giovedì 1 marzo 2012

Esbat Immacolata

Luna Immacolata

Spiriti della natura: fate della casa, sia quelle della casa stessa, che delle piante della casa
Erbe: balsamo di Gilead (populus candicans), issopo,mirra, salvia, spiganardo
Colori: blu chiaro, violetto
Fiori: primule
Profumi: glicine, eliotropio
Pietre: ametista, diaspro, cristallo di rocca
Alberi: sorbo, alloro, cedro
Animali: lontra, unicorno
Divinità: Brigid, Saraswati, Giunone, Kuan Yin, Diana, Demetra, Persefone, Afrodite
Incenso: salvia

Luna piena di Febbraio
Siamo ancora nel cuore dell'inverno, e la natura è avvolta nel grande riposo invernale ... eppure le giornate sono già sensibilmente più lunghe, e sebbene il gelo sia ancora in agguato, cominciano ad apparire i primi segni di vita: l'orso mette il naso fuori dalla tana per valutare se sia il caso di uscirne, o continuare a dormire e nei luoghi meno freddi già spuntano le prime gemme che, per quanto un vento improvviso potrebbe gelarle, portano già in sè la promessa di nuova vita.
Il gelo ha ripulito la natura da alberi e animali deboli e vecchi, e dopo il lungo quanto necessario riposo invernale, si avvicina il tempo della rinascita mentre il timido sole nato a Yule cresce in forza giorno dopo giorno.
Quando il tempo meteorologico è coerente alla stagione, in febbraio fa freddo e nelle regioni del nord e montane abbonda la neve.
I raggi di sole che nelle ore meno fredde battono sui tetti la sciolgono un poco, ma non del tutto, e di notte lungo le grondaie si cristallizzano i ghiaccioli, purissimi e trasparenti. Non dureranno a lungo: nonostante il freddo possa essere ancora intenso la stagione non tarderà a cambiare.
Questa è la lunazione dei ghiacci e delle nevi. Il suo simbolo è il colore bianco, il cui riverbero potenzia il Sole invernale e, di notte, amplifica i raggi della Luna.
In molte culture i colori sono simbolo dei momenti importanti della vita: la nascita, la pubertà, il matrimonio e la morte…

La nascita viene generalmente associata con il bianco; nelle isole Trobriand, le donne incinte sono coperte da candidi mantelli speciali per mantenerle nella condizione “bianca” che, secondo gli abitanti, promuove la dolcezza e la fertilità.
Il candore alla nascita è considerato importante quanto il suo uso durante la pubertà e - mentre la chiesa cattolica richiede che per battesimi e cresime i bambini vestano di bianco per simboleggiare la loro purezza - anche i bambini dell’Africa occidentale vengono dipinti con lo stesso colore alla pubertà; nel loro caso però il colore rappresenta gli spiriti bianchi degli antenati o il seme della loro imminente maturità (nello Zaire alla pittura bianca si aggiunge del fogliame verde per simboleggiare la primavera delle prossime fertilità e crescita).

Gli illuminati in India si vestono di bianco per indicare la loro rinascita spirituale.
Per ragioni diverse il bianco in molte culture è anche il colore dei matrimoni ma una sposa giapponese si veste di bianco non tanto per indicare la sua purezza come fanno le spose europee, quanto per simboleggiare la sua morte nei confronti della famiglia d'origine e la rinascita nella nuova famiglia.
In ogni caso il bianco è un colore con una forte valenza iniziatica, è il colore delle esperienze che incominciano e del rinnovamento. Si dice infatti quando si incomincia qualcosa: "Apro una pagina bianca…"
La luna algida e immacolata di febbraio è infatti una lunazione che chiama a dar corso al cambiamento: ci si dedica con nuova energia al rinnovo interiore in vista delle fioriture di primavera.
La lunazione del ghiaccio solitamente segue la festa di Imbolc che ci richiama a temi analoghi: gioia e voglia di vivere, purezza e biancore, infanzia e gioco. Anche il Carnevale arriverà tra poco, periodo di giochi e di allegria; come principio si ritorna alla potenzialità dell’infanzia o delle gemme che si apprestano a germogliare.
L’energia adesso si sposta verso la superficie: è il momento della purificazione, alla quale seguirà la crescita: purificazione, sia essa fisica (diete, cure disintossicanti), mentale (meditazione, dare addio alle cattive abitudini), emotiva (è il momento per emergere dal lungo contatto invernale con gli aspetti più oscuri e bui della nostra personalità) o spirituale (guarigione).
I riti legati a questo tempo, oltre ad essere purificatori, hanno un forte carattere protettivo, e ci ricordano che è necessario difendere la vita, che debolmente si sta riaffacciando nel mondo.
Su un piano più “domestico”, mentre ognuno progetta il proprio radioso futuro, è anche un buon momento per preparare il sapone e dare una prima "areata" alla propria casa. .

