mercoledì 29 luglio 2015

Acqua Benedetta



Ogni onda sogna mescolarsi al sole,
e tirarlo all'amplesso del suo seno
da sfarsi in luce alla sua flammea mole.
Ma l'aria velocissima disperde
le ardenti braccia alzate nel sereno,
le stringe in nubi, e le riscioglie in verde.
-ARTURO ONOFRl

L'acqua è percepita da tutti noi come la sorgente della vita. Senza l'acqua non riusciremmo a vivere, tant'è vero che durante un digiuno ci si può privare a lungo del cibo ma non di una bevanda, pena la morte. Acqua è la pioggia che dà vigore ai campi e lava le strade; acqua è la rugiada del mattino che disseta le erbe estenuate dalla calura esti­va; acqua sgorga dalla sorgente che ci permette di bere; è l'acqua a costituire mari, laghi, fiumi o pozze termali, dove ci immergiamo come in un liquido amniotico; l'acqua ci offre i pesci, nutrimento per eccellenza. In questo elemento vivono anche esseri misteriosi che non a tutti è concesso vedere o sentire perché il loro passaggio è più lieve di quello di una piuma nell'aria e il suono che producono è più evanescente di quello di una foglia che si adagia al suolo.


Le acque sono considerate il fondamento so­stanziale della manifestazione cosmica: simboleggiano cioè la so­stanza primordiale da cui nascono tutte le forme e alla quale torna­no per regressione o cataclisma. «Acqua, tu sei la fonte di tutte le cose e di ogni esistenza!» afferma il Bhavisvottarapuràna. L'acqua è la materia prima, l'indistinzione primaria, simbolo di fecondità e di
fertilità. «L'acqua è paragonata direttamente o indirettamente alla Luna» scrive Eliade. «I ritmi lunari e acquatici sono orchestrati dallo stesso destino: comandano la comparsa o la scomparsa periodica di tutte le forme, danno al divenire universale una struttura ciclica. Per questo motivo, fin dalla preistoria, il complesso Acqua-Luna-Donna era percepito come il circuito antropocosmico della Fecondità.»
La tradizione delle acque primordiali da cui traggono origine i mondi si riscontra in un notevole numero di varianti nelle cosmogo­nie arcaiche e primitive. Nella mitologia indiana vi sono diversi miti
delle acque primordiali. Si narra che su di esse galleggiasse in beata spensieratezza Nàràyana, mentre dal suo ombelico spuntava l'albe­ro cosmico. Quelle acque simboleggiavano lo stato di quiete e di indifferenziazione, la notte cosmica. Dall'ombelico di Nàràyana, chedormiva, cioè dal suo centro, sorse la prima vita.
Nella tradizione puranica spunta dalle acque un loto da cui nasce Brahmà.  La cosmologia babilonese conosceva anch'essa il caos acquatico, l'oceano primordiale che si differenziava in Apsu e Tiàmat; il primo personificava l'oceano d'acqua dolce sul quale avrebbe galleggiato più tardi la terra; la seconda era il mare salato e amaro, popolato di mostri. 
Non diversamente nella tradizione orfica si narrava che l'acqua era il principio di tutte le cose, poi dall'acqua si costituì il fango, e da entrambi fu generato un essere vivo, un serpente con l'aggiunta di una testa di leone, con il volto di un dio nel mezzo, e chiamato Eracle e Tempo. Questo Eracle generò un uovo immensamente grande il quale, riempito dalla violenza di chi l'aveva generato, per uno sfregamento si spezzò in due. La parte alla sommità dell'uovo finì per diventare il Cielo mentre la parte con­ tenuta in basso divenne Terra [...]
Anche in un altro mito greco della creazione il cosmo nasce dall'ac­qua impersonata dal fiume Oceano, chiamato «origine del tutto» da Omero. 
Occorre in ogni modo sottolineare che, mentre le piogge che scen­dono dalle acque celesti sono fecondanti, simili al seme virile, l'ac­qua dell'oceano primordiale è germinativa, di valenza femminile.
In ogni tradizione l'acqua terrestre è materna. Juan de Torquemada, descrivendo le lustrazioni battesimali dei neonati nel Messico, ci ha conservato qualche formula con cui, a Teotihuacàn, gli Aztechi consacravano il figlio alla dea dell'acqua, considerata sua vera ma­dre. Prima di immergere il bimbo dicevano: «Prendi quest'acqua poiché la dea Chalchiuhtlique è tua madre. Che questo bagno ti lavi dai peccati dei tuoi genitori». Quindi, bagnandogli il petto, la bocca e la testa, aggiungevano: «Ricevi, bambino, tua madre Chalchiuhtli­que, dea dell'acqua».

Ci si tuffa nell'acqua per rinascere rinnovati; oppure si è purificati dall'acqua lustrale, come ci ricorda già Virgilio nell'Eneide:
[Corineo] girò tre volte fra i compagni con acqua lustrale
irrorandoli con lievi stille da un ramo di fecondo olivo
e purificò gli uomini, e disse le estreme parole
Tutto si scioglie nell'acqua, ogni forma si disintegra, ogni storia è abolita; nulla di quanto esisteva prima rimane dopo un'immersione nell'acqua, nessun profilo, nessun segno, nessun avvenimento.

L'acqua ci pulisce, ci deterge, ci libera dalla polvere, ma anche, nei riti, dalla sporcizia immateriale, invisibile. Ogni tradizione l'ha con­siderata un universo parallelo al nostro, dove tutto il cosmo è com­
presente, dove nulla si perde nel ciclo permanente di vita-dissolu­zione-vita.
Fin dall'antichità le aspersioni, le abluzioni e le immersioni hanno mondato dalla colpa e dalla nefasta presenza dei morti.
Fra i Celti irlandesi si «battezzavano» nei fiumi i bambini scegliendo il loro nome grazie a una particolarità o a una circostanza memorabile. Così avveniva anche fra i Celti continentali che tuffava­
no i loro figli appena nati nelle acque del Reno, come testimonia fra gli altri Aristotele senza capire il significato del rito: «Perciò presso molti popoli barbari si usa sia immergere i neonati nell'acqua gelida di un fiume sia ricoprirli con pochi panni: è quanto si pratica presso i Celti».

Quando la maggior parte gente sente la parola "acqua santa o benedetta" pensa subito all'acqua benedetta da un sacerdote cattolico, o peggio ad immagini che appartengono all'immaginario horror-fantasy, ma l'acqua santa non si limitata alla chiesa cristiana, come abbiamo visto poco fa. 
Gli antichi greci usavano l'acqua santa per purificare persone e luoghi, nonché per spegnere le torce dei tempi e santuari. Essi e i romani hanno usato anche le erbe sacre o rami d'albero immerse in acque benedette per aspergere le persone, intorno alle case, o sui pezzi di terra per benedirli. Questa per altro, è una consuetudine che molti pagani utilizzano ancora prima dei rituali (per esempio le note sulle cerimonie dei Sabba che vi ho scritto, per quanto riguarda l'ablazione rituale). Gli indù utilizzano l'acqua benedetta per il bagno sacro ancora oggi e buddisti usano dell'acqua benedetta per cerimonie e per la protezione. I seguaci dell'islam sciiti, bevono l'acqua consacrata per la guarigione e per connettersi con il divino. Questa pratica si ritrova anche nel Vecchio Testamento. 
Le acque celesti comunicano al cosmo le loro virtù divine. Nel­l'Antico Testamento il Signore è paragonato a una pioggia primaverile, alla rugiada che permette ai fiori di crescere, alle acque fresche che scendono dalle montagne. A sua volta l'anima cerca il suo Dio come il cervo assetato cerca la presenza dell'acqua viva: attende lamanifestazione di Dio come una terra arida che spera di essere fe­condata dalle piogge.
Dio si manifesta come Sapienza simboleggiata dall'acqua, quella Sapienza che Giovanni e Paolo identificheranno con il Cristo:
Acque profonde sono le paiole che pronuncia l'uomo, torrente straripante è la fonte di saggezza.Alle acque celesti allude l'acqua sorgiva, simbolo della vita spiri­tuale e dello Spirito offerti da Dio e spesso rifiutati dagli uomini.L'espressione ebraica per indicare l'acqua sorgiva è «acqua di vita», ossia acqua che porta vita.

Il consumo di acqua benedetta è una pratica molto antica e, non si limita a religioni abramiche.
Bagnarsi prima delle cerimonie, prima del lavoro dello spirito, o anche prima di atti banali come la pesca e battute di caccia, ha origine preistorica e continua con le pratiche animiste. Purificare se stessi prima di fare qualcosa ha lo scopo di portare fortuna e benedice la vostra attività e rendersi anche puri alla presenza di dèi e degli spiriti.

Le popolazioni rurali delle isole britanniche hanno creduto nella potenza e la sacralità dell’acqua e hanno utilizzato l'acqua santa in molti dei riti popolari e per la loro magia. Anche se le isole britanniche sono state cristianizzate, per secoli sono stati gli agricoltori, i pescatori e le casalinghe, uomini e donne, a consacrare l'acqua benedetta e non un prete cattolico. Questo va contro gli insegnamenti della chiesa, così come le più moderne superstizioni cristiane e Hoodoo che ritengono che l'acqua benedetta non può che essere benedetta da uomo che non sia di Dio. E' chiaro che la consacrazione e l'uso di acqua benedetta in tutte le isole britanniche è un residuo del paganesimo come lo sono i riti magici dove l’acqua è stata impiegata.

