseguito per le virtù in generale; contro la pigrizia, per la moderazione del proprio stile di vita, per la saggezza dell'azione, la diligenza al dovere, o per aiuto e ispirazione,  per la motivazione e  la resistenza in qualsiasi tipo di studio, per gli affari legati alla casa e alla famiglia.
Potrebbe anche essere chiamata, per promuovere le buone maniere e comportamenti appropriati per ogni occasione, in particolare se hai ragione di credere che le persone che ti circondano vivono momenti di tensione e sono propense al litigio. 

⌘ La tovaglia dell'altare o le candele potrebbero essere di colori chiari, grigio, blu, oro opaco, beige o bianco sporco, probabilmente adottare una sfumatura tenue è di buon gusto. 

⌘ I simboli appropriati i potrebbero includere emblemi tradizionali che possono rappresentare la vita famigliare e casalinga e le abilità ad esse concerni, come la rocca o l'ago e le chiavi; oggetti tradizionali che rappresentano attività erudite, come la penna o il pennello; o simboli dei propri studi personali o  lavorativi.
Un altro bel tocco potrebbero essere includere simbolicamente tutti i tipi di mestieri o abilità che pratichi per lavoro o per hobby. Questi emblemi del successo funzionano non sono solo come  collegamenti tra di voi e la dea che ammira questo tipo di lavoro, ma anche perche provano a te stesso che hai avuto successo in seguito agli sforzi impiegati.

Altri aspetti del rituale potrebbero includere un impegno nel modificare il tuo comportamento in qualche modo, per essere gradito a Snotra. Ad esempio, potresti decidere di mantenere la tua stanza pulita, di astenersi dal bere troppo, o evitare di perder e la pazienza e iniziare battaglie inutili, per almeno una settimana o giù di lì. Tutte queste azioni sono un sacrificio gradito a una dea come Snotra.


Saluta la donna meritevole Snotra!
Saggio, intelligente,
Figlia del proprietario
Gentile, prudente fanciulla,
Abile donna dotata di senso,
Consigliera calma e giudiziosa,
una gioia e conforto del saggio!

Tu che sei alla festa, vestita in modo pulito,
lì per mangiare e bere la birra con saggezza con gli amici;
Tu che parli poco e ascolti molto,
e non litighi mai con ubriachi o sciocchi.

Tu che vai all'Assemblea e offri consigli,
pesa le parole, l'una contro l'altra;
Tu che formi la pace e ti impegni a pagare,
e santificare  il luogo di pace.

Aiutante del consigliere silenzioso,
Dea dell'ago e della penna,
dei lavoratori e del mestiere,
di studiosi e studenti
le arti minuziose e raffinate che ami.
Concedici la tua calma e mestiere,
la tua diligenza e guida,
la tua abilità e il tuo silenzio,
la tua meritata pace.


Fonti :
Appunti personali relativi a www.northernpaganism.org
Norse Goddess Magic: Trancework, Mythology, and Ritual - Alice Karlsdóttir
Il Gylfaginning (L'Inganno di Gylfi), 'Edda in prosa di Snorri Sturluson
Rígsþula - Edda in prosa di Snorri Sturluson
Norvegia - di Anthony Ham,Miles Roddis,Kari Lundgren
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martedì 30 gennaio 2018

TREDICESIMA LUNA || VAR E I GIURAMENTI




TREDICESIM LUNA

Sotto la Luna dell'Anziana,
Donna Sapiente del Regno Verde,
Invito Vara la profetessa.
Affinchè il mio futuro possa essermi rivelato
In un tempo utile, in modo così chiaro
Possa io non commettere errori a causa della mia stoltezza.
Signora, Guidami attraverso il mio vero sentiero
Qualunque sia e ovunque esso sia.
E aiutami ad essere abbastanza saggio da vedere attraverso.