Il primo atto del cambiamento è di chiudere con ciò che ha già fatto il suo corso; materialmente è quindi un ottimo momento per sbarazzarsi di tutte le cianfrusaglie e di tutto quello che è vecchio ma non abbiamo ancora avuto il coraggio di buttare nelle precedenti occasioni. Il secondo atto è quello di "scongelarsi", cominciare ad uscire dal letargo invernale e tornare a convogliare le energie che nell'inverno erano orientate all'introspezione verso l'esterno, cominciando con il guardarsi intorno.

Ma è soprattutto un ottimo periodo per la purificazione di sé stessi, del proprio corpo, del proprio spirito, della propria mente.
Una purificazione che ora, in vista della primavera, non è più una caccia alle negatività (che dovremmo aver già abbandonato durante il lavoro invernale), ma somiglia più al lavarsi e prepararsi con trepidazione prima di uscire per un appuntamento o di un incontro. Avvolgiamo il nostro spirito di nuova fragranza, usiamo nuovi e più leggeri modi di pensare, di renderci ricettivi alla vita che si risveglia.

Nei campi sbocciano nel bianco i primi coraggiosi bucaneve, segnale che nonostante le gelate la ripresa primaverile non è poi tanto lontana. I cervi rinnovano le corna mentre negli ovili nascono gli agnelli, e con loro arriva anche il latte, fonte di vita per ogni cucciolo.
Gli antichi popoli del Nord, che erano molto sensibili ai cicli della natura, solevano ricordare questo tempo di rinnovamento celebrando Imbolc, il cui significato è "nel grembo", quello di madre terra, dove inizia il risveglio della natura (secondo altre traduzioni significa “latte” o anche “la grande pioggia”).
Il suo arrivo (1-2 febbraio), a metà tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, segna l’inizio di primavera nella ruota dell’anno del calendario celtico e le popolazioni antiche erano solite dare il benvenuto al risveglio della natura rivolgendosi alla loro Dea di Luce, che per il Nord Europa era Brigid, la triplice dea del fuoco sacro, della poesia e delle fonti di guarigione.
In suo onore per tradizione si accendevano tutte le luci di casa e tutti i riti prevedano l’uso di candele. Da ciò deriva la tradizione cattolica di celebrare la Candelora (2 febbraio) e San Biagio (3 febbraio), dove ancor oggi i fedeli fanno benedire le candele.

Per analogia l’energia del mese è connessa all’enigmatico segno dell’Acquario e al suo governatore, Urano. L’ Acquario è il terzo segno dell’elemento d’aria, e come tale è sintonizzato sul mondo delle idee, dei pensieri, dei progetti che precedono la realizzazione. Questo è il segno che ha il compito di rompere con il passato per abbracciare tutto ciò che rappresenta il futuro: future idee, futuri legami, futuri pensieri.
Acquario è anche il segno della solidarietà, dei gruppi, della sorellanza, dunque il momento è proficuo per creare nuove alleanze, per godere della propria unicità all’interno della diversità, apprezzando e riconoscendo tutto ciò che la vita ci offre e che è nuovo.
I due rivoli d’acqua che fuoriescono dal vaso capovolto, simbolo del segno, rappresentano il fiume della vita e il fiume dell’amore, ma questa è un’acqua che sgorga dissetare lo spirito, prima del corpo. E’ un’acqua che purifica, nutre, guarisce. Questo è il momento migliore per salutare l’avvicinarsi della stagione nuova, preannunciata dall’ingresso del sole nell’ultimo segno dello zodiaco, Pesci.
L'archetipo divino lunare dell'acquario è Saraswati

Anche per noi è tempo di prepararci a chiudere con l’inverno per volgerci, rinnovati e pieni di fermento, verso la primavera che ci attende.
Come la natura si libera della durezza dell’inverno con tutte le sue scorie, proiettandosi verso una nuova vita, anche noi possiamo iniziare ad interrare i semi di quei progetti che si svilupperanno parallelamente alla luce che cresce ogni giorno. La lunazione immacolata ci invita a tornare ad amare noi stessi come ci amavamo nella fanciullezza, ad accettare le responsabilità delle scelte che ci hanno portato fin qui, perdonarci per gli errori che abbiamo commesso, darci una scrollata e ricominciare a fare progetti per il futuro.

