Il cimatura è un incantesimo di per se, un" fascino" molto antica radicata nella tradizione della vecchia religione d'Italia. Come molti degli antichi simboli e credenze, anche la cimaruta alla fine ha assunto elementi simbolici del cattolicesimo. Un esempio fu l'aggiunta cristiana del"sacro cuore di Gesù" ai simboli tradizionali già presenti. In oltre, l'antico fascino romano già includeva il simbolo del cuore, che potrebbe indicare che il cuore sacro sulla cimaruta è una cristianizzazione successiva e non una creazione del tutto nuova.
Il cimaruta tradizionale è modellata secondo l'immagine di un rametto di ruta, che è un'erba che è importante nella magia e tradizione italiana. Il ramo di ruta è diviso in tre steli che simboleggiano la dea Diana triformis. La ruta è una delle erbe sacre di questa dea. Vari talismani appaiono sul disegno della ruta e ognuno porta il suo proprio significato. I simboli principali sono la luna, il serpente, e la chiave. Questi rappresentano la dea nella sua triplice forma come Ecate (la chiave), Diana (la luna) e Proserpina (il serpente). Questo antico raggruppamento della dea appare negli antichi scritti di personaggi come Lucan. Ovidio e Orazio inoltre, pongono la dea Diana nei loro scritti legata alla stregoneria.
In un lunghissimo articolo di RT Gunther, che apparve nel Quarterly Review Folklore (1905) troviamo una vasta gamma di disegni di cimaruta. Anche se l'articolo sembra essere una confutazione contro la ricerca di Federico Elworthy sulla cimaruta, c'è in esso, un sacco di materiale utile.
Prima di tutto di nota è il riconoscimento di Gunther sulle radici pagane della cimaruta, che sono evidenti nella sua associazione tra i vari simboli della cimaruta con la dea Artemide/Diana. Egli suggerisce anche che il disegno della cimaruta potrebbe essersi evoluto dal culto antico degli alberi. Gunther afferma che non crede che la cimaruta è di antiche origini romane, e prosegue affermando che la cimaruta non è un singolo fascino, ma è invece un fascino composito costituito da singoli fascini. Tutti questi, dice Gunther, appaiono singolarmente come amuleti magici e sono di notevole antichità. Qui ci sono alcuni disegni da articolo di Gunther:
Uno dei disegni più comuni del 19 ° secolo è l'ultimo in basso della seconda scheda ed è quello che molte persone copiano come esempio. Immagini e disegni di questo, sono comuni nella magia popolare e appaiono in numerose pubblicazioni. Si nota l'inserimento del simbolo "sacro cuore" come una recente modifica, questo disegno appare intorno al 1888. Questo qui sotto invece è uno dei primi disegni di una cimaruta non usata per la stregoneria e gli usi del fascino cimaruta, invece venne usata coma protezione contro questa.
Molti incantesimi di magia popolare, come quello qui sopra, sono stati progettati per essere usati contro la stregoneria. Spesso incorporano un autentico simbolismo stregonico, ma includono anche un simbolo cattolico come: la preghiera, o l'elemento religioso. Questo viene fatto seguendo la convinzione che l'elemento Christiano vince sull'elemento stregonico, invertendo così la potenza del fascino stesso. Questo approccio ha creato una grande confusione per folkloristi e storici che hanno ricercato i simboli e le pratiche popolari (portando a conclusioni erronee sulla natura e lo scopo di tali fascini come la cimaruta) magici. Un esempio appare nella consuetudine di mettere un cimaruta sulla culla di un neonato (o sul neonato) per la convinzione che protegge il bambino dal malocchio e dalla stregoneria. L'usanza attuale deriva dall'antica pratica delle donne romane che davano offerte alla dea Diana per un parto facile. In questa luce si vede che il fascino cimaruta è stato inteso come un omaggio a Diana dopo la nascita del bambino, e di evocazione per le sue benedizioni su il bambino. Purtroppo tali credenze e pratiche antiche vennero coperte da parte della Chiesa e dei suoi agenti, e si persero. Nel caso del cimaruta, l'inversione di costume perpetrato della Chiesa (che lo rende un fascino anti-stregoneria) ha portato numerosi studiosi a fraintendere la cimaruta. Questo è vero anche per molti altri fascini e costumi popolari che sono stati distorti dalla Chiesa e adottati dalla gente comune (diventando così una tradizione popolare).
