martedì 29 dicembre 2015

ERBARIUM: Piante e Elementi - La menta profumo d'Acqua

Ho iniziato innumerevoli rubriche su questo Blog, alcune le porto avanti, altre sono state lasciate un attimo in disparte perche mi è piu difficile gestirle, ma conto di trattarle tutte nel 2016.
Per partire alla grande, mentre gli Almanacchi delle Piante Magiche e i Segni Zodiacali continuano ad uscire ogni Domenica sul mio canale, volevo introdurre un altra rubrica per portare avanti il discorso Erbe. Ultimamente ho ripreso in mano lo studio di queste inseparabili compagne di viaggio che da sempre sono imprescindibili nella mia pratica e così condivido con voi un pezzetto di sentiero.
Ciò che scriverò ha fondamenti nella tradizione Greco-Romana e Italica, piu che nozioni concerni alla mia tradizione. Qualsiasi sia la vostra troverete il modo di applicare quanto vi scriverò.




Piante e Elementi
La menta profumo d'Acqua
La mitologia racconta che Plutone, dio degli Inferi, attraversando Cocito, il fiume dei pianti e dei lamenti, rimase affascinato dlla bellezza della ninfa Mintha e che
da quell'incontro nacque un grande amore.
Quando Persefone, moglie di Plutone, lo venne a sapere, tramutò per vendetta Mitha in una pianta.
Si lasciò però intenerire dal grande amore che la ninfa aveva saputo donare a l marito e, per questo, non le tolse il profumo di quel sentimenti così travolgente. Si tratta appunto del profumo balsamico della menta: magica trasformazione della ninfa Mitha.

Questo affascinate racconto mitologico ebbe certamente, nei tempi, il suo peso. Vediamo infatti che nella maggior parte dei filtri d'amore la menta è sempre presente, perché si riteneva che il profumo "della ninfa divenuta vegetale" operasse, per magia, sugli innamorati, donando loro l'amore "sensazioni che solo gli angeli sanno provare".
In un ricettario amoroso del XV secolo si consigliava all'uomo "di portare la donna del cuore nell'angolo del giardino dove spira il profumo della menta, affinché il suo cuore venisse colpito da Cupido". Si consigliava anche di porgere l'amato bene, uomo o donna che fosse, "un bicchiere d'acqua sorgiva, mettendo in questa alcune foglie di menta appena raccolte... poiché la forza vitale della pianta, che si sprigiona attraverso il profumo, rinvigorisce l'amore".
Considerando questa magia amorosa attribuita alla menta, appare evidente l'associazione della pianta con Afrodite, dea greca dell'amore (e quindi di tutte le dee a questo collegate).
In alcuni giardini romani del Basso impero vediamo infatti "nell'angolo amoroso" la statua di Venere, versione romana di Afrodite con ai piedi una fontana e circondata di piante di menta.. Questa tradizione venne importata a Roma dall'Oriente, dove le piante di menta facevano da cornice alle fontane e ai ruscelli; gli innamorati si bagnavano gli occhi in quest'acqua "per vedere la persona amata con gli occhi dell'amore".
La tradizione Indiana riteneva anche necessaria l'abluzione degli sposi con l'acqua profumata di menta, "perche il profumo della menta desta sentimenti d'amore". Questi magico costume rimase vincolato alla pianta anche quando essa venne diffusa in tutta Europa.
Nell'Ottocento la corona dei fiori d'arancio della sposa doveva essere intrecciata con foglie di menta. Così, simbolicamente, l'amore si sposava con la felicità.
Nell'Inghilterra elisabettiana  si usava altre-sì cospargere il pavimento della camera nuziale con ramoscelli di menta, al fine di profumare l'ambiente "rendendo più dolce la notte degli sposi".
La magia della menta, come si può ben immaginare, non si esauriva nella "sfera dell'amore". I sacri teste dell'arte medica lo confermano. La Scuola Salentina consiglia, per empio, di "masticare tre foglie di menta dopo il pasto per facilitare la digestione e pulire l'alito". Paracelso sosteneva che "l'infuso di menta sana quanto la mano del buon medico". Fin qui siamo nell'ambito della fitoterapia,
Paracelso consigliava, oltre all'infuso, di appendere al collo dell'ammalato un sacchetto di foglie secche di menta" per aiutare l'uomo a combattere la discrasia".
Il medico francese Rinaldus, contemporaneo di Paracelso, riferendosi alla mitologi greca, scriveva che "...la menta è il miglior aiuto del medico, poiché come la ninfa dava la caccia alle fiere sulle sponde del Cocito, così la menta dà la caccia alle malattie, costringendole a rifugiarsi nella notte profonda degli Inferi". Per questo, ai piedi del letto dell'ammalato, voleva sempre dei vasi di menta, "affinché il paziente respirasse giorno e notte l'aria medicamentosa di una pianta nata dall'amore e dalla gelosia, dal desiderio e dal rimpianto".
Era questa la pianta magica che, secondo un'antica leggenda, conteneva le lacrime di Plutone. E le lacrime di un dio solo la rugiada della felicità.