Tutto quanto il cuore desidera può sem­
pre ricondursi a 11'immagine dell'acqua.
-PAUL CLAUDEL


Come rendere l'Acqua Benedetta

Il metodo seguente deriva dalle tradizioni folcloristiche Scozzesi, ma simili pratiche possono probabilmente trovarsi anche in Irlanda, Galles e Inghilterra, ecc.. con varianti locali, naturalmente.

°L’ Acqua benedetta con la pietra Vipera e l’anello d’argento.

L’argento è sacro alla Luna come ci diceva già Eliade e come impariamo presto quando si parla di "coppe rituali" nella tradizioni neopagane e alcune tradizionaliste; così un pezzo d'argento immerso in acqua è in grado di renderla benedetta.
L'argento può essere un anello, una moneta, una perlina, o un altro oggetto d'argento reale, non di colore argento. Se l'acqua deve essere usata per la guarigione o l'esorcismo a volte si prefersce usare l’oro in acqua, invocando i poteri di guarigione con la benedizione del Sole.
Pietre con proprietà mistiche sono state usate anche in alcune località o da individui specifici come da stregoni a Lairds. Le pietre più comunemente utilizzate erano pietre vipera (naturalmente si chiamano cosi le pietre forate), rocce laviche, o fulgurite.
A volte invece di una moneta o di pietra, una persona poteva sputare nell’acqua o farla passare attraverso la propria bocca e poi sputa su una persona o un animale che andava benedetto o curato. Esse sono pratiche molto simili a quelle dei preti haitiani / Esses e curanderos sudamericani o in alcune tradizioni sciamaniche dove sputano acqua o l'alcool dalla bocca come spray sui loro pazienti.
Una volta che la moneta o pietra è messa nell’acqua (l'oggetto non viene rimosso fino a quando il rito non è completo). Si tengono le mani, le palme aperte, sopra l'acqua come benedizione o si sussurra vicino all'acqua in modo che che il tuo respiro tocchi la superficie di essa. L’incantesimo che viene pronunciato dipende dal motivo per cui l’acqua santa veniva creata.
Ecco alcuni canti tradizionali e moderni:

Water and earth
Where you are cast
No spell or adverse purpose last
Not in complete accord with me.
As my word, so mote it be!

L’Acqua e la terra
Che tu hai stregato
(Nel quale tu hai gettato un incantesimo)
Nessun incantesimo o proposito avverso
Che sia in disaccordo con me
Così è la mia parola, così sia
~ Paul Huson (per la purificazione)


Hale fair washing to thee,
Hale washing of the Fians be thine,
Health to thee, health to him–
But not to thy female enemy.

Un bagno sano e giusto a te,
che sia tuo bagno danificatore dei Fians
(qui probabilmente ci và il nome del clan o della famiglia) ,
salute a te, salute a lui,
ma non alla femmina nemica
~ Gaelico (utilizzato da ostetriche a Sain)


To remove from thee thy sickness
In the pool of health
From the crown of thy head
to the base of thy two heels.

Nella vasca della salute ti immergo
Per allontanare la tua malattia
Dalla cima della tua testa
Fino alla base dei tuoi piedi
~ Gaelico (fascino di balneazione)


God bless your eye,
A drop of wine about your heart,
The mouse is in the bush
And the bush is on fire.

Dio benedica il tuo occhio
Una goccia di vino sul tuo cuore
(probabilmente è un modo per vedere se qualcuno ha il malocchio)
Il topo è nel cespuglio
E il cespuglio è in fiamme
~ Gaelico (per scongiurare il malocchio)


Tipologie di Acque.

Il tipo di acqua utilizzata per rendere l'acqua benedetta è importante in quanto le acque differenti hanno differenti attributi magici.
-La rugiada mattutina viene raccolta e benedetta per i riti di guarigione, il recupero, così come la bellezza e la longevità. La rugiada era particolarmente potente se raccolta prima dell'alba a Beltane, ma ogni giorno in primavera e in estate sarebbe di buon auspicio (anche prima dell'alba).
-L’acqua di sorgente è meglio per benedizione e purificante e per la protezione, nonché la pulizia da una brutta esperienza, emozioni negative, o il malocchio.
-L'acqua del mare è meglio per l'esorcismo ed espellere gli spiriti maligni da una persona, da casa, o da un pezzo di terra - "niente di male mai venuto dal mare". L'acqua del mare non è offerta ai morti.Il Sale e protegge e esorcizza dagli spiriti.
-Durante le notti di luna piena la pioggia viene raccolta per rituali ancestrali.
L'acqua piovana viene utilizzata per la fertilità, abbondanza, e, naturalmente, per rituali con la pioggia. L'acqua piovana è la cosa migliore per le benedizioni terrestri e la benedizione di una donna che vuole concepire.

Raccogliete queste acque in lune piene, (non in una scura), in giorni sacri, all'alba, al tramonto, a mezzogiorno o anche in altri momenti a seconda della destinazione d'uso dell'acqua (l'acqua di mare raccolta a mezzogiorno è eccellente per l'esorcismo e il bando), si possono lasciare le acque ad assorbire la luce della luna, la luce del sole, o luce delle stelle. Raccoglite le acque in un contenitore non metallico ed esponetele.
A volte le erbe vengono aggiunte all’acqua a seconda del rito per cui essa verrà impiegata.
-Foglie di Verbena vengono aggiunte all'acqua di sorgente per ungersi ritualmente prima di una cerimonia.
-L’erba di San Giovanni per benedire una casa o un malato
-Un ramo di tasso immerso in acqua di pozzo per cospargere un cadavere e purificarlo per il loro viaggio.
Un tempo era una pratica comune immergere un rametto di una pianta fresca o ramo di un albero, in acqua benedetta e poi cospargere sulla persona, animale, terra, o le porte di un edificio, casa o azienda agricola per purificare e benedirlo. I Romani fecero questo con il sangue fresco, dato da un sacrificio animale.
Quando ci si prepara per rituali di gruppo, si cosparge di acqua santa i partecipanti con un rametto di cedro o cicuta (l'albero, non il veleno) e quando si celebrano rituali solitari, ci si può lavare la faccia, mani e piedi con l'acqua santa prima di cominciare. Si possono anche fare pellegrinaggi a sorgenti locali sulla montagna e lavare tutto il corpo in acqua per purificare se stessi nei giorni di festa.

In altri riti popolari l'acqua era inebriante. In Scozia, l'acqua santa era inebriante per la guarigione di una malattia, per la protezione da una maledizione o il malocchio, o un modo per collegarsi con il divino. L'acqua è sempre stata lasciata vicino ad un cadavere, così se lo spirito ne avesse avuto bisogno, non avrebbe mai più sofferto la sete. L'acqua veniva lasciata fuori per la Cailleach nel caso in cui si è fermasse davanti alla propria casa e avesse avuto bisogno di acqua per il lavaggio o di abbeverarsi. Era anche comune per gli agricoltori e stregoni del bestiame far bere alle loro mucche, cavalli, e pecore l'acqua benedetta per impedire che venissero maledetti o rubati. Quando un agricoltore acquistava un nuovo animale, egli lo cospargeva o gli faceva bere l'acqua benedetta, prima di lasciarlo entrare nei recinti con il resto del bestiame, questo per purificare la bestia di qualsiasi malattia o maledizione che poteva altrimenti influenzare il resto del bestiame.