I seguenti disegni di cimaruta sono compresi nell'articolo di Gunther. Si nota la varietà di simboli che appaiono sulla cimaruta. Alcuni sono disegni semplici e altri più elaborati. Gunther osserva che i simboli più comuni sul fascino sono:
- il rametto di ruta,
- la mano,
- la luna,
- la chiave,
- il fiore,
- il corno o il pesce,
- il gallo o un'aquila.
- il cuore,
- il cherubino,
- il serpente.
Egli ha però sbagliato sul serpente in quanto questi appare avvolto intorno alla luna in raffigurazioni antiche. Gunther respinge questa affermazione spiegando che probabilmente la gente confuse un semplice ornamento erbivoro intorno alla luna per la figura del serpente, e da lì si è poi incluso il serpente con la luna. Tuttavi tale tesi non è sostenuta da nessuna prova ed appare più come un parere personale di Gunther.
Aggiungiamo il fatto che Proserpina è tradizionalmente simboleggiata dal serpente, appare all'interno delle antiche triformis che raggruppano Ecate-Diana-Proserpina, e che i tre rami del cimaruta rappresentano la dea triformis a loro volta, pertanto la tesi di Gunther è poco affidabile.
Nonostante vedute ristrette di Gunther, dobbiamo comunque gratitudine per aver registrato le raffigurazioni del fascino di cimaruta nel suo trattatop. Per una comprensione più realistica della cimaruta possiamo rivolgerci a Federico Elworthy, un folklorista contemporaneo all'epoca di Gunther. Nel suo libro The Evil Eye, Elworthy suggerisce che la cimaruta è un evoluzione di amuleti di ruta che sono stati utilizzati dagli antichi Etruschi, e chiama il fascino della ruta uno dei più antichi amuleti esistenti. Il seguente è una raffigurazione estratta dal libro di Elworthy:
"In tutti i campioni completi qui proposti si vedrà che la Cimaruta ha tre rami principali, e considerando il materiale di cui questi ciondoli sono sempre fatti, in connessione con gli altri simboli su questo oggetto complesso, si può venire a nessun altra conclusione che i tre rami sono tipici di Diana Triformis. Esemplari sono stati donati a lei che è la donatrice di luce e vita, i benefici, attribuiti anche a Proserpina, fanno sembrare che lei (Proserpina) si occupasse anche del lavoro delle donne, fattore strano se si considera ella stessa come Diana che aveva tre diverse capacità, ovvero dominio in cielo, terra, e all'inferno, con tre nomi distinti ... "- pagina 348
Elworthy descrive alcuni dei simboli sulla cimaruta e il loro significato.
- Elworthy afferma che la chiave costituisce un simbolo tradizionale, fatta esattamente con un cuore sull'apice. Egli associa la chiave con Diana e la dea Jana, ed ancora con il ruolo di "apritore dei cancelli". Elworthy rileva inoltre, che la chiave è un simbolo tradizionale di Ecate-Proserpina. Egli continua a dire che in dialetto napoletano la parola janara significa strega.
- Elworthy cita il capo del gallo sulla cimaruta come simbolo di vigilanza. Il gallo, dice Elworthy, è il "guardiano vigile" (e l'autore osserva questo simbolismo in relazione con l'abitudine di posizionare il fascino della cimaruta sui bambini).
- Il pugnale, dice Elworthy, rappresenta il "dardo di Diana Venetrix".
- Il pesce simboleggia la connessione a Diana-Proserpina (simboleggiato nell'antica arte come un).
- Elworthy identifica il fiore sul fascino della cimaruta come "Lotus" e lui lo associa con Iside e Diana. Tuttavia, in questa parte Elworthy non è corretto. Il fiore è in realtà un fiore di verbena, che nella tradizione italiana è collegato alle fate e il loro lore (il folklorista Charles Leland si riferisce a Diana come la regina delle fate).
Fonte
http://www.stregheria.com/
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