mercoledì 29 giugno 2011

Festività di Luglio

✖ I Riti di Luglio ✖

Un po in anticipo ma giusto per giungervi preparati!

Feste dal Calendario Pagano
4 al 6 luglio. Iside Luminosa
05 luglio. Festa d'Estate dei Quattro Elementi (Aria, Acqua, Terra, Fuoco).
08 luglio. Giorno dell'Agrifoglio.
22 luglio. Festa della Grande Madre.
28 luglio. Festa di Thor.
31 luglio. Grande Sabba del raccolto..


Feste Pagane Stregheria Italiana - Sabba:
Festa d'estate((Nome celta: Lugghnasadh):[Agosto 1] : Il vero raccolto. Le piante danno la maggior parte dei loro frutti, che sono anche i propri semi, e si preparano quindi a porre fine al ciclo della vita, propagando se stesse oltre.Ogni cosa e' giunta a compimento, e l'acme della fertilita' della Dea prelude all'inizio del suo declino.Il buio prende il sopravvento sulla luce.
Per le streghe è un momento di riunione interiore con le proprie compagne per godere dei frutti di tutti gli sforzi compiuti durante l'anno.

Potete chiamarla Lughnasad come i Celti, Lammas come i popoli nordici, festa del Faraone Stellare come gli Egizi, festa del raccolto come gli antichi popoli: è sempre il 31 luglio. Come il 21 di marzo, giorno dell' Equinozio di primavera, in cui il solare ha lasciato il segno in Pesci ed è entrato nel segno dell' Ariete, dando un nuovo inizio all' anno astrologico, così Lughnassad segna ora una nuova caduta dei valori lunari (il segno del Cancro) e un trionfo di quelli solari( il segno del Leone)
Per gli Egizi il 31 luglio era un momento molto importante: nella piramide di Cheope quattro gallerie erano allineate in modo tale da corrispondere esattamente alla posizione che avrebbero preso proprio in questo giorno, quattro astri: Sirio (simbolo della dea Isis), Orione 8 simbolo di Oriside), Alpha Draconis e Kochab, la stella polare ( dimboli della cosidetta Ascia di Horus, l'arma che donava l'immortalità). I raggi delle quattro stelle arrivavano a colpire tutti insieme, una camera nel cuore della piramide, detta " Caverna Cosmica": la luce consacrava il Faraone dio delle stelle, nel giorno che era detto dei Misteri della Magia Stellare. La notte tra il 30 e il 31 era dedicata a Khepra, il sacro scarabeo, simbolo del Sole nero: si diceva che l'animale trascinasse le sue uova verso Est, per far nascere i suoi piccoli ad Oriente, come il Sole; Khepra Quindi era un emblema di quelle energie nascoste nell inconscio, che sarebbero esplose nel mattino, nel fulgore del Sole.
Per i Romani tutto il mese era ricco di feste. Poiché l'anno cominciava a marzo, luglio veniva anticamente chiamato quintilis, cioè quindo mese; in seguito divenne julius, in onore di Giulio Cesare, che aveva voluto la riforma del calendario. Tra il 6 e il 13 si tenevano i Ludi Apollinari, giochi simili a quelli olimpici, in onore del dio Apollo. Altre feste molto sentite commemoravano l'attacco dei Galli a Roma e la conseguente fuga della popolazione nei boschi vicini. Il 25 si tenavano i Futrinali, in onore delle Furie: un sacerdote sacrificava vittime per ingraziarsi le tre dee, chi aveva subito gravi torti chiedeva il loro intervento per vendicarsi di li aveva offesi. La festa cadeva nel pieno del calore estivo (dal verbo aestuare, avvampare): era il momento della mietitura del grano, del raccolto che poteva significare ricchezza e abbondanza per un anno, oppure carestia e fame.
per i popoli del Nord Lammas era la festa del matrimonio tra Odino e la Dea Frigg nel Walhalla. Presso i Celti Lughnasa era in onore del dio Lugh, protettore dell messi abbondanti e veniva anche chiamata "Luna del Raccolto". Un' usanza antichissima, che persiste ancora oggi in Bretagna e Scozia, era quella di lasciare incolto un pezzo di ogni campo, a disposizione dello spirito della terra; al momento della mietitura si offriva un fascio di spighe, che veniva posto sul pezzo del terreno i9ncolto. Il fascio era prelevato dall ultimo covone; da questo su toglieva un pugno di chicchi, da mescolare ai semi della nuova semina autunnale, simbolo di continuità tra la vita e la morte. L'ultimo Covone era il simbolo del dio del grano che moriva, per cui tutti insieme gli scagliavano addosso gi attrezzi, cosi che nessuno sapesse chi aveva ucciso il dio. Poiché il raccolto dava di che vivere, la mietitura era vissuta con grande sacralità: chi, in questi giorni, rubava gli attrezzi per mietere, veniva sacrificato sul campo e fatto a pezzi ritualmente. Ogni pezzo era un nuovo seme che propizia il raccolto.
Se i contadini erano costretti, per la venuta della sera o per pioggia o altro a interrompere la mietitura, ponevano di traverso sugli attrezzi, un pezzo di legno ornato di amuleti, per impedire che gli spiriti maligni mandassero a male il raccolto. Lughnasa era la festa più popolare più sociale, a cui partecipavano tutti i popoli, perfino le tribù in guerra, che facevano una pausa di due giorni. La tregua era propizia per banchetti, giochi corse di cavalli, scambi commerciali, per ascoltare poeti e musicisti in gara tra loro. Inoltre si celebravano matrimoni, spesso per legalizzare situazioni di coppie che avevano partecipato ai fuochi di Beltane, alle quali gli dei avevano concesso il dono di una nuova vita.


