domenica 18 novembre 2012

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega: L come Landwaettir

Modern Witch League 5#:   
Alfabeto di strega: L come Landwaettir





I landwættir, sono gli spiriti guardiani della terra anche noti come "spiriti guardiani del paese" che sotto forme diverse dimorano in un luogo prima che vi giungano gli uomini; essi hanno un certo senso di potere sulla natura del luogo e possono dunque soccorrere chi vi si stabilisca senza dar loro disturbo. La forma o il loro aspetto non è "definito", ma  si suppone siano in poche parole esseri elementali benché legati alla terra, alla stregua del Genius Loci, e quindi abbaino sembianze differenti - ciò è ben visibile anche dalla leggenda che ruota intorno alla bandiera che vedete qui sopra di cui parlerò a fine dell'articolo.
Il rispetto islandese per questi folletti stabilì che non si dovevano portare cattivi odori nè si poteva distruggere alcuna cosa vivente nei campi e nelle brughiere santificate da - e per- essi. Non si dovevano nemmeno guardare i loro recinti se si avvicinava con la faccia sporta.
Nel Libro dell'insediamento  che dà contro la colonizzazione dell'Islanda, essi vengono nominati diverse volte. A proposito della legislazione del paese Úlfljòrt, si dice ad esempio che essa conteneva una disposizione secondo la quale chi si recava là non doveva avere una polena sulla nave; e nel caso la possedesse allora questa doveva essere tagliata prima di giungere a riva, appena avvista la terraferma e non veleggiare quindi, con la bocca della polena spalancata in atteggiamento aggressivo per non spaventare i landwættir. La stessa fonte riferisce di un tale Ӧlvir che andò ad abitare a oriente di Grimsà, in un luogo " in cui nessuno aveva avuto il coraggio di stabilirsi a motivo dei landwættir, dopo che Hjörleifr era stato ucciso."
Un altra fonte riferisce che un mago si era recato in Islanda in aspetto di balena per conto del re Araldo Fante azzurro e aveva visto tutte le montagne e le colline che erano piene di landwættir, alcune grandi alcune piccole.
Un atteggiamento benevolo dei landwættir verso l'uomo è testimoniato dove si narra di un tale Björn, il quale aveva sognato un gigante e aveva stretto un patto con lui: in seguito a ciò il suo gregge di capre si era accresciuto assai rapidamente e a lui era stato dato il nome di Half-Björd. Gli uomini dotati di una seconda vista avevano anche notato che i landwættir, lo seguivano all'assemblea e accompagnavano i suoi fratelli Þrosterinn e Þròrðr a caccia e a pesca.
La tradizione nordica prevede e ricorda l'uso di porre del cibo in determinati luoghi (caverne e cumuli di pietra) per le landwættir affinché esse siano favorevoli.
Per questo il codice cristiano più recente del Fulaping proibisce espressamente di credere nelle landwættir che abitano nei boschi, e nei tumuli e nelle cascate.
Anche la Saga di Egill allude a una fede nel potere di questi spiriti, là dove riferisce di un" palo d'infamia" ( niðstöng f.) innalzato dallo scaldo Egill affinché i landwættir non trovassero pace finché non avessero cacciato Erik Ascia sanguinosa e la regina Gunnhildr dalla Norvegia.
Sarebbe il riferimento alle landwættir si trovi esclusivamente in fonti nordoccidentali, il dizionario danese e quello svedese conservano il ricordo di questa credenza ( danese vætte svedese vätte, norvegese vette) alla quale forse allude anche Saxo, là dove parla di "divinità del luogo" (dii loci).
Sono protettori del luogo abbiamo detto e sono note come àlfreka quelle terre sconsacrate dalle quali sono stati allontanati gli esseri della terra-landwættir. Purtroppo, molte parti del nostro piante si trovano ora in queste condizioni.
La difesa è una veglia spirituale che protegge un paese o una città sia dai problemi interni che dai pericoli esterni. All'imbrunire, i folletti della difesa si riuniscono in un punto di forza del paese per poi inoltrarsi sui sentieri fatati fino alle proprie postazioni notturne. Questi elfi sono il corrispettivo spirituale della gente - sia viva che morta - di quel distretto. Le colline di difesa, le pietre le croci e gli alberi sacri che si trovano sulle strade e i sentieri che conducono al paese, sono le loro postazioni di difesa. La difesa forma in anello di protezione intorno alla città e impedisce l'entrata dei venti impetuosi e delle persone dannose. Sfortunatamente, molti distretti sono rimasti ora senza una difesa, e sono esposti agli attacchi medianici e all'ingerenza del demonio- delle energie negative ecc..

Un importante testimonianza e rappresentazione dei landwættir, che attira l'attenzione sulle targhe o sul cappotto islandese d'armi; sono i quattro personaggi che tengono lo scudo con i colori nazionali. Le "isole Skjaldarmerki" adottarono tale stemma nel 1944, quando l'Islanda ha dichiarò la sua indipendenza, i quattro rappresentano i protettori di Islanda noti come Landvættir, spiriti della natura, di cui la mitologia parla al fine di ricordare come la loro presenza abbia contribuito a tutelare e promuovere il benessere del paese in cui vivono.
Ma da dove la tradizione dei quattro guardiani dell'Islanda arriva? Ebbene, secondo Heimskringla, un famoso libro di saghe la cui creazione è attribuita allo studioso islandese Snorri Sturluson, il re di Danimarca Harald Gormsson destinato a invadere l'Islanda, per avere una maggiore possibilità di realizzare il suo obbiettivo chiese a uno dei suoi maghi di visitare l'Islanda e cercare un punto di vulnerabilità possibile.
Dopo aver cambiato la sua forma per quella di una balena, il mago nuotò lungo la costa settentrionale, e vide che tutta la costa era piena di landvættir: a Vopnafjörður il mago incontra il primo dei guardiani, un grande drago (Drago di Vopnsfjord) a comando di un esercito di serpenti e lucertole. Saggiamente, il mago tornaindietro e nuotando si dirige verso ovest a Eyjafjörður, dove vine accolto e minacciato da un uccello gigante (Uccello di Eyjafjord) "così grande che le sue ali toccato i fianchi delle colline su entrambi i lati "a capo di un gruppo di molti altri uccelli. Pensando che sarebbe stato impossibile scendere a terra, nuota ancora verso ovest, fino a raggiungere Breiðafjörður, dove un toro infuriato (Toro di Breidifjorg) seguito da migliaia di spiriti lo stavano aspettando. Infine, guardando la costa del sud, a Vikarsskeið, trova un gigante (Gigante di roccia di Reykjanes) che lo stava aspettando già da prima che il mago potesse raggiungere la riva, seguito da molti altri giganti. Il povero mal capitato rendendosi conto dell' impossibilità di sbarcare tornò dal suo re e l' invasione non ebbe mai luogo. I quattro landvættir vennero e sono tuttora considerati come i protettori dei quattro quarti di Islanda: il drago (Dreki) nel nord-est, l'uccello (Gammur) nel nord-ovest, il toro (Griðungur) a sud-ovest, e il gigante (Bergrisi) nel sud-est, che tutti ancora son lì attenti e vigili, per sfidare il prossimo che osi invadere la loro terra.



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