La tredicesima luna è la più insolita, cade solo una volta ogni 7 cicli lunari di diciannove anni, e la sua apparizione nei cieli fa si che si riallinei il ciclo lunare con le stagioni solari.
Ogni stagione ha di norma tre lune piene, ma poiché il ciclo della luna, come quello della donna, è di 28 giorni, mentre ogni mese ne contiene mediamente trenta, succede, come detto che che sette volte ogni 19 anni si verifica una stagione con quattro lune piene, dando luogo al tredicesimo plenilunio.
Quando due pleniluni cadono nello stesso mese, la tradizione assegna alla seconda luna piena il nome di Luna Blu. Vi sono molteplici origini che ne spiegano il perchè di questo nome, tuttavia, qualunque ne sia l’origine del nome, non c’è dubbio che la tredicesima luna è un evento eccezionale, legata all'energia di ciò che è insolito, raro e di conseguenza ancor più magico.
Spesso questa luna porta con se tristezza e solitudine, ma l'energia blu viene usata magicamente, perché è calmante, rinfrescante e guaritrice ed inoltre può accrescere le abilita' psichiche personali. Il colore blu, come tutti i colori, ha una serie di significanze specifiche, molti la considerano più potente ed energetica delle altre lune piene.
In altre tradizioni invece il carattere di eccezionalità conferiva a questa Luna caratteristiche di punto di riferimento per i propri traguardi, per vedere se i propri scopi fossero raggiunti, e per meditare sulle mancanze. Per questo si dice sia adatta alla divinazione, ai giuramenti e agli incantesimi più potenti.