È il momento di aprire una pagina bianca dentro noi stessi, da colmare nelle prossime stagioni

Esploriamo le nostre nuove possibilità, guardiamo a noi stessi con fiducia (anche se abbiamo novant’anni - o forse soprattutto, visto che la nostra esperienza, se ne abbiamo, può dotarci di qualche nuovo asso nella manica!).
I raggi di questa luna ci chiedono di ridere, ballare, correre e scherzare, divertirci come bambini in un prato immacolato, coperto di neve. D’altronde sotto questa luna cadono sia il Carnevale (la festa della spensieratezza che ha antichissime radici pagane) sia il giorno dei giovani innamorati (San Valentino, 14 febbraio) che risale anch’esso a una antica tradizione romana.
In questo clima di leggerezza e sollievo le situazioni confuse trovano nuovi piani di sviluppo: gli ostacoli si incrinano e i nostri progetti diventano possibili.
L’umore positivo è il segnale che è tempo di voltare pagina e iniziare un nuovo corso.

Durante i nostri riti accendiamo candele bianche, bruciamo salvia per la purificazione e invochiamo le “Dee fanciulle in crescita”, che corrispondono alla falce crescente della Luna (queste Dee sono iniziatrici di esperienze nella vita). Tra le Dee Bianche si possono annoverare le Dee giovani, le innamorate, le passionali, quelle “in carriera”… insomma quelle in cui agiscono forze in espansione (Ishtar, Artemide, Venere, Atena e molte altre…)
Adatto a questo periodo è il rituale del "Bagno di Hera", che per tutte le donne può essere un momento di forte rigenerazione simbolica.

Gorgone e la danza lunare:
Le Gorgoni sono mostri della mitologia greca, erano figlie di Forco e di Ceto.

Erano tre sorelle, Steno, Euriale e Medusa. Di aspetto mostruoso, avevano ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli e chiunque le guardasse direttamente negli occhi rimaneva pietrificato. La gorgone per antonomasia era Medusa, unica mortale fra le tre e loro regina, che, per volere di Persefone, era la custode degli Inferi. Le Gorgoni rappresentavano la perversione nelle sue tre forme: Euriale rappresentava la perversione sessuale, Steno la perversione morale e Medusa la perversione intellettuale.

Il mito narra che Perseo, avendo ricevuto l'ordine di consegnare la testa di Medusa a Polidette, signore dell'isola di Serifo, si recò prima presso le Graie, sorelle delle Gorgoni, costringendole a indicargli la via per raggiungere le Ninfe. Da queste ricevette sandali alati, una bisaccia e un elmo che rendeva invisibili, doni ai quali si aggiunsero, uno specchio da parte di Atena e un falcetto da parte di Ermes.

Così armato, Perseo volò contro le Gorgoni e, mentre erano addormentate, guardandone l'immagine nello specchio divino di Atena per evitare di rimanere pietrificato, tagliò la testa a Medusa e la chiuse subito nella bisaccia delle Graie. Dal tronco decapitato di Medusa uscirono, insieme ai fiotti di sangue, il cavallo alato Pegaso e Crisaore, padre di Gerione.Perseo donò la testa della gorgone alla dea Atena, la quale la fissò al centro del proprio scudo per terrorizzare i nemici.

