venerdì 27 maggio 2016

Völva e seiðr - Hilde, La profetessa norrena


Volva è un termine usato nel saghe e nell' Edda che descrive una donna che ha lavora con il seiðr, la stregoneria norrena.
Molte delle Fonti si riferiscono alla Volva come al una lavoratrice di atti magici, ma altri parlano della Volva come una profetessa. Gen Fries descrive la Volva come 'Sacerdotessa',  ed è chiaro, quando si guardano le descrizioni delle Volva che con ogni probabilità è propio di questo che si tratta. In Norvegese vi è un altro termine usato per indicare la sacerdotessa - gydia - questo nome è è stato applicato a Freyja. Ci sono anche, però, alrei termini  che indicano il mestiere dei profeti (spakona, seidkona). Il termine Volva sembra quasi esclusivamente utilizzato per indicare le donne.
Lo storico Hermann Palsson dà il significato di base: la radice della parola  'cilindrica o rotonda' e corrisponde al latino Volvo, ovvero 'a rotolare, girare su', che poco si adatta al nostro discorso.
Per i nostri scopi,  il termine Volva indica cole che si occupa del lavoro del seiðr solitario e seiðr focalizzato alla personale conoscenza. Alla ricerca di informazioni per se stessi utilizzando la propria abilità profetica e il cammino personale piuttosto che quello di gruppo.

Profezia del veggente
Larrington è il primo testo in cui l'Edda Poetica fa menzione di questa figura.
La sua storia segue una Volva che è stata chiamata da Odino per profetizzare per lui.
La sua profezia inizia con il passato, ed espone la creazione norrena attraverso il mito, specificando come l'universo è cominciato. La sua storia dà anche un descrizione di una Volva, Heid, che si presume rappresenti la Volva, in un contesto universale.
E' lei che sta parlando. Lei continua a descrivere il futuro di Odino e predice ilRagnarok (la fine del regno degli dei).
Nel Voluspa troviamo ulteriori informazioni sulla cosmologia norrena, ma ci dà anche un'idea dell' anonimato che ricopre la figura della Volva-
Heid, nome tradotto come 'una brillante' è la profetessa sta raccontando la sua storia. Lei inizia la sua storia recitando "fin quanto è possibile parlerò "  la storia della creazione. Questo ci permette di comprendere che ha accesso a informazioni che compongono l'esistenza stessa dell'universo ed è oltre le capacità della sua vita mortale averne memoria. Un'altra teoria, naturalmente, è che la profetessa è più vecchia di ogni cosa e quindi è vista da Odino e dagli uomini come immortale,sempre presente.
Il nome Heid è un nome comune utilizzato da sibille e dalle streghe di tutta la letteratura disponibile. Molte Saghe parlano di una Volva chiamata Heid. Esempi di questo si possono trovare in Landnámabók, Saga di Fridhjolf, Fraekna e Hrolf Kraki Saga per citarne solo alcuni. Ci sono troppi casi in cui le Volvas hanno il nome Heid per essere una mera coincidenza, quindi da dove viene il
nome?
La prima menzione che abbiamo di Heid è durante il Voluspa, ma è chiaro che Heid è vista come una profetessa. Heid è spesso legata alla figura di di Gullveig, bruciata tre volte nelle fiamme da parte degli Aesir (Gullveig era una dea Vanir che stava visitando gli dei Asi ma la sua lussuria nutrita da essa per l'oro fù considerata un problema per loro. L'azione di bruciare Gullveig ha iniziato la guerra
tra gli Aesir e Vanir). Gullveig è stata talvolta collegata con la dea Freyja come un altro dei suoi aspetti.  E' quindi Heid 'la luminosa' un nome usato per Gullveig? Se è così, ciò presuppone che
Heid non era una profetessa mortale, ma una dea Vanir.
Gullveig, una volta trasformata attraverso le fiamme, rinasce come Heid ricoprendo poi il suo ruolo di Volva? Se le fiamme fossero trasformative ed effettuano cambiamenti in Heid, possiamo vederle come un'esperienza iniziatica per lei che le ha dato la capacità profetizzare e conoscere il seiðr ?
Il collegamento tra 'la luminosa' originale e i suoi omonimi è interessante. Era Heid il nome dato alle Volvas mentre apprendevano il seiðr, o era il nome assunto una volta che l'apprendistato era terminato e terminata era la loro formazione e la trasformazione in Volvas? O si diventava Heid per via della'arte della profezia comune a tutte le Volvas?

Ci sono esempi forniti dalle saghe che mostrano la credenza che vi sia in questo possessione da parte di una divinità, Heid visitò Odino in quanto Volva, e quindi era posseduta dall'energia e dalla natura delle Heid quando hanno profetizzato?
In oltre si pensa che l'autore del Voluspa potrebbe essere stata una Volva, Palsson suggerisce anche che il "tono estatico del Voluspa potrebbe confermare il sospetto che sia stata composta in uno stato anomalo della mente ".
Certo, la poesia  ha una sensazione estatica in essa, e questo ci porta a considerare gli stati di trance. Il mio primo pensiero sul fatto che l'autore del Voluspa ha scritto essa in uno stato anomalo della mente porta semplicemente alla conclusione che un sacco di poeti e scrittori scrivono il loro lavoro come proveniente da qualche parte diversa dal loro mente cosciente. Alcuni dei testi di letteratura più noti hanno un'atmosfera ultraterrena ad essa (per esempio, C.S Lewis) .
L'atto della scrittura, e in particolare di scrivere poesie possono essere visti come mezzo che mette automaticamente l'autore in uno stato alterato di coscienza, come fa qualsiasi altra arte che coinvolge concentrazione profonda e successiva creazione. Ma la natura estatica della formulazione  è intenzionale o accidentale?
IL Voluspa termina con "ora devo affondare" che presume Palsson, potrebbero fare riferimento alla Volva che deve tornare dal suo stato di trance. Certo, il passaggio tra livelli di coscienza può essere paragonato a uno che affonda o sale (e qualche volta in volo). Un'altra teoria che potremmo prendere in considerazione è che la Volva sta sprofondando di nuovo nella tomba, che collega la volva alla
pratica norvegese dell'Utiseta (Utiseta era letetrelmente 'seduto fuori', ovvero passare la notte fuori, spesso nei pressi di tumuli, al fine di ottenere la saggezza dagli antenati.
Palsson ritiene che la strofa "da sola si è seduta al di fuori, quando il vecchio venne " potrebbe fare riferimento alla Volva che si appresta a 'sedersi' o all'Utiseta. Il 'vecchio', naturalmente, si riferisce al dio Odino.
"Perché mi interroghi? Che cosa prova? " lei chiede, "so tutto Odino, dove hai nascosto il tuo occhio". 
Palsson ritiene che dicendo ad Odino che lei sa dove ha nascosto il suo occhio, lei sta mostrando le sue abilità, come nessun altro, ma Odino sapeva questo a priori, tant'è che si riferisce a lei per chiedere cose che lei solo può sapere. Heid dimostra con il resto della profezia la sua abilità.
In questo modo la domanda della Volva appare piu concerne al pensiero che: se odino ha sacrificato il suo occhio al pozzo di Mimir, per divenire saggio e avere la conoscenza, perche mai ha bisogno di interrogare la Volva? A noi non vi è data certezza della dinamica di questo incontro.


Per sta sera mi fermo qui, ma seguiranno altri capitoli sulla figura della Volva.

Fonti:
Seidr: The Gate Is Open- 18 febbraio 2011 by Katie Gerrard

1 commento:

  1. Im from brazil and i want to thank you for these texts that you share from this book

    RispondiElimina