Var (ON Vár, "amata", forse "primavera"), è nominata da Snorri come la nona delle dee Aesir (Gylfaginning, cap. 35), ed è un altra ancella di Frigg. Ed è considerata legata alla tredicesima luna. Secondo l' Edda, lei ascolta tutti i giuramenti fatti dalle persone, in particolare i voti e le promesse tra uomini e donne, ed è solita vendicarsi di coloro che hanno rotto le loro promesse. 
La parola usata per i voti (várar) proviene quindi dal suo nome. A causa di questa funzione, Var è stata chiamata a benedire e testimoniare il matrimonio e i riti di fidanzamento.Nella Þrymskviða (st 30), quando il gigante Thyrm pensa che Thor, travestito da donna sia in realtà la dea Freyja, la sua aspirante sposa, chiama i suoi attendenti per portargli il martello di Thor per benedire il grembo della sposa e sposandola nel nome di Var.
Nella società dei vecchi norvegesi il giuramento o il voto erano visti come più profondi, altamente vincolanti, l'atto più significativo e magico che ci poteva essere, molto diversamente da come oggi viene spesso considerato. Il mantenere la parola data era legato all'onore onnipotente e alla fortuna di una persona e della sua famiglia, l'ørlög o il destino era influenzato dalle azioni passate. Quando una persona giurava su un oggetto sacro, come una pietra sacra, spada, o anello, il potere delle sue parole era maggiore, stipulava un voto che non poteva essere annullato. 
Vilhelm Grönbech, autore di Kultur und Religion der Germanen (The Culture of the Teutons), parla di come la parola data si sia evoluta nel tempo, ritagliandosi un percorso. Se la parola non veniva  confermata, la fortuna e anche parte della stessa anima di chi aveva votato veniva coinvolta nella perdita d'onore. Lo scambio formale di doni implicava una specie di giuramento tra le parti coinvolte, dal momento che si cercava così di creare lo stesso tipo di scambio e fiducia. Un regalo era tradizionalmente accompagnato da parole che indicavano in alcuni modi che la buona volontà e la fortuna del donatore l'avrebbero accompagnato. i Germani avevano l'abitudine di fare regali, e ciò equivaleva non solo a uno scambio di beni terreni, ma anche uno scambio di fortuna e di destino tra i donatori, 'unire vite e divenire parenti'; quindi, i regali non venivano accettati casualmente. Se un dono veniva dato in cambio del suggellarsi di un'amicizia, al patto si adempiva accettandolo.
Le persone sentivano che una parte della loro anima veniva passata con un dono, l'atto di dare assicurava la lealtà e l'amore, che sarebbero scaturiti naturalmente, creando un legame e un obbligo. Il potere sia il dono che il voto, vincolano l'onore e il destino dei partecipanti, alterando la natura stessa delle loro volontà e sentimenti nei confronti di ciascuno. Una volta che un dono veniva scambiato, nessun potere terreno poteva fermare gli effetti che ne scaturivano e nessuno poteva resistere alla sua attrazione spirituale. 
Il matrimonio fu visto come lo scambio definitivo tra due persone, unendosi nel sangue, due famiglie lontane o gruppi accettavano di condividere l'uno con l'altro onore, fortuna e destino. Una persona sposata non solo con il suo coniuge ma anche tutta la sua famiglia, e nei primi tempi tali occasioni erano scelte con grande cura sia della coppia che dei loro parenti. Perché tutte le vere unioni venivano sigillate con regali, il marito dava un regalo alla sposa e alla famiglia della sposa. Lei, a sua volta, lo donava regali, di solito armi, a lui e alla sua famiglia. 
Nei antichi un matrimonio non era pienamente valido fino a quando lo sposo non si presentava alla sposa con la sua mattina dono il giorno successivo alla loro unione, ciò stabiliva pienamente la promessa dalla loro prima notte insieme. Se più tardi l'unione o il matrimonio, veniva rotto, la moglie lasciava l'uomo e tornava alla sua casa natale ed i regali tornavano ai loro ex proprietari. Ancora oggi non vengono ben viste le persone che tengono anelli di fidanzamento o regali di nozze dopo una separazione, anche se non lo siamo sempre pienamente consapevoli del perché ci sentiamo così. Il significato primario dei doni del matrimonio risiede nel potere spirituale e nella fede che simboleggiano. Sono manifestazioni concrete della fiducia, della lealtà, dell'amore e i voti tra le parti coinvolte, e sono una prova tangibile di la sincerità dei donatori.
Le unioni erano anche suggellate dalla condivisione di bevande e cibo e durante il matrimonio i voti erano tradizionalmente promessi sulla bevanda sacra in presenza di tutti i parenti e gli amici. Oggi è ancora comune brindare alla sposa e allo sposo durante la festa.
Attraverso tutta la letteratura norrena, troviamo prove di cerimonie sacre dove i voti erano fatti con un brindisi. Il bragarfull, la sacra coppa oltre la quale veniva impiegata per giuramenti durante la stagione Yule, è un esempio.
Così, i brindisi delle nozze portavano il peso di sacri giuramenti e tutto il processo era considerato un sacro rituale.
Oggi tendiamo a trattare le promesse e gli accordi casualmente, ma il il potere sottostante delle nostre parole esiste ancora, indipendentemente dal fatto che lo riconosciamo o meno esso. Tra tutte le persone che giurano esiste lo stesso tipo di lealtà che è condivisione che c'è tra parenti. Ciò significa che saranno fedeli l'un l'altro in tutte le loro azioni, adempiendo a tutti gli obblighi, grandi o piccoli. L'onore di una persona sta nella forza della sua parola.
L'anima di una persona cresce con l'onore e potrebbe 'aumentare' ogni volta che le sue azioni corrispondono alle sue parole. Viceversa, ogni volta che uno non riesce a sostenere le proprie parole con azioni, l'anima viene indebolita. Quando una persona perde l'onore, perde la fiducia, e quindi un po 'della sua umanità.
Tutte le bugie e le promesse infrante indeboliscono il potere della tua parola, non solo tra le persone con cui si hanno rapporti ma anche con il dei e con se stessi (Questo è molto importante per chi decide di seguire la via nordica, e non ha ancora fatto pace con se stesso, e spesso racconta bugie a sè e agli altri per giustificare qualche azione o modo di vivere). Se dici sempre la verità, le tue parole svilupperanno un loro potere proprio e un impulso che le aiuta a diventare realtà. Se dici bugie e infrangi i tuoi voti nella vita di tutti i giorni, poi quando pronunci le parole di un rituale, tu stesso dubiterai della tua capacità di eseguire la tua volontà.
Inoltre, la rottura di un voto disonora non solo il giuramento ma anche la persona a cui sono stati fatti i voti. Il soulmight è il potere che viene scambiato ogni volta che viene prestato giuramento ed ha un tale potere che esso inestricabilmente lega l'onore e il destino delle due parti: il loro onore diventa uno; quindi, l'insuccesso di una persona provoca danno all'altro. Questo è una ragione per cui la rottura dei giuramenti è una questione molto seria; infligge reale danno alla parte lesa, proprio come se fosse stata fisicamente aggredita. Accettando un regalo o un giuramento, quindi, stai essenzialmente mettendo te stesso nelle mani dell'altro. Non ne dipende solo il tuo benessere o la tua stessa cura nell'adempiere ai tuoi obblighi, ma anche dall'altra persona. Scambiare giuramenti
e i regali sono affari rischiosi, ma necessari, poiché tutte le significative relazioni sociali prevedono tali giuramenti. Riconoscere il pericolo insito nello scambio di promesse e voti, non dovrebbe impedirci di impegnarci ma piuttosto dovrebbe motivarci ad usare attenzione e cautela nello scegliere che persona vogliamo essere e con chi accettare voti.