Le Gorgoni sono di una bellezza mozzafiato, la loro voice ammalia ogni mortale che ne ode il canto. Il guaio di queste sorelle è che non si possono avere, non appena si incrocia lo sguardo di una delle tre , essa subisce una metamorfosi terribile: improvvisamente i loro capelli si agitano rivelandosi velenosi serpenti, la bocca si apre liberando una lingua di drago che sputa fuoco, il corpo si ricopre di scaglie. Il malcapitato diviene un mucchietto di cenere o resta pietrificato. Queste creature hanno affinità con le pietre, vivono presso il fiume del mondo tra pietre e rocce, hanno imparato gestire questa energia e come loro vino fuori dal tempo. Il loro sguardo pietrifica perché esse liberano attraverso questo di colpo la coscienza della vita e della morte, della schiavitù e della libertà. Il pietrificarsi è un irrigidirsi nel riconoscere. Il tempo si ferma, addirittura non esiste più. Assieme a questa figura possiamo imparare il potere delle pietre.
Attraverso le passeggiate in qualsiasi luogo è possibile trovare sul nostro sentiero delle pietre, e imparare a legger ei messaggi che rappresentano un altro tempo. Mentre gli esseri viventi sono noti per avere bisogno di nutrimento, le pietre non hanno bisogno di nulla, non fanno nulla e ciò nonostante in loro è assopita una forza immane. Nelle pietre si realizza completamente il wu.wei del taoismo: il non-fare, l’ essere-qui senza intereventi. Sulle Dolomiti c’è la leggenda di una regina delle pietre e delle rocce, la regina Tanna del Crodères. Lei è senza pietà senza passioni, senza gioia o odio. Lei è semplicemente qui. In tutte le culture le pietre hanno da sempre avuto uno speciale significato. Non solo le pietre preziose, ma soprattutto le pietre semplici, poco note.: La pietra forata porta fortuna e protegge dagli incidenti.
In Danimarca esistono pietre tonde al cui interno si sono staccate dalla massa sferica minuscole particelle che rotolano al suo interno. Tali pietre da scuotere portano oltremodo fortuna e raccontano storie interessanti.
La forma sferica è cos’ perfetta da non porre impedimenti al suo cammino ne nessun ostacolo allo spirito, a questo motivo molte pietre sono lavorate in questa forma per aiutare durante la meditazione e la concentrazione. Negli antichi rituali una pietra tonda sta al centro del cerchio e funge da catalizzatore energetico. Ancora oggi tra gli indiani del sud e del nord d’america, e tra alcune tribù africane , le pietre forate sono particolarmente venerate. Le grandi pietre forate aiutano nei rituali di scioglimento: per sette o nove volte si striscia dentro per liberarsi di qualcosa. Piccole pietre forate sono amuleti. Nella zona alpina sono chiamate le pietre delle Truden, perché possono aiutare contro l’angustia di questi esseri, e contro gli incubi. Ogni pietra per ognuno può avere una forma e quindi un significato diverso, il valore è quello che gli si attribuisce. La quarta luna cade nel periodo di Imbolc, periodo di iniziazione magica, lo sguardo della pietrificazione, che serve a misurare cosa si sa fare e cosa no, dove ci si può spingere e dove no, se si muore inconsapevoli o meno.

L’animale che accompagna questa luna è il corvo in alcune tradizioni popolari è considerato portatore di sventura, lunatico e portatore di sfortuna, come il numero tredici, la notte, la luna, il femminile e gli antichi attributi della personalità magica.

Nlle fiabe questo animale ha una veste importante invece: è lui a sapere. Il corvi siedono tra il confine della vita e della morte, guardano in entrambe le direzioni, e possono fare da mediatori. Tutto sta nel comprenderli, alcuni studi dicono che i corvi hanno una comunicazione telepatica. Se ce abbastanza cibo si trasmettono il messaggio e l’invito, viceversa si comunicano che non c’è posto per altri individui.
In altre tradizioni il corvo è un messaggero divino, anche se spesso e sovente è legato con divinità Oscure o dell’ oltretomba: Morringa, Hell…
I corvi come le cornacchie sono simboli di solitudine e povertà liberamente scelti. Essi vivono bene in stormi come da soli o in coppia.
La piante di questa quarta luna è il cardo: spinoso, respinge e malgrado ciò è pieno di forza e sostanze guaritrici. Il tema di questa luna è anche l’irrigidimento.