I riti di Lugnassad

Lughnasas è il periodo giusto per i rituali di raccolta, che servono per far arrivare denaro e successo, portando a maturazione situazioni commerciali prima delle quali avete lavorato duramente.


Rituale della Luce

Deriva dal Rituale Mithriaco e propizia il risanamento di situazioni economiche problematiche, attirando la fortuna nel campo del denaro e del successo della cose intraprese; si esegue alle 10 del mattino del 1 agosto. Preparate la stanza, mettendo sul tavolo tre candele oro a triangolo col la punta in alto. A destra l'incensiere e a sinistra un vaso con un girasole e tre papaveri rossi. Fumigate la stanza con olibano per almeno 15 minuti, poi accendete le candele. A questo punto gettate nell incensiere tre pizzichi di anice e recitate la formula per tre volte:


Tu che sei nato prima di me,
tu che sei al principio,
Fuoco del fuoco che è in me
Acqua dell' Acqua che è in me
Aria del soffio che è in me
Terra della polvere che è in me
fai che io (nome)
trattenga la mia natura inferiore
piegata del bisogno e dal dolore
si elevata la nascita immortale
affinché io possa contemplarti
affinché io possa rinascere all' intelligenza
affinché io possa verder il Fuoco sacro
Purificata da questa sacra cerimonia
io mi innalzerò con il tuo sfolgorio
per vivere nel tuo splendore
E cosi in eterno.

Spegnete le candele e buttatele entro 3 giorni insieme alle altre cose nell' acqua.


Iside Luminosa

Iside Luminosa o Aset Webenut è il nome di una festività kemetica dedicata alla dea Iside, celebrata dal 4 al 6 luglio. La festa è legata alla vicenda simbolica della ricerca da parte della dea della sua controparte maschile, il dio Osiride. Le attività praticate in onore di questa ricorrenza sono soprattutto preghiere e rituali rivolti alla dea Iside, accompagnate dall'accensione di candele votive dopo il tramonto.
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Luci e decorazioni
Il tema fondamentale della ricorrenza è la luce, intesa come fonte energetica del divino, nonché emanazione di Iside nella sua lunga ricerca. Per questo la decorazione principale in questa festa sono le luci. Ogni kemetico può ravvivare la propria abitazione con candele e lampade colorate, celebranti la dea e simboleggianti la via divina che conduce alla verità. I membri della Casa di Netjer, in particolare, per l'occasione celebrano un rito in cui barchette di carta contenenti candele vengono lasciate galleggiare in un corso d'acqua. Questa usanza è molto significativa perché simboleggia il totale abbandono alla natura con lo scopo di poter giungere più facilmente alla comprensione del mistero divino, per un'unione mistica con gli dèi. Le decorazioni utilizzate in questa occasione sono simboli legati alla dea Iside, come troni e sistri.

Storia
Originatasi nell'antico Egitto, la festa di Iside Luminosa, era una delle ricorrenze più importanti del calendario. Oltre a decorare case, templi e barche con luci di ogni tipo, avevano particolare ruolo le processioni, tenute soprattutto la sera dopo il tramonto. Statue della dea Iside venivano trasportate di tempio in tempio e di villaggio in villaggio, cosicché le persone potessero partecipare al mistero della Ricerca, seguendo i carri ed intonando inni e preghiere.

In epoca tardo imperiale romana, quando il culto isiaco sperimentò una capillare diffusione in tutta l'area mediterranea, la ricorrenza venne inserita anche nel calendario latino a partire dal IV secolo, sotto il nome di Lychnapsia o festival delle luci. Successivamente con l'imposizione del Cristianesimo e la sistematica estirpazione del Paganesimo, tutte le feste pagane furono soppresse, o, laddove fossero feste importanti e pertanto difficili da far scomparire, furono appositamente sovrapposte da feste cristiane, spesso con cerimoniali e significati simili. Il culto di Maria la Madonna, in particolare, oggi è risaputo che sia stato una derivazione cristianizzata del culto di Iside. Le testimonianze di ciò sono riscontrabili anche nell'iconografia tradizionale, in cui entrambe le figure divine femminili sono raffigurate con un bambino tra le braccia: Horus nel caso di Iside e Gesù nel caso di Maria. Le stesse processioni frequenti sono un elemento che probabilmente fu mantenuto dalla Chiesa cattolica per favorire la sostituzione del culto isiaco con il culto mariano.
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Inno a Iside
Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.


Fonte e Ringraziamenti
I Giardini incantati D. Scott
www.ilcalderonemagico.it
www.sacerdotessediavalon.forumcommunity.net

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