I moderni usi dell’acqua benedetta possono includere la benedizione e purificante e la protezione, e "alimentazione" di un altare, degli strumenti rituali, del costume rituale, dei gioielli rituali, degli amuleti, dei talismani, dei sacchetti e delle statue. Personalmente una volta all'anno almeno, ne preparo per lavare la mia stanza, che è il mio tempio, insomma, per fare le famosa "pulizie di primavera".
E’ possibile utilizzare l'acqua benedetta per attivare il un fascino. Può essere usato per purificare e benedire una casa, una stanza del malato, un pezzo di terra, o anche qualsiasi nuovo mobile, oggetti, animali nella vostra casa. Se si pratica un rituale all'aperto, cospargere la terra, gli alberi e le pietre con l'acqua benedetta con un ramoscello di un albero sacro.
L'acqua del lago non è generalmente utilizzata, ma in primavera le acque di fonti sotterranee sono state considerate collegate agli antenati e con grandi poteri per la fecondità, la benedizione, e la guarigione.
Le acque di questo tipo in genere sono considerate acque di morte o funeree. Sono generalmente immote, dormienti, specie quelle delle paludi o dei laghi grigi o bui, dal colore della pena universale
secondo una metafora di Edgar Allan Poe:
Nella vallata universale
il rosmarino s'inclina sulla tomba,
oscilla sopra l'onda il giglio [...]
Simile al Lete, guardate!il lago
a un suo cosciente sonno abbandonarsi pare
e per nulla al mondo volersi svegliare.
D'altronde la morte è stata spesso concepita come una partenza sull'acqua. «O morte, occhio capitano!» canta Charles Baudelaire «è l'ora, leviamo l'ancora!». Ne è popolare simbolo in Occidente la barca dei morti, come documenta Paul Sébillot nel Folklore de France:
«La leggenda della barca dei morti è una delle prime rilevate lungo le nostre coste; è senza dubbio anteriore alla conquista romana e vie­ ne riportata da Procopio, nel VI secolo, in questi termini: i pescatori e gli altri abitanti della Gallia, che stanno di fronte all'isola di Breta­gna, hanno il compito di farvi giungere le anime [dei morti], e per­tanto sono esonerati dai tributi. Nel cuore della notte odono bussare alle loro porte; si alzano e trovano sulla riva delle barche straniere sulle quali non vedono nessuno, e che tuttavia appaiono molto cari­che e affiorano di poco fuori dell'acqua; basta un'ora per compiere questo tragitto che con le loro navi potrebbero difficilmente percor­rere nello spazio di una notte».
Nelle leggende bretoni passano in­cessantemente imbarcazioni fantasma, imbarcazioni-inferno. Questa barca è nella tradizione greca quella di Caronte. Anche l'Estremo Oriente conosce la funebre barca, come testimonia una poesia cinese dedicata alla festa dei Morti, al settimo mese di quel
calendario:
Il flauto guida le anime, il gong le riunisce come api [...]
Lungo l'argine le barche approntate attendono che giunga la notte. [...]
La barca parte e vira,
lasciando nell'ampio movimento della sua scia una striscia di fuoco:
qualcuno vi dissemina delle piccole lampade.
Luccicore fioco sulla vasta colata delle acque opache,
che lampeggia un istante e poi muore. Un braccio, affondando il brandel­lo d'oro,
il fascio di fuoco che fonde e scintilla nel fumo, tocca il tumulo delle ac­que.
Gli scoppi illusori della luce incantano i freddi annegati 
Per certi sognatori, spiega Gaston Bachelard, l'acqua, specie quella stagnante, è il simbolo della morte perché questa dimensione simboli­ ca dissolve un essere nel modo più completo. «O anima mia,» esclama Faust nell'omonimo dramma di Christopher Marlowe, «trasformati in goccioline d'acqua e cadi nell'oceano, per sempre introvabile».
L'acqua nera assume anche le sembianze del Mare delle tenebre, dal colore livido e scuro, o dell'acqua che diventa color dell'inchio­stro nella tempesta.
Infine anche "attraversare il Fiume" è un modo di dire per indicare la morte.

Guarigione con L’ Acqua Benedetta.

 Prima di tutto di capire, restando un po in voi stessi, se ve la sentite di proseguire in una simile pratica. Non sottovalutate le operazioni di guarigione, non sono per tutti, spesso praticanti inesperti assorbono la malattia del lor paziente.
E' buona norma eseguire un bagno purificatore per voi stessi prima di ogni rito di guarigione, potete aggiungere nella vasca una pietra di ametista.

I guaritori possono utilizzare l'acqua benedetta per fare il bagno o spruzzarla sui loro clienti o darla loro da bere per una pulizia interna (fate attenzione a bollire le acque selvatiche raccolte prima di berele!).
Le acque ”selvatiche” raccolte sono di per se sacre, sono anche comunemente usate nei bagni di purificazione spirituale sia per la guarigione fisica e metafisica, così come per i bagni di purificazione prima di riti e cerimonie. Per il trattamento di qualcuno di una malattia fisica o soprannaturale.
La runa seguente da Gadelica Carmina può essere utilizzata. Ripetuta in modo costante come un canto magari accompagnata da tamburi.
Il primo scopo è quello di acquisire potere sulla malattia o sull intrusione. Pioggia, rugiada, e acqua di mare può essere spruzzata sopra il paziente

Il Potere della luna ho su di esso,
La Potenza del sole ho su di esso,
La Potenza della pioggia ho su di esso,
Il Potere della rugiada ho su di esso,
IlPotere del mare ho su di esso,
Il Potere della terra ho su di esso
IlPotere delle stelle ho su di esso,
La Potenza dei pianeti ho su di esso,
La Potenza dell’ universo ho su di esso,
La Potenza dei cieli ho su di esso,
Il Potere degli antenati ho su di esso,
IlPotere del cielo ho su di esso,
La Potenza del cielo e di Dio ho su di esso,
La Potenza del cielo e della Dea ho su di esso.


Per lo smaltimento della malattia (o spiriti maligni) questa seconda runa è parlata; mentre si recita o dopo essa, il paziente può essere immerso in acqua di mare, acqua di sorgente, o bere un bicchiere di acqua fredda di sorgente.

Una parte di esso sulle pietre grigie,
Una parte di esso sulle montagne ripide,
Una parte di esso sulle cascate di rapide,
Una parte di esso sulle nuvole luccicanti,
Una parte di esso sulle balene dell'oceano,
Una parte di esso sulle bestie che pascolano,
Una parte di esso sulle paludi,
Una parte di esso nelle brughiere,
Una parte di esso sulla grande mare scrosciante
Lui è il migliore per portarlo,
Oh, il grande mare scrosciante,
E’ lui è il migliore per trasportarlo.

Quando il rito è terminato e il paziente ha lasciato il guaritore, egli ha la possibilità di ripetere questa runa per espellere qualsiasi malattia o intrusione che è andato in lui o può recitarla durante il rito. Questa runa protegge il guaritore dal male e dall’accumulare le negatività dei loro pazienti:

Tu, guaritore dell'anima mia,
sostienimi ala sera,
sostienimi al mattino,
sostienimi al mezzogiorno,
Il corso è ruvido e lontano
Aiutare e salvaguardare
me stesso questa notte.
Sono stanco, fuori strada, sto inciampando,
Schermami da l'inganno e dal male.



Autoguarigione con l'acqua.

Per questo rituale è necessaria una candela blu, dell'acqua, del sale e delle essenze aromatiche, a questo scopo il limone (anche la buccia grattata) è ottimo. Preparate erbe di guarigione.

Mettete tre pizzichi di sale nell'acqua e mescolate per tre volte in senso orario.
Ponete le mani sul recipiente, e osservate l'acqua, lasciate scivolare tutto quello che non va, negatività o malattie, lasciandole scivolare attraverso gli occhi e le mani. Continuate fino a quando non sentite un cambio di energia in voi.
Accendete quindi la candela e tenete le mani sopra la fiamma attraverso di esse fate fluire l'energia del fuoco nel vostro corpo finché non ve ne sentite pieni.
Adesso bruciate le erbe di guarigione e spargete il corpo con i fumi, aiutatevi con un ventaglietto o una piuma o con le mani, e visualizzate ogni residuo di negatività che abbandona il vostro corpo.
Potete utilizzare un ametista da portare addosso per aumentare il potere di guarigione.


NB: è vostra responsabilità a fine di entrambi i riti, o sia che ne fate uno per voi o per altri, smaltire l'acqua che avete usato e pulire bene il recipiente che l'ha contenuta. L'ideale e portarla fuori in un luogo dove quell'eccesso di energia possa essere utile.


Si potrebbe addirittura cospargersi con l'acqua benedetta ogni volta che si torna a casa per lavare via lo stress della giornata e ogni emozione o sporcizia metafisico presa da altre persone.
Si potrebbe tenere una piccola ciotola davanti la porta e bagnandovi la mano - strofinare le mani con l'acqua benedetta e bagnarsi il volto (non perdetevi il terzo occhio) e la parte posteriore del collo. Questo pulisce il tuo spirito e lo induce a lasciare che le cose che non appartengono in modo che escano dal corpo.

Per smaltire l’ acqua benedetta, essa deve essere versato direttamente nella terra, e mai in un altro modo.



Fonti:
- Acquario. Adelfo Cattabiani 2002 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano
- Appunti personali.
- Vita da strega. L'introduzione più chiara e completa alla wicca per i lettori di ogni età. Scott Cunningham 2002 Armenia edizioni.
-  sarahannelawless.com :

  • Black, Ronald. The Gaelic Otherworld: John Gregorson Campbell’s Superstitions of the Highlands and Islands of Scotland and Witchcraft and Second Sight in the Highlands and Islands. Edinburgh: Birlinn Limited, 2005.
  • Gamache, Henri. The Master Key to Occult Secrets: A Study of the Survival of Primitive Customs in a Modern World with Sources and Origins. New York: Sheldon Publications, 1945.
  • Harris-Logan, Stuart A. Singing With Blackbirds: The Survival of Primal Celtic Shamanism in later Folk-Traditions. Grey House in the Woods, 2006.
  • McNeill, Marian F. The Silver Bough vol.I: Scottish Folklore and Folk-belief. Glasgow: William McLellan, 1957.
  • Mickaharic, Draja. Spiritual Cleansing: A Handbook of Psychic Protection. Weiser, 1982.
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giovedì 23 luglio 2015