Var, nel suo ruolo di ascoltatrice di voti, ha una somiglianza con Tyr, il dio che ascolta i giuramenti anelle cerimonie della legge. Altri dei che presiedono i giuramenti includono Ull, il dio dell'inverno, e Thor. Però, Var si differenzia da queste altre divinità in quanto sente non solo  la versione formale
e i giuramenti pubblici ma anche accordi privati ​​e informali. La descrizione che si ha di lei nell'Edda in Prosa dice che lei ascolta il discorso privato tra uomini e donne. Ciò sembrerebbe implicare non solo il matrimonio o accordi di fidanzamento, ma anche tutte quelle promesse spensierate fatte in molti letti, nei fienile o su un sedile posteriore, dall'inizio tempi fino ad oggi. 
Ciò sembra davvero significare che l'atto dell'amore stesso è uno scambio di doni e che entrambe le parti si devono una certa onestà e fiducia reciproca. Questo non significa necessariamente che
tutti gli incontri romantici dovrebbero essere considerati impegni per tutta la vita, ma significa che non dovresti provare a ingannare l'altra persona i suoi sentimenti con le tue azioni.
Come colei che punisce i voti infranti, Var dovrebbe essere vista non come un vendicatrice furia che vola intorno al colpevole e lo pianga per la sua colpa, ma piuttosto come le potenti Norne, le tre dee che governano il destino dell'intero universo. Rompere un giuramento è mettere in moto una
serie di eventi, uno schema di causa ed effetto, che alla fine porterà alla perdita della fortuna del colpevole e quindi alla rovina del suo destino. Quando rompi promesse e voti, tu stesso causi la punizione danneggiando il tuo onore, Tu indebolisci la tua anima; contribuisci a contaminare il tuo modo di vedere te stesso. Con ogni promessa non mantenuta, invii un messaggio all'universo che le tue parole non hanno potere e che sei incapace a seguire la tua volontà. In tal caso, gradualmente tutte le tue imprese cominceranno a vacillare e fallire. Non stupirti se la tua vita spirituale e misera, se gli dei non ti ascoltano, o se le tue azioni magiche non funzionano. Quando accade chiediti se sei davvero onesto con te stesso e con gli altri.

Var appare come una donna piccola, snella e giovanile sui trent'anni. Ha una faccia da elfo: guance alte e rotonde, mento appuntito, fronte ampia e larga. I suoi capelli sono neri e lunghi diritti e divisi al centro. I suoi occhi sono di un grigio pallido, quasi chiaro, ha uno sguardo sorprendente, un po 'intimidatorio. La sua pelle è molto pallida ciglia e sopracciglia molto scure. È solenne, severa, seria. Lei indossa un piccolo berretto ingioiellato, simile a quelli indossati in Inghilterra all'epoca dei Tudor, così come un mantello viola e un vestito grigio chiaro o talvolta scuro. La si vede in piedi nei pressi di un'altare durante una cerimonia o da sola dietro un letto, di notte, che ascolta quando meno se l'aspettano.
Non sopporta nessuna violazione dei voti e ritiene tutti responsabili delle loro promesse, senza pietà "Perché dovrei aver pietà di loro, quando non ne hanno per nessuno?" lei dice. "Quando imparano a essere gentili, allora lo farò." Se due persone sono fedeli e oneste nei loro voti, le sue benedizioni possono cambiare una semplice storia d'amore in qualcosa di squisito. Lei è una dea del matrimonio, a dea dell'impegno.
A volte è difficile, se non impossibile, mantenere dei giuramenti, Lei dunque risponderà:"Allora non metterli al primo posto," 
A volte possiede un piccolo cofanetto che contiene molti gioielli d'oro e preziosi anelli; questi rappresentano tutti i voti che sono stati mantenuti. Lei ha una grande stanza del tesoro sottoterra dove ci sono molte, molte casse enormi contenenti anelli appannati, questi sono tutti i giuramenti infranti. Lei non è il grande ierofante, che vincola i partecipanti alla fedeltà e promettenti conseguenze terribili se i giuramenti sono non mantenuti. Piuttosto, lei è un testimone silenzioso, in sottofondo, a promemoria di chi fa giuramenti, che sono i veri interpreti del rito, lei ode le loro promesse e la sua santa presenza lega le loro parole. 
Tuttavia, la personalità di Var è severa, dura e inflessibile; a differenza di alcune ancelle di Frigg più gentili, lei non è calmante o materna. Lei è un promemoria, in quest'epoca di facili affari e promesse casuali, reduce di un tempo in cui la parola di una persona era l'unica garanzia necessaria per sigillare un accordo.