La danza: Le danze della luna immacolata sono due:
- Solidificare, pietrificare, raccogliere tutta la forza in un attimo, è il tema della prima danza che inizia con la luna nuova con una concentrazione/ meditazione
Seduta a terra a gambe incrociate e schiena dritta, in casa o all’ aperto, ma vestita con abiti caldi preferibilmente su una collina. L mia attenzione segue il respiro: ispirando, il campo di forza sotto l’ombelico, una sorta di sfera nel delta di venere, viene caricato. Espirando, l’energia fluisce in tutte le direzioni, riscalda il corpo, scorre all’ esterno dalla punta delle dita di mani e piedi e dalla sommità della testa. Ispiro ed espiro di nuovo.
Quando cosi’ si è concentrata l’energia, immagino di condensarmi, divento più densa, sempre più spessa. Immagino una pietra che sta di fronte a me, L osservo la guardo, poi molto lentamente fondo la mia energia con quella della pietra. Vago nella pietra, mi trasformo- divento pietra. Mi sento come fossi una pietra lascio che il sole mi scaldi che le foglie mi coprano che il vento mi accarezzi e che gli animali mi striscino e camminino sopra.
lentamente poi torno indietro, viaggio fuori dalla pietra, mi allargo,. Mi alleggerisco. E torno nel mio corpo in piena consapevolezza. Respiro come all’ inizio.

- Faccio un cerchio di tredici pietre intorno a me, se possibile un cima a una collina. Mi metto al centro stendo le braccia davanti al corpo e girando verso sinistra su ogni pietra mi soffermo per capire con la punta delle dita la sua energia. Poi comincio a danzare per le pietre, una dopo l’atra, per ciascuna di esse. Mi fermo irrigidita nel mezzo della danza davanti ad ognuna, concentrandomi sui sentimenti che essa suscita e sulle associazione che le immagini suscitano.
A danza finita tocco ogni pietra con la mano sinistra e la ringrazio.
Lascio queste pietre sulla collina o in un paesaggio diverso.

Gli altri nomi di questa lunazione:
Luna di Febbraio, Luna Immacolata, Luna di Purificazione, Luna Casta, Luna della Tempesta,
Luna Selvatica o Selvaggia, Luna della Fame, Grande Luna d’Inverno, Luna delle Corna, Luna Rinascente, Luna dell’Orso, Vecchia Luna, Luna Grigia, Luna del Vento, Luna dei Dadi, Luna delle Oche, Luna Ossuta, Luna di Carestia, Luna di Pulizia, Luna del Corvo, Luna di Ghiaccio, Luna del Temporale, Luna Stimolante, Solmonath (Sole Luna), la Grande Luna d’Inverno.


Dato che questa luna si fa piena quando la neve ricoperta ancora molte regioni, ha il potere della purezza, dell' innocenza e della gioia. Parla al fanciullo che è dentro di noi, ricordo di un tempo quando la vita era semplice, quando il sorriso era prezioso e ogni cosa sembrava possibile.
Proprio per questa caratteristica, la luna immacolata fa venire voglia di ridere, di correre e giocare, di fare capriole e divertirsi.
Sotto la sua luce troviamo le soluzioni a situazioni confuse.
Le barriere si piegano e cedono, e i nostri obbiettivi personali diventano raggiungibili. La luna immacolata ci offre l'opportunità di eliminare ciò che è vecchio e inutile.
La sua venuta è il segnale che è il tempo di voltare pagina e di iniziare un nuovo capitolo della vita.


Suggerimenti:
* Indossate abito bianchi per festeggiare l'innocenza e la gioia
* Decorare l'altare con fiori bianchi
* Tracciate il cerchio usando la bacchette
* Purificatelo usando della salvia
* uUsate candele bianche
* Per il banchetto, servite cioccolatini o biscotti con scaglie di cioccolato, e latte

* Su dei foglietti di carta scrivete ciò che desiderate ricevere (ispirazioni, nuove opportunità ecc..)

*Buttate il foglietto nell’ acqua corrente recitando qualcosa di simile.
( visto che non molti hanno un fiume dentro casa, e i water perde fascino io propongo di usare la petizione dell' acqua nel calderone, ovvero lasciate macerare il foglietto nel calderone o in un bicchiere di vetro o nel calice insomma a vostra intuizione)

Sui tuoi oceani Acqua
Questi bisogni, richieste e desideri vai a portare
Verso il Cosmo falli volare
Come io desidero, cosi sia

* Prendete dei provvedimenti per semplificare la vostra vita.
se siete una persona che tende ad accumulare o ha difficoltà di sbarazzarsi di oggetti inutili,accendete una candela bianca in onore di questa luna.

* Poi chiedete aiuto recitando qualcosa di simile:

Oh pura Luna di meraviglioso candore
Mostrami ciò che è vano
Aiutandomi a liberarmi del mondano
E a mia vita rendi migliore.



* alla buon orta ce l'ho fatta a postarla!

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