Offerte agli Dei, Antenati e Vaettir -Havamal


Prendo spunto da un video visto recentemente per scrivere questo articolo, poiché mi interessa dare un punto totalmente diverso da ciò che ho sentito, con cui non mi trovo d'accordo.
Probabilmente a questo scopo devo partire dal concetto di divinità che ho bene espresso in uno dei mie Post Office che trovate qui, Visione dualista o Panteista?
Se avete letto l'articolo sapete che senza alcuna remora la mia è una visone panteistica, e sebbene mi renda conto che non è per tutti cosi, e che alcuni addirittura si sentono in difficoltà con questo concetto, questo è ciò che vale per me oggi. Vale per me per la mia esperienza. Lungi da me criticare a spada tratta chi ha una visione dualista, o chi concepisce un unico grande spirito, o ancora ha una visione centrica dell essere umano come portatore del divino dentro di se, ma siccole sono passata da questi concetti anche io, ad oggi posso dire che queste visoni sono concepite da tradizioni moderne correnti new age, e pastrocchi vari senza arte ne parte, ma sopratutto senza esperienza.
Come ho detto nelle articolo questo non è un critica di per se, è solo un dirvi "date tempo al tempo" alcuni di voi un giorno scopriranno che è così. Ovviamente questo dipende dalla vostra pratica e dalla profondità dell esperienza.
Ad ogni modo, dicevo, le divinità esistono, governano aspetti propri come se fossero esseri reali, essi esitino in altre dimensioni e se questo concetto vi stona, sicuramente non potete seguire una vera tradizione antica, almeno questo sappiatelo. Vivendo come realtà a se stanti, necessitano di attenzioni precise e offerte adeguate, così come delle parole scelte per pregarli (ad esempio nella tradizione nordica anche quando si chiama una divinità è uso chiamare anche la linea genealogica di questa. esempio: Odino figlio di Bestla e Bor, proseguendo poi con appellativi e nomi.)
L' Offerta come la preghiera è quindi un qualcosa che noi doniamo ad una divinità in cambio di qualcosa, sia esso anche un ringraziamento. Non è qualcosa di buttato a casao, di lasciato a marcire, di scelto senza un motivo ma solo per comodità.
Le offerte come le parole, possono essere di vario genere, dagli incensi, al cibo, da erbe a animali , vino, latte, ma anche oggetti realizzati. Insomma si può offrire qualsiasi cosa, ma è necessario ricordate due cose importanti:

Primo: non ha grande valore la quantità di materiale offerto, piuttosto la qualità. Se dovete scegliere fra acquistare un incenso da 4 soldi per usarne a palate, e allo stesso prezzo acquistarne 4 pezzetti di qualità inestimabile per usarne mezzo alla volta, optate per la seconda scelta.
Inoltre nella qualità c'è anche il cuore che ci mettete (quindi evitate la taccagneria, ma attenzione: evitate anche di spendere più di quanto vi possiate permettere... il giusto mezzo dovete spendere).
Il vostro animo deve essere puro, e ci dovete credere davvero a quello che state facendo, altrimenti non serve a nulla, meglio non farlo vi porterebbe benefici maggiori.

Secondo: osservate le preferenze della divinità a cui vi riferite. Immaginate che sia come se qualcuno vi donasse qualcosa che non vi piace a confronto di qualcosa che invece gradite, e voi ricordate siete solo esseri umani. Documentatevi per capire cosa è gradito, questo è ciò che le culture antiche hanno insegnato ed hanno sempre fatto ed ha sempre funzionato, non cambiatelo ora.


In molte tradizioni si crede che ad ogni offerta corrisponda una richiesta precedente, e che quindi non si offra nulla per nulla.
Questo non è vero in tutte la tradizioni, è pur vero che in genere un offerta è scaturita da qualcosa di ricevuto o da uno scambio con il divino, ma questa può nascere dal cuore anche per qualcosa di ricevuto senza averlo chiaramente richiesto.
Ovviamente nel caso di una richiesta è nostro dovere, gentilezza, e gratitudine ricambiare il favore degli Dei con un offerta adeguata. Anche il solo estere ed essere sani, è un motivo sufficiente per essere grati.

Nell' aspetto qualitativo dell'offerta si potrebbe anche inserire un fatto "ideologico"... ad esempio: "ti offro il primo frutto della stagione che trovo", e anche se non coltivate direttamente dovreste fare in modo di donare come offerta il primo frutto di stagione che riceverete o comprerete.
In passato si eseguivano grandi sacrifici, è importante capire il mondo antico per poterlo relazionare oggi, in un modo dove abbiamo tutto e non ci sembra di privarci di nulla.
Un tempo, ma ancora oggi in altri paesi presso le tribù si sacrificava cibo raccolto, il primo covone di grano, parte del bestiame. Questo sacrifici erano di enorme portata e avevano e hanno un impatto enorme sulla comunità o sulla famiglia. Privarsi di un capo di bestiame perche il suo sacrifico possa ingraziare gli dei al fine di concederci la terra fertile, era la privazione della carne (del latte) da parte della comunità, quindi del proprio sostentamento, della vita.
Ad oggi cosa potrebbe essere così paragonabile? Cosa può equivalere le offerte antiche?Questo lo può sapere solo ognuno di noi. Per un fumatore per esempio un offerta che arreca un vero sacrificio può essere lo smettere di fumare, oppure riuscire a fare pasti semplici e frugali per un certo periodo senza abbondare e eccedere. Aiutare i bisognosi portando cibo, coperte vestiti, insomma privarvi di una parte di vostro benessere, poiché collegato al concetto di offerta ce sempre quello del sacrificio, rinunciare a qualcosa per ottenere qualcosa.

La maggior parte i seguaci della tradizione del Nord studiano le saghe e i miti sugli dei per comprendere questo sentiero. Di particolare rilievo in ambito di comprensione su come comportarsi nell'etica nordica è l'Havamal . L'Havamal è una delle tante saghe poetiche, che diviene una vera fonte di consulenza etica, poiché in essa si parla di vagabondi, degli ospiti, di quando si va fuori da un paese conosciuto, parla del corretto comportamento al di là delle regole della propria casa, e mette in guardia il viaggiatore a diffidare in modo che egli possa finalmente tornare a casa dopo aver subito alcuni atti di malizia o la sfortuna.

Il Havamal è divisa in sezioni:

  • Gestaþáttr - linee guida per il viaggiatore e l'ospite, in quanto si applica all'ospitalità
  • Donne - l'amore romantico e la natura delle donne; racconta anche la storia di come Odino seduce una gigantessa per ottenere l'idromele della poesia
  • Loddfafnismal - la morale, l'etica, il codice di condotta
  • Runatal - trasmette la storia di come Odino ha appreso le rune
  • Ljodatal - fa riferimento a una serie di "fascini" o "magie", di cui solo una parte è esplicitamente collegata alle rune, molti credono che visto il nome, questa parte sia totalmente dedicata a loro invece no..

L'Havamal si dipinge quindi per alcuni come le linee guida su come onorare religiosamente gli Dei, gli antenati, e i Vaettir. Non discuterò se questo è giusto o no, partendo comunque dal presupposto che si tratta di una saga che serve, come una fiaba, a spiegare un concetto attraverso una metafora. Tuttavia, ci tengo a dire che letto nel tempo cose strane al riguardo, ovvero uno stravolgimento vero e proprio dell'intento che perlomeno ha per me questa parte, che bene s'addice a questo articolo:

N: "Betra er óbeðit 
en sé ofblótit, 
ey sér til gildis gjǫf; 
betra er ósent 
en sé ofsóit..."

ITA: "È meglio non essere invocato
che [ricevere] troppi sacrifici:
un dono è sempre per un compenso.
È meglio essere senza offerte
che [ricevere] troppe immolazioni..."

Questo particolare strofa viene dalla sezione dell'Havamal dove Odino apprende le rune che pendono dall'albero. Questa strofa, nello specifico, arriva alla fine del Runatal ha una struttura poetica diversa rispetto alle strofe precedenti. In questa sezione, quindi c'è un grande dibattito nel mondo accademico. E 'anche importante notare che alcune traduzioni dell'Havamal cambiano l'ordine delle strofe, perché i traduttori sentivano avesse più senso ordinata in altri modi.
Ad ogni modo, il significato per me di questa frase racchiude l'essenza della serietà dell'offerta.
Innanzitutto, non promettere di dare qualcosa in cambio di un favore. Questo dovrebbe essere una regola morale anche tra persone, ma tuttavia è bene non scherzare con una divinità.
Fate in modo che voi possiate essere in grado di mantenere fede all'offerta promessa. Può capitare certo di non essere in grado, a quel punto confidate nella bontà divina, ma non tirate la corda altre volte.
Attraverso questo insegnamento io ho appreso l'importanza del chiedere e del dare in cambio, dell'esprimere una preghiera anche attraverso un offerta. Del sentire davvero il bisogno di ciò che chiedo in un determinato modo. Odino mi ha insegnato attraverso il suo sacrifico a se stesso (appeso ad un albero per nove notti e nove giorni) e alla perdita dell'occhio, di quanto bisogna esser coscienti di quello che si fa. Di cosa si può dare, di non prendere in giro una divinità, ne se stessi, ma sopratutto di cosa si deve essere disposti a perdere, talvolta anche attraverso un calvario di sofferenza. Guardate, se persino Odino ha dovuto patire per ottenere qualcosa, nonostante sia il padre degli Dei, figuriamoci noi.
Perdere, ha anche un duplice senso, sia a livello effettivo,attraverso l'offerta, ma anche in conseguenza a qualcosa di donato per cui non si osserva il giusto ringraziamento, quindi come un avviso.
Non chiedete se non potete dare, davvero!