Var è una di quelle divinità che non dovrebbero essere avvicinate con disinvoltura o senza una buona ragione. I rituali più ovvi per lei sarebbero quelli dove può assumer il ruolo di testimone nei giuramenti, in particolare i voti matrimoniali. Però, faresti meglio a essere pronto a rimediare alle promesse che fai a lei, quindi dovrebbe essere chiamata con parsimonia e con cautela. 
Un altro tipo di rituale a Var sarebbe uno che chiederle l'illuminazione sul significato mistico dei giuramenti nel tentativo migliorarsi spiritualmente. Per questo tipo di rito,  potete fare a Var una petizione dove vi impegnate nel migliorare qualcosa circa la vostra persona, come l'essere più onesti con se stessi, come la promessa a non mentire al prossimo e via dicendo. Tutte faccende che richiedono impegno, serietà, e sincerità.
Nell'eseguire un rituale a Var per la crescita personale e saggezza, puoi preparare l'altare, fare l'invocazione e forse meditare sulla natura delle promesse, e poi pensa alle situazioni in cui hai tenuto o non hai tenuto la parola data e le conseguenze che hai incontrato come a risultato. Renditi conto che tutte le tue azioni e i tuoi voti, spezzati e mantenuti, hanno creato il tuo mondo attuale e le tue condizioni, ma anche che le tue azioni ora possono formare il tuo futuro. Comprendi che hai il potere, ad ogni dato momento, per creare il futuro che vuoi, passo dopo passo e agire per attuarlo. Var è un severo assistente, ma solo perché conosce l'importanza vitale dei voti che custodisce. Vuole che chi la invoca scelga di essere vittorioso, forte e felice.



Un altare a Var probabilmente sarebbe austero, usando i colori del buio oppure bianco o grigio chiaro. Qualsiasi oggetto sacro su cui giuramenti potrebbe essere opportunamente stipulati, a prescindere che tu abbia intenzione di giurarvi in questo particolare momento, potrebbe essere posti sull'altare, tra loro puoi scegliere: Sacre pietre, anelli e altri gioielli, coltelli, spade o altre armi. 

Quando si tratta di giuramenti seri, è sempre meglio farlo in presenza di alcuni testimoni fidati - persone che conosci bene, che ascoltano le tue parole e che si uniscono a te nel riconoscere le tue intenzioni. In un rito nuziale, Var sarebbe probabilmente solo una delle tante divinità indirizzate, ma i voti veri dovrebbero essere sigillati con doni e  pane tostato sacro, in suo nome. 

Chiama a Var
Signora dei voti, potente Var-
Testimone di matrimoni, 
Signora del mantello viola,
Signora degli anelli,
Custode d'onore,
Dura donna
Sii con noi, grande ascoltatore di voti
Tu sei la testimonianza delle nostre azioni,
il guardiano delle nostre parole.
Guarda i nostri intenti e le nostre mancanze.
Cavalchiamo la fretta delle nostre parole verso il nostro destino,
il futuro in cui aspetti
luminoso o appannato,
L'anima della nostra verità.
Ave, Var! Ascoltaci, e vieni!

Questa Luna si festeggia con danze e canti, divertendoci in suo onore, lanciandole pensieri di gratitudine e richiami d'amore più devoti che mai. Siamo portati a pensare che quando la luna si concede due volte in un mese ci elargisce grande abbondanza, forza, potere interiore.

La Luna Blu è adatta alla divinazione e agli incantesimi più potenti. Ed è infatti associata ad animali di potere “forti” come serpenti e gufi, mentre i colori ricorrenti sono, naturalmente, le tonalità del blu ed il viola.

Durante questa notte possiamo fare un'acqua di Luna molto potente.
Prepariamo una bella coppa piena di acqua o di latte. Mettiamola all'aperto sotto i raggi del plenilunio e rimaniamo in tranquillo silenzio. Danziamo intorno alla coppa in cui si specchia la Luna, sentendoci avvolte di energia blu.
Al termine beviamo dalla coppa un poco dell’acqua o del latte in cui si è riflessa la Luna Blu, oppure aggiungiamola all'acqua di un bagno tiepido notturno, oppure conserviamola in una bottiglia scura per rinforzare nel prossimo periodo altri incantesimi.






Fonti :
Appunti personali relativi a www.northernpaganism.org
Norse Goddess Magic: Trancework, Mythology, and Ritual - Alice Karlsdóttir
Grimm, Teutonic Mythology, 
Gylfaginning saga
Þrymskviða saga
Blue Moon di Zeena, da "WitchCraft" Issue 38. May - June 2004. Sydney, NSW
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