- La tua pianta Magica. W.Tagliabue - Arcana 1991 Mondadori.NON COPIARE SENZA AUTORIZZAZIONE E SENZA CITARE LA FONTE!

domenica 20 dicembre 2015

5# Divinità Norrene: Bragi




Bragi (Brego) degli Aesir: Il bardo degli Dei e il Dio dell' Eloquenza, della Poesia e della Saggezza. Lui è un figlio di Odino e Gunloð (alcuni erroneamente indicano Frigg), e marito di Idhunna.


Marito di Iðunn, Ti saluto.
La tua lingua è scolpito con rune del potere,
E la tua bocca è diventata un cancello
di ispirazione vivente. Parole di bellezza e
di tessitura del destino, di forza sono
versate dalle tue labbra come le perle di una
traboccante tesoro.
Figlio di Gunnloð, figlio di Odino,
Lodo la tua abilità poetica.
Salve, Bragi, ho sollevato questo corno a Te.

Bragi è la progenie di Odino e della gigantessa Gunloð, concepito durante le tre notti di piacere sessuale date da Odino per Gunloð quando Egli ha riconquistato l'idromele sacro, fonte di ispirazione e di estasi.
Bragi è il marito della Dea Idunna e nominato da Odino come i "migliori dei poeti." I Poeti erano figure potenti all'interno della società germanica. Erano figure liminali, capaci di tessere il destino con le loro parole, di dare giudizi e profetizzare, e di essere la voce attiva di vari esseri soprannaturali (Ovvero, gli dei). Erano visionari capaci di plasmare il tessuto della società e la fortuna della tribù con l'effusione delle loro parole. Loro assicuravano che le opere della tribù sarebbero state ricordate, creando così un legame viscerale tra la forza e la potenza dei propri antenati e il potenziali atti di membra vive della comunità. Erano il ponte tra passato e presente, e come tale, Bragi occupa un posto di enorme importanza tra gli Æsir. Ovviamente come progenie di Odino, egli è un dio della poesia, dell'estasi, e dell'ispirazione.
Come per il ruolo tradizionale dello sciamano in molte culture, tra i Norvegesi, era dovere del poeta di aprire le porte della coscienza attraverso le quali gli dei potessero parlare. Attraverso essere imbevute del dono di ispirazione estatica, le loro parole venivano lasciate a tutta la loro comunità.


Corrispondenze: 

  • Runes: Dagaz, Gebo, Mannaz, Othala 
  • Giorno: Mercoledì 
  • Colore: arancione, multicolore 
  • Incenso: legno di sandalo, storace 
  • Piante: faggio, felce, mughetto 
  • Governo: arte, musica, poesia, canzone 
  • Pietre: agata, corniola 
  • Simbolo: arpa, libro
Fonti :

http://www.patheos.com/

Exploring the Northern Tradition - Galina Krasskova
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giovedì 17 dicembre 2015