Tuttavia, come dicevo prima, ce chi ha pensato di trarre un significato opposto a questa parte, ovvero non offrire troppo agli Dei, dal momento che l'Havamal, offre consigli per l'uomo ed è destinato alle persone (in particolare uomini dell'antichità), che viaggiano tra gli altri uomini viventi ... queste "parole di saggezza" sono irrilevanti se usate per codificare il culto degli Dei e Dee, Antenati, e Vaettir.
Non ho idea di come questo possa essere possibile per alcuni, che forse peccano di superbia, la semplice idea che potremmo essere troppo generosi nelle nostre offerte a loro è ridicolo. Gli Dei e Dee, gli antenati, e sì, anche la terra e gli spiriti Vaettir, rendono la nostra stessa esistenza possibile; Senza di loro o le loro benedizioni non potremmo esistere affatto. MAI potremmo offrire abbastanza per compensare il dono dell'esistenza che Hanno riversato su di noi.
Per questo stesso motivo non mi trovo d'accordo sul concetto New Age e non pagano del
"noi siamo le divinità, perche il divino è dentro di noi." No, noi abbiamo la scintilla divina che ci ha dato la vita, ma noi non siamo dio, altrimenti saremmo esseri assai più elevati, non portai all'ignorante autodistruzione. Lo saremmo tutti. A noi come "portatori di divino" spetta elevarci attraverso la saggezza quanto più possiamo, e comportarci in modo giusto, questo è avere in divino dentro di se (è una metafora). Ma come è ben noto questa non è una conoscenza a cui tutti accedono, anzi,la maggior parte non lo fa, e se la divinità fosse in noi sarebbe normale compiere ciò, invece, come scopo di vita. Trovo che questo concetto visto dal mio punto di vista e da come l'ho visto far intendere,sia solo un concetto arrogante dell'era moderna, qualcosa che esula qualsiasi religione e spiritualità!
Se guardiamo all'antichità, come dicevo prima, vediamo esempi di grandi sacrifici in riti antichi e numerose pratiche quotidiane di tradizioni folkloristiche che sono sopravvissuti a tempi più recenti che dimostrano invece il valore del sacrificio-offerta, alle divinità.
Un esempio può essere il sacerdozio di qualsiasi religione, per non parlare della chiesa vi cito un sacerdozio di elitè, l' Hrimskringla la cui unica funzione era quella di servire gli dei, e siamo in grado di vedere una varietà di altre persone in ruoli religiosi per tutta la larghezza della tradizione di queste culture, un altro esempio le sacerdotesse di Brigidh, o le Melisse etc.
Come ho detto, ovviamente gli Dei, Antenati e Vaettir capiscono quando non abbiamo i mezzi finanziari per riversare su di loro grandi e importanti regali come parte della nostra pratica regolare e quotidiana, in questi casi la condivisione di ciò che si può è comunque di grande importanza, anche se è solo un boccone o due dal vostro pasto, o un sorso o due di quello che si ha a disposizione per bere, o ancora appunto rinunciare a parte del nostro benessere. ognuno di noi conosce le nostre vere possibilità. Apportare un grande cambiamento, come la semplice offerta di essere persone più dinamiche e sportive quando fate una vita poltrona e sedentaria, è di per se una grande offerta. Ci sono alcune divinità come Skadi per esempio, ma anche altre come gli dei selvaggi dei boschi, cacciatori etc. che vedono questa come una grande offerta per essere a loro iniziati.
Gli antenati potrebbero gradire un bicchiere di Acqua molto più di una statua per loro comprata.
Se pensate di dover avere molto denaro per fare offerte adeguate avete ancora bisogno di prendervi cura delle nozioni di base della vita: cibo e bevande, vestiti caldi, e buon riparo sono cose che il vostro vicino di casa potrebbe non avere, di cui spiriti numinosi potrebbero bearsi nel vedervi concedere, ed elargire per voi quanto sperato e chiesto.
Possiamo onorare non solo con offerte fisiche, ma anche con sincera, sincera devozione, la preghiera e la grande riflessione del loro impatto sulla nostra vita.Ecco perche io mi dilungo anche nello scrivere un blog, questo è parte della mia offerta.
Detto questo, è impossibile per noi riuscire ad essere più generosi del dovuto con Dei, Antenati e Vaettir.

Altra questione sulla quale secondo me va spesa qualche parola, è la questione dell'offerta di sangue.
Ricordate che il sangue è l' offerta di maggior valore che possiamo fare, quindi evitate di fare offerte di sangue per motivi futili e non ben ponderati. Vi potrebbe sembrare facile, privarsi di un po di sangue "costa meno" che rinunciare a qualcosa o fare attivamente qualcosa, ma no, magicamente e spiritualmente No!
Non fatevi neppure tanto guidare dall'istintivo del momento, perché a voi li per lì sembra una cosa adeguata, pensateci bene, e non regalate in giro o per nulla questo vostro prezioso ingrediente, almeno tanto quanto capelli unghie e altre vostre" cose personali"
In oltre il potere che ne scaturisce potrebbe essere deleterio e specie se siete all'inizio potreste non saperlo gestire. Restate quindi su offerte di altro genere piuttosto che questa.
Vale anche per il sangue altrui, in alcune culture come il woodoo, il sangue di animali è molto impiegato, ed è mia personale credenza che non sia affatto necessario. almeno non oggi.
In oltre il sacrificio cruento si definisce, e attualmente è considerato illegale perché viola la legge sulla violenza verso gli animali. Molti di noi hanno risolto acquistando animali già morti, ma integri, in macelleria, ma in ogni caso benché credo che pochi di voi siano propensi, chiedervi che senso ha, che valore avrebbe un offerta simile? Voi non vi state privando di quell'animale come fonte di sostentamento, voi l'avete solo comprato senza neppure spendere chissà quanto. Non ha valore, piuttosto cucinate qualcosa per una divinità il vostro tempo, l'amore, la vostra arte sarà la vera offerta che mette nel cibo. in ogni caso ripiegate su altri tipi di offerta.



Qualsiasi sia la vostra offerta, tenete a mente che, nonostante il carattere di reciprocità del nostro rapporto con il divino, non è una questione di "ti sto offrendo questa cosa così potrai esaudire il mio desiderio." E 'più "Ti onoro e il rispetto te, così io ti do questa cosa per mostrarti quanto apprezzo il tuo intervento nei mie confronti."
Sembra un concetto elementare, ma sono sicura che invece siamo un po tutti, per lungo tempo ed educazione cattolica, a chiedere e chiedere. Diventando pagani, abbiamo solo aggiunto la postilla del dover offrire qualcosa di tanto in tanto, spesso quasi mai nulla di adeguato alle nostre possibilità pur pretendendo molto.
Pensate sempre la mondo antico. Non stupitevi se offrendo una candela di paraffina non ottenete nulla in cambio, non stupitevi se comprando dei biscotti al discount non avete risposte. Ricordate che potenzialmente tutti possiamo offrire molto, il sacerdozio citato prima è un esempio, provate anche solo a programmarvi ogni giorno minuti di preghiera e mantenete il proposito...se riuscite. Il "non ho tempo" non è una scusa valida, prendete in giro solo voi stessi.

Cosa possiamo offrire però materialmente?
Diversi tipi di divinità sembrano rispondono meglio ai diversi tipi di offerte. Ad esempio, non si offrono fiori a un dio della guerra (almeno cosi sembrerebbe) come vi ho detto all'inizio.
Quando si effettua un offerta, è importante pensare a ciò che il dio rappresenta. Si recita: "Il romano Catone è custode della prosperità agricola: farete a lui un offerte per mantenere il vostri buoi in buona salute. Fare i sacrifici per Marte prevede tre libbre di grano, quattro e mezzo di lardo, quattro e mezzo di carne e tre pinte di vino."
Anche se probabilmente non è necessario andare così lontano e offrire cibo a sufficienza per alimentare un piccolo esercito del tuo dio, ne magari è così "fattibile" il passaggio ci illustra e ci fa capire come i nostri antenati pretendevano abbastanza le preferenze loro dèi, e quindi davano loro offerte molto serie.

In generale, pane, latte e il vino (birra idromele) sono quasi sempre appropriati per qualsiasi divinità. Ecco alcune idee per specifiche offerte che potete fare alla divinità, in base al tipo di divinità che sono:

Focolare domestico :
Cibo: pane e cereali, olio da cucina, sale
Bevande: latte, vino, sidro
Erbe aromatiche: rosmarino , timo

Offerte per amore e passione:
Cibo: uova, miele, mele
Bevande: vino, succo di frutta
Erbe aromatiche: lavanda , legno di sandalo

Giardino / Natura Divinità:
Cibo: pane , farina di mais, di frutta
Bevande: latte, acqua
Erbe: Bay

Offerte per prosperità e abbondanza:
Alimentare: cereali, prodotti caseari come il formaggio o uova
Bevande: latte, birra
Erbe aromatiche: menta, mentuccia, catnip

Spiriti Antenati :
Cibo: ogni pasto dal tavolo della tua famiglia
Bevande: Bevande da tavola con la famiglia
Erbe: salvia , Sweetgrass

Offerte per il Parto o Fertilità :
Cibo: uova, dolci da forno come biscotti
Bevande: Latte (incluso il latte materno)
Erbe: Rose, legno di sandalo, fiori di melo

Ad ogni modo per fare offerte appropriate è bene conoscere la divinità con cui avete a che fare, documentandovi attraverso i miti, scoprirete facilmente cosa può gradire. Lo stesso vele per gli spiriti del luogo e per gli antenati, specie se questi li conoscevate , potrete magari sapere quel'era un alimento gradito o qualcosa che piaceva come magari un genere di musica.



Fonti
paganwiccan.about.com

Riti; Offerte; Preghiere; Altro nella Via Romana, Differenze di Marzio de li Trabucchi
www.esoterya.com
web.tiscali.it/Keridwen
www.patheos.com/
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mercoledì 22 luglio 2015

Hlæfmæsse / Freyfaxi


Un altra festività presto sarà celebrata, questo articolo mi permetterà di darvi alcune nozioni che comprendono la tradizione Nordica (non solo norrena). Per chi segue come me questa tradizione spesso ha a che fare con una vasta cultura generale che comprende il mondo antico germanico, scandinavo (norvegesi, islandesi, svedesi) e anglo-sassone da cui è possibile trarre fonti.
È importante comprendere che queste antiche culture calcolano il tempo in maniera diversa rispetto l'uno all'altro o rispetto al mondo moderno. Le feste si sviluppavano a diverse latitudini, in diversi tipi di geografia con condizioni climatiche uniche che influenzavano il ciclo agricolo locale. Questo significa che a volte il tempo che intercorre tra la celebrazione di un gruppo, potreva non coincidere con lo stesso momento per un altro gruppo, le eventuali variazione potevano comprendere anche alcune settimane. Questo accade sopratutto per quelli che in gergo neopagano vengono chiamati Sabba Maggiori, che non essendo segnati da uno specifico passaggio solare nel cielo come equinozi e solstizi (Sabba Minori) che erano visibili e calcolabili anche per il mondo antico, erano soggetti alle variazioni stagionali, a ciò che la natura dimostrava, in assenza di un calendario a cui invece oggi affidiamo il calcolo del tempo. Siamo abituati a conoscere questa festa, conosciuta ai più come Lammas o Lughnasadd e farla cadere il 1 di Agosto, ma capite bene che in assenza di un calendario come quello che conosciamo, nel mondo antico questa festa era celebrata, come altre al momento giusto il cui il raccolto poteva essere colto. Lo stesso vale per altre feste come per esempio il celebrare l'arrivo dell inverno già a Samhain, poiché al nord, esso arrivava molto prima del equinozio. O ancora Imbolc nel quale si celebrava già la primavera, poiché il tempo migliorava e gli animali in letargo iniziavano a svegliarsi. Tuttavia, per inverno molto rigidi e duri, è facile immaginare che questa festa, così celebrata poteva cadere ben oltre la consueta data del 2 di Febbraio.
Questa premessa è dovuta per me, visto che voglio affrontare le feste dell anno con voi, anche per farvi ragionare e "non preoccupare" quando eventualmente celebrate un Sabba Maggiore fuori dalla data neopagana. Questa è quindi una mera convenzione, imparate a vivere i tempi della natura anche se non siamo contadini. Guardatevi intorno, e questo vale per qualsiasi tradizione voi seguiate.
In oltre, i vari modi di celebrare potrebbero variare tra una cultura e un altra esattamente come tra una tradizione e l'atra, certo è che tutti hanno una radice, e anche questa festa non fa alcuna differnza in questo senso.

Nella tradizione Nordica questa celebrazione è conosciuta come Hlæfmæsse, o Freyfaxi.
Hlæfmæsse si traduce nella nostra moderna lingua dall'Inglese: Pan-Mass, ed è talvolta chiamato anche Lammas. Dal momento che la massa indica un rito cristiano, alcuni hanno teorizzato che il nome pre-cristiano per questa festa poteva essere Hlæfmæst (festa dei pani), e per questo motivo alcuni pagani utilizzano questo nome invece che gli altri.
Abbiamo numerosi esempi nella letteratura anglosassone (come la poesia Mologium), che parlano di questa particolare celebrazione cristianizzata e alcune delle tradizioni legate ad essa che sono state portate avanti nonostante il bando del culto pagano. Una delle tradizioni che sono un segno distintivo di questa celebrazione, simbolo del perpetrare della vecchi tradizioni è che dopo la mietitura del primo raccolto di grano dell'anno, il grano veniva ridotto in farina, cotto e trasformato in pani e torte poi donate alla Chiesa come offerta. E 'abbastanza facile vedere che questo tipo di pratica parla fortemente di un passato pagano, dove durante i principali punti del ciclo agricolo, come la mietitura del raccolto, le offerte venivano invece, rivolte agli Dei e Dee.

Un altro collegamento possibile, lega  il momento in cui il grano viene mietuto con il taglio dei capelli di Sif. Pertanto anche Thor, marito di questa dea, viene onorato, come colui che continua  a portare la pioggia per rendere fertile la terra, ma anche come colui che domina i temporali, affinché non siano eccessivi e non rovinino il raccolto.
Mentre Thor compare nelle fonti anglosassoni (come Thunor), non vi è alcuna prova di Sif in tali fonti (anche se c'è una teoria che può essere rappresentata in Beowulf); naturalmente Thor e Sif appaiono tra le fonti norvegesi.

A differenza di Hlaefmasse, legato a tutti gli aspetti appena citati, Freyfaxi è po' più complicato da definire. Soprattutto perché il nome Freyfaxi sembra essere un adattamento moderno di qualcosa di antico.
Nella tradizione nordica Freyfaxi è dedicata Freyr, una delle più alte divinità del Nord.
Freyr è una divinità della fertilità e le sue raffigurazioni lo rappresentavano con falli fuori misura come avviene per altre divinità maschili legate a questo aspetto, in tutto il mondo. Queste rappresentazioni sono collegate al raccolto perché nelle culture tradizionali, la fertilità delle colture e la fertilità degli esseri umani erano concetti abbastanza simili da essere spiritualmente legati. Inoltre, nel costume nordico, una produzione del campo (cioè la fertilità del campo) era direttamente collegata alla fortuna del capo clan ‘Chieftain’ (deriva dalla traduzione della parola gaelica irlandese Taoiseach, ma esistono gli analoghi tòiseach e tywysog rispettivamente in gaelico scozzese e in gallese).
In effetti, una delle rare forme di sacrificio umano che si trovano nella storia norvegese, riguarda quando dopo anni di continua "sfortuna" - catastrofe naturale o guerra con vicini di casa o qualsiasi altra cosa – causava danni per il villaggio, impedendo ad esso la crescita si chiedeva quindi, al loro leader di offrire se stesso in sacrificio per placare gli dèi (facendo così spazio ad un nuovo leader che portasse loro fortuna, o almeno meglio del precedente).
A causa di questo legame tra i Cheiftans e la fortuna dei campi, ha senso che Freyr, dio della fertilità, fosse anche considerato un dio di una buona leadership, favorendo pace, libertà da molestie, protezione, sicurezza e prosperità per una comunità.
Mentre Odino è invocato in tempo di guerra per la sua astuzia e la battaglia che infuria, il civile Freyr è venerato durante i periodi di pace. Infatti, "Freyr" significa "Signore", nel senso di aristocratico (ricordiamo che la teoria afferma che dietro un’aristocrazia che chi si prenderà cura delle persone, ad esempio i capi benevoli - che saranno "nobili" in entrambi i sensi della parola) . In alcuni luoghi, Freyr è noto come Yngvi-Freyr, o "Signore Yngvi", e alcuni storici teorizzano che il nome effettivo del dio non è Freyr, ma Yngvi, ma dal momento che che la gente lo chiamava "Signore" (tanto quanto i cristiani spesso chiamano il loro dio Signore, invece di Gesù) Freyr fu considerato come il suo nome.
Freyr è anche sovrano degli elfi, e quando ha perso il suo primo dente gli altri dèi gli ha dato Alfheim come regalo. Egli possiede una barca magica chiamata Skidbladnir che ha sempre il vento favorevole e si piega fino a stare in tasca, e lui cavalca un carro trainato da un cinghiale chiamato "Setole d’oro" ‘Golden Bristles’ (perché le sue setole brillano nel buio ).
In tutti gli atti e le storie, Freyr è amato come un dio che porta fecondità e pace, un dio che è intelligente nella lotta, ma più interessato a questioni di cuore che al campo di battaglia, un dio che insegna sagge decisioni e forti legami di parentela. Onorare Freyr all'inizio del raccolto e chiedere la sua benedizione per il nostro duro lavoro - sia nel campo o negli altri luoghi di lavoro – è un ottima azione per avere ottimi frutti.

Ma non solo, più precisamente Freyfaxi è legata ai cavalli. Esaminando la tradizione (Saga di Hrafnkel e Vatnsdæla Saga) essa rivela che Freyfaxi era un nome usato per descrivere due cavalli diversi, di proprietà di persone fortemente dedicate a Freyr. Il nome del cavallo rivela molto, in primo luogo l'inserimento del nome di Frey fa riferimento il collegamento speciale del cavallo al Dio, e ‘faxi’ il cui significato è criniera accattivante, era un nome comune usato per i cavalli. Sappiamo anche che in Norvegia, il santuario di Freyr Thrandheim era abitato da cavalli sacri dedicati al dio. Ma se guardiamo indietro alle origini ancora più antiche, vedremo non solo somiglianze, ma inizieremo a svelare ciò che i cavalli possono avere a che fare con questo festival.
Nella tradizione germanica, e anche tra le fonti scandinave, i cavalli erano incredibilmente sacri. Tacito, li descrive come bianco latte, e similmente al santuario che vediamo secoli più tardi a Thrandheim, gli equini erano alloggiati in boschetti sacri dove non venivano mai utilizzati per essere cavalcati o impiegati nel lavoro della terra.
I Cavalli in Germania sono stati descritti come i più religiosamente vicini agli Dei e di conseguenza anche i loro sacerdoti; in qualche modo questi cavalli erano ritenuti esser in confidenza degli Dei. Per questo motivo, i cavalli venivano usati per indovinare la volontà degli Dei, venivano aggiogati ad una specie particolare di carro e veniva osservato il loro comportamento.
Anche nella cultura slava, vediamo che i cavalli sono stati usati nella divinazione (ma con un metodo diverso). Abbiamo le prove anche di più di una popolazione collegata ai i cavalli anche nelle età del Bronzo.
Vicino Gallehus, Danimarca furono scoperti corni per bere, riccamente decorati con raffigurazioni di tutti i tipi: equitazione, danza, tiro, acrobazie, giochi con la palla, guerrieri e simili. Di particolare interesse per noi, due cavalli: un cavallo ucciso accanto a una donna che porta un corno. Benché sia difficile interpretare con precisione la storia che viene raccontata in queste raffigurazioni, è del tutto plausibile che esse descrivessero il tipo di attività che si svolgevano durante una festività, e che il cavallo ucciso faceva parte di un rituale religioso e di un sacrificio. Sappiamo con certezza, infatti, da un certo numero di fonti che i cavalli furono sacrificati ritualmente.
Anche i combattimenti tra cavalli erano in tema con molti festival e pertanto son comparsi su diverse raffigurazioni ( per esempio Haggeby Stone, Uppland, Svezia) ed erano tipici di questo periodo dell’anno. Con molta probabilità il cavallo che perdeva era poi quello sacrificato, tuttavia la battaglia poteva avere anche rappresentazioni mitologiche, divinazioni sul raccolto e sulla durata dell’inverno. La prova che queste raffigurazioni parlano di qualcosa di sacro è dovuta  alla presenza di una ruota, da sempre simbolo del ciclo della vita.
Per queste ragioni, i credenti moderni hanno deciso di collegare il nome dei cavalli sacri Freyfaxi, ai duelli rituali e le feste che vediamo celebrate in Islanda in questo momento.

Se saltiamo verso il lato anglosassone, Adamo di Brema ci racconta il mese di agosto era conosciuto come Weodmonað, o il mese delle erbacce. Erbaccia, in questo caso, non sono semplicemente gli elementi indesiderati nel proprio giardino, ma sembrano comprendere altri tipi di piante come zizzania e vecce. Le Vecce erano raccolte in Gran Bretagna in tutta l'isola. Mentre la maggior parte vecce non sono particolarmente utili agli esseri umani, alcuni possono essere trattate come esseri umani di grano possono essere mangiate, e altre possono dare legume commestibile. La maggior parte forniva in ogni caso, ottimo foraggio per alimentare il bestiame e quindi anche per i cavalli.
Dal momento che questo è solo l'inizio della stagione del raccolto, e ci sono molte altre colture non ancora adulte che verranno raccolte in seguito, mantenere il bestiame con un buon foraggio era importante anche per la raccolta a venire.

Adamo di Brema parla del tempio ad Uppsala e del ruolo di Freyr, descrivendolo come il dio della pace, abbondanza e dei matrimoni. Il suo idolo raffigurato con un grande fallo come è da aspettarsi per una divinità della fertilità, trova risonanza nella Völsa þáttr  dove abbiamo menzione della tradizione dell'uso del fallo di un cavallo come simbolo di culto per il Dio. Mentre Freyr non è specificatamente menzionato nella saga, essa fornisce l'ennesima testimonianza del culto cavallo, e potrebbe essere potenzialmente anche la rappresentazione simbolica della fertilità e quindi Freyr.
Come una divinità della fertilità Freyr sarebbe intimamente legato alla terra e al cibo coltivato su di essa. E 'per questo motivo Freyr è anche un Dio molto popolare in questo periodo dell'anno, soprattutto nel neopaganesimo.
Molti tradizionalisti invece includeranno in questo festival altre altre divinità connesse con la terra come Nerthus o Eorde. Alcuni possono scegliere di includere il  Dio fabbro Wayland (o Volundr) nella loro osservanza.
I fabbri rappresentavano la fortuna e l'autonomia di un popolo. Le armi fatte dal fabbro avrebbero difeso la casa, ha creato utensili utili alla cottura o l'uso nelle faccende domestiche, e ha anche creato gli strumenti utilizzati per lavorare la terra. Avere un fabbro nella comunità, non solo dava ricchezza significativa, ma rendeva la comunità non vulnerabile non suscettibile a furti e invasioni.

Sia Hlaefmasse e Freyfaxi quindi sono momenti sacri connessi al l'inizio del raccolto e della vendemmia. Taluni li descrivono come cugini spirituali, in sostanza entrambi rappresentano la stessa  cosa, ma con specifiche variazioni regionali. Dal momento che vi è un po 'di varietà qui, è possibile vedere come la cultura moderna affronta questo momento. Alcuni fondono le diue festività fondendo gli aspetti, altro le scindono osservando rigorosamente Hlaefmasse, o Freyfaxi. Alcuni celebrano questa festa agli agli inizia di Agosto, alcuni prima e altri dopo ancora.

Indipendentemente da quale approccio un individuo o gruppo potrebbe avere, alla fine, nei confronti di questa festa, il suo punto focale è quello di dire grazie per il primo raccolto, e chiedere  continue benedizioni per le colture non ancora colte. Come tale è opportuno condividere il cibo stagionalmente  e fare un appropriata offerta agli dei, antenati e agli spiri terreni Vaettir. Molti opteranno per cuocere pane fatto in casa, o bevande o infusi preparati con frutta di stagione in offerta.



Le Rune utilizzate per questo Sabba sono Ansuz, Uruz e Thurisaz.  Ansuz, che rappresenta Odino nel suo aspetto di ispirazione (ispirazione riconosciuto come un attributo solare) Le altre due rune da utilizzare  Uruz e Thurisaz, entrambe sono associati con Thor e che soprattutto evocano temporale.
In aggiunta è possibile anche utilizzare Fehu poichè essa è la runa che rappresnta Freyr e Freya( e la Madre terra) e Jera la runa del raccolto e della stagione fertile.

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CELEBRAZIONE



Per quanto riguarda la celebrazione vi lascio una traccia di quello che farò, il rito è stato elaborato da me e dalla mia consorella ed è a stampo Hedgwitch - Nordico. 
⌘Figlie della Nebbia e del Fuoco ⌘
✱·Over the Hedge, to the North·✱  
Le formule di invocazione rimarranno quasi tutte private, potete benissimo scriverne di personali proprio seguendo questi suggerimenti. 

°Lo nostro spazio rituale: 
Il fuoco sarà a sud, spesso simboleggiato da un falò.
Potrebbe essere situata anche un altra fiamma a sud est, per gli Elfi della luce e per usare questo fuoco per bruciare.
Ci sono nella tradizione nordica tre pozzi, uno a nord, uno a est e uno a sud ovest, quest' ultimo rappresenta anche la saggezza delle norme è quello che viene chiamato pozzo del Wird.
A Nord-ovest è situata anche la dimora dei morti, qui è possibile porre un santuario in loro onore, o qualche simbolo.
L'ovest corrisponde al raccolto ed è un buon posto dove porre le offerte di cibo.
A Nord- est potete porre le offerte e i doni rituali, anche un fuoco di fucina potrebbe esser posto in questa direzione.
Al centro cresce Yggdrasil l'albero del mondo e vi siete voi, in Midgard che collegate tutto.
In questo caso il perimetro del cerchio potrebbe essere tracciato con 9 erbe d'estate raccolte prima del rito.

°Abluzione:
Si può procedere con una sorta di purificazione prima del rito, potete utilizzare l'acqua che avete posto ad ovest.
Beneditela:

"Dal pozzo del Wyrd questo flusso d'acqua, e per il bene del Wyrd, al Wyrd deve tornare"

Con un ramoscello di pino (o tasso o frassino) con un segno che ricordi un martello schizzate l'acqua sugli elementi rituali:

"Benedico questo ______ con le acque del Pozzo del Wyrd"

Ora nello stesso modo benedite ogni persona presente o semplicemente voi stessi.

"Benedico ______ con le acque del Pozzo del Wyrd"

Ancora spruzzate lo spazio rituale:

"Benedico questo spazio con le acque del Pozzo del Wyrd"


Fate qualche respiro profondo e poi silenzio.


IL RITUALE


° Chiamata degli angoli: sono private e tali resteranno, sono scritte in contesto in cui lavoriamo, quindi ovviamente richiamano le caratteristiche tipiche della nostra terra, le montagne, le colline, i fiumi importanti. Se ci dovessimo trovare in un territorio diverso probabilmente le modificheremmo per essere in sintonia con il luogo.
-Noi utilizziamo anche una speciale chiamata per gli stirpi di un laghetto e del fiume che vivono nel luogo dove noi celebriamo.

°Invocazioni Divinità: 
Ci riferiamo ancora ad Odino, Baldur e a Thor come signori dell'estate, ma sopratutto a Freyr signore della ferilità e dei cavalli.
Ci riferiamo a Figg come moglie e madre, a Freyja come giovane signora della fertilità e a Sif, moglie di Thor e a rappresentare il suo legame con la mietitura del grano.

° Accensione del fuoco: se non accendiamo un Falò useremo tre candele, recitando anche qui una formula evocativa per il potere del fuoco.

° Accensione dell’Incenso:
Onoriamo con una formula anche questo momento, poiché riteniamo che il fumo dell'incenso sia qualcosa di sacro che va a deliziare gli dei, aiutando il flusso di messaggi, e anche gli spiriti del luogo.

°Offerta al Genius Loci: 
Posta a nord'est o in un luogo prefissato, quasi sempre si tratta di cibo. In questo momento specifico lasciamo della frutta di stagione, dei fiori e un uovo.
Questo momento è accompagnato da una formula che saluti ogni cosa che vive li dagli alberi alle piante, agli animali, al piccolo popolo...etc. Chiediamo il benestare per poter eseguire il rito in accordo e fiducia.
Per le celebrazioni in casa solitamente salto questo passaggio, sopratutto durante i mesi invernali se pratico con le finestre chiuse. Per quanto mi piacerebbe vivo in un condominio, e essendo nella mia stanza, diciamo che non devo accordare il permesso con nessuno. Piuttosto opto per un invito.

° Antinati:
A nord'ovest che è la dimora dei morti, lasciamo un offerta di pane e lette per i nostri cari, in nessun momento dimentichiamo il sangue che ci ha generato, in questa vita e nelle altre. Dichiaravamo questo momento attraverso un altra preghiera di ringraziamento.


°Dichiarazione e tema stagionale
“Celebro il tempo del primo raccolto,
La natura si offre ai suoi figli.
Gli Dei detengono il poter sulla vita come sulla morte
Grande è il loro potere, grande!

Celebro te mia Signora Freyja, che governi questo tempo di manti dorati, 
Gli alberi sono carichi di frutti, ma è un tempo che non dura.
Tutto gira nell'eterna spirale di morte e rinascita,
e così celebro il mio Signore Baldur che lascia le sue spoglie per ricongiungersi alla terra amara,
nel Mondo Oscuro, sotto la Luna Nera 
Celebro te Madre Frigg che piangerai tuo figlio,
vittima dell'inganno….
Celebro il tuo potere Signore della fertilità, Freyr ,
della fertilità selvaggia, e del mistero.
Tu che governi la morte stessa, tua serva sterile e fredda, 
Tu che di lei conosci ogni segreto.
Tu Padre di tutto, Odino, che ogni cosa conosci, e a tutto provvedi
Proteggi Midgard attraverso Thor tuo figlio 
e la sua Signora dlla chioma dorata Sif
che di campi e focolari anche lei è guardiana in questo tempo.
Il raccolto a noi è dato
Il segreto perpetrato.
ed il potere tramandato.
Potere agli Dei
Potere per il declino,
Potere per la morte,
Potere per la rinascita,
Potere della ruota dell’infinito”


°E’ il momento di ringraziare per questo raccolto, sia materiale che spirituale.

“Alba e tramonto sono stati i confini del  caldo regno,
la terra  feconda, saggezza e conoscenza dispensata
ciò che ho seminato è cresciuto,è stato reso arido ciò che non ho saputo,
Ringrazio perché da questo posso imparare,
di questo posso nutrirmi e riseminare.
Onore al tuo nome degli Dei
Asi e Vani come una sola stirpe
Commemorando il patto che li unisce.
Ka!”

° Si solleveranno i fasci di cereali

“E' giunto il tempo de primo raccolto, quando la natura si offre a noi, per la nostra vita,
Oh Freyr del grano e dei campi maturi, fai che comprenda il sacrificio.
Oh Freyja della Luna Oscura, donami il segreto della tua conoscenza,
 mentre nelle notti fredde mi guiderai”

Fate cadere i chicchi delle spighe sull'altare sfiorandoli con le dita.

Prendere uno dei frutti e tagliatelo distribuendo un pezzo ad ogni presente perché assaporarlo.

“Dono di primo raccolto, unisco le mie energie alle tue
per continuare la mia crescita, dalla saggezza, alla perfezione,
Fertile terra accogli ancora i semi che il sole lascerà
così che tutto possa rinascere.”

° Si può finire di magiare il frutto, e si conserva il seme che viene o piantato in casa, o lasciato alla terra nel luogo dove si è celebrato.

°Liberarsi dalle ingiustizie e dalle negatività

-Se sentite di essere stati trattati ingiustamente o di aver subito torti che non potete perdonare o avete vissuto situazioni che è impossibile mettere a posto, o di sentirvi affliggere da della negatività, annodate per ogni situazione dei ciuffi d’erba essiccati con delle spighe di grano, o pizzicate via i petali di un fiore morente per ogni ingiustizia subita.

-Accendete una candela arancione possibilmente. Posizionate i ciuffi legati intorno alla fiamma.
Cospargere con un pizzico di sale lo stoppino e la base dove la cera verrà sciolta dalla fiamma in questo modo propiziate l’allontanamento di ogni ingiustizia, avversità e negatività, dalla quale vi libererete osservando la fiamma che la discioglie.

-Quindi aggiungere un pizzico di salvia essiccata alla fiamma e nominare una benedizione per quanto piccola o una gentilezza che avete ricevuto nei mesi precedenti.
Pensate a un atto gentile che potete fare verso qualcuno nei giorni seguenti come segno della vostra gratitudine

-In seguito puoi gettateli tra le fiamme o in un corso d’acqua corrente, o ancora seppellire, le erbe annodate con il grano o i petali pizzicati cosi che i torti e le negatività vi abbandonino totalmente.


°Amuleti protettivi.
-Cipolla e aglio. 
La cipolla è sacra al sole - a causa della sua forma, e la sua pelle è spesso dorata come oro. Se Tagliata la cipolla rivela il simbolo della Dea ed è bianca come l’astro lunare. Anche L’aglio è sacro alla luna per la sua forma di mezzaluna, intrecciando teste di aglio e puntinando gli spicchi con i chiodi di garofano si fa un amuleto perché esorcizza e protegge dal male.
Confezionate gli amuleti con l’aglio come preferite, potete anche intrecciarli con dei fiori di campo.

°Bamboline
Usare il Grano o qualsiasi cereale o erba secca per creare delle bamboline che ricordino figure femminili e materne, legatele con fili rossi e blu, oppure trecce di grano con fiori di campo, tenetele con voi per i mesi che verranno. Appendere in casa questi amuleti durante l'inverno per portare protezione bruciateli il primo Lunedì dopo La dodicesima notte (6 gennaio) o il prossimo anno durante i falò di primavera.
E’ possibile confezionare anche delle pecore \ montoni con le foglie di granoturco, che sono sacre a Thor e saranno anch’esse conservate per tutto l’inverno.

°Bottiglia della strega
E 'un buon momento per fare una bottiglia della streghe o una borsina. Trova gli oggetti per la magia precedentemente, come: monete, trifogli, simboli che richiamino la prosperità, cannella, un amo da pesca ecc.. Quando hai finito di riempire la bottiglia o il sacchetto,  tutto con cera di candela  puoi decidere quindi di seppellirlo nel luogo dove ti trovi, o nel giardino vicino alla porta d'ingresso, o metterlo dove non sarà disturbato dentro o fuori dalla vostra casa.


Questo è anche un momento adatto per il rituale del Charming del Plough di cui prima o poi vi parlerò.


-Banchetto
Benediciamo con una formula adatta alla scopo sia il cibo che il vino.

°Congedi e chiusura:
E' il momento di riformulare le invocazioni questa volta per il bando, si congedano i Guardiani degli elementi, il Fuoco, le Divinità e il Genius Loci.

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Per maggiori approfondimenti sulla festa di Lammas visitate il sito di Sacerdotesse di Avalon
LAMMAS 1 Agosto - Sabba Maggiore




Fonti:
Ricerche personali, e lavoro personale - Figlie della Nebbia e del Fuoco ⌘ / ✱·Over the Hedge, to the North·✱
Rune & feminine power - Nothern Mysteries & Magick - Freya Aswynn
Tradizione Nordica - Nigel Pennick
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