Yule - Winter Solstice - Yuletide




Una cosa che non vi ho ancora detto è che molti praticanti del nord chiamano le 8 festività della Ruota dell'anno Saint Tides dal norreno hátíðir che indica la parola festività. In ogni caso esattamente come per i sabba tradizionali pagani anche nella Tradizione del Nord Yule è una delle feste rilevanti una di quelle che in gergo tradizionale vine indicato come Sabba Minore.
Per molti neopagani Yule, sembra essere una delle più sacre e favorite feste, probabilmente perche avvicinandosi al Natale, pare essere l'unica meglio sopravvissuta delle feste pagane.
Tuttavia, sia noto che l'associazione di Cristo con questa antica festa pagana avvenne in epoca romana, come collegamento alla festa dei Saturnalia e del culto mitraico; la diffusione del cristianesimo in Europa ha portato le usanze pagane del tempo, nelle culture profonde della tradizione del Nord quindi in Germania, Paesi Scandinavi, e paesi anglosassoni.
Mentre alcuni aspetti di alcune pratiche pagane del solstizio erano già comuni in tutte le culture,  solo alcune di queste sono esplicitamente una serie di pratiche tradizionali del Nord, che sono sopravvissute nelle nostre moderne tradizioni natalizie, tra cui: canti, feste e bere, regali, Babbo Natale (e altre varianti) , decorazioni sempreverdi e il ceppo di Yule .
Poiché i costumi  vengono da paesi moderni dove però un tempo sorgevano queste antiche culture , troviamo delle inevitabili variazioni di modi, abitudini e temi, sebbene molti cerchino di rimanere fedeli alla Tradizione dle Nor più che possono, seguendo riferimenti storico- geografici di cui

Il Yuletide

I neopagani convenzionalmente fanno cadere Yule il 21 Dicembre, senza neppure osservare i calendari e la cadenza dei solstizi ed equinozi. Questo è dovuto perche la letteratura moderna, in particolar modo quella wicca, ancora oggi ci danno delle date fisse per tutte le celebrazioni, senza lasciare ragionare il neofita sul concetto di "calcolo del tempo antico". Tuttavia, anche quelli più avvezzi a cercare sul calendario il giorno preciso del solstizio, non sanno che nel caso di questa festa, Yule, come in Christmas Carol "I dodici giorni di Natale" alcuni pagani celebrano Yule in un escalation di dodici giorni, così cone era usanza fare anticamente.
in alcune tradizioni moderne l'ultimo giorno di questi dodici si conclude con la 12° notte. Dagli antichi calendari però siamo a conoscenza di modi diversi di considerare questo tempo, le celebrazioni quindi si fondono sempre più con quelle cristiane  a seconda del luogo e molti tengono come giorni di celebrazione il periodo che intercorre tra  il 20 Dicembre - 31 dicembre, e a d oggi questo è il tempo maggiormente seguito.
Sappiamo tuttavia, che la celebrazione di Yule non è sempre stata di dodici giorni. Nel testo norreno Heimskringla: La Saga di Hakon the Good parla della durata di tre giorni, o fino a quando la birra sarebbe durata. La notte in cui la festa cominciava era conosciuta come la notte di macellazione, in cui gli animali venivano uccisi ritualmente. La loro carne poi sarebbe stata utilizzata per alimentare la comunità, così come gli Dei. Fu il re Hakon di Norvegia, che da cristiano approvò una legge che declamava che il giorno di Natale cristiano (che era già un imbastardimento strano della storia cristiana della Natività e i costumi dei Saturnalia / Mitra) e le celebrazioni pagane di yuletide dovevano ormai essere celebrati a contemporaneamente. Questo influenzò specificamente solo la Norvegia (e i suoi territori), e fu un modo pacifico di unire le celebrazioni.
Oggi tuttavia è piu comune celebrare questa festività per dodici giorni , sia perche in origine in alcune zone si celebrava per tanto tempo sia perche è un modo come un altro di tenere unite le tradizioni,  le miscelazioni di influenze. le correnti, i calendari etc, con un unico risultato la festa.
E' consuetudine che nessun lavoro deve essere fatto in questi dodici giorni del periodo natalizio.
Da fonti germaniche vediamo storie della Dea Berchta che punisce punire coloro che avevano lasciato il lavoro incompiuto. In alcune parti della Germania, in generale intorno alla vigilia di Natale o dodicesima notte, o per tutti e dodici giorni di Natale, in questo periodo ci sono spesso divieti in materia di filatura. In Svevia tutti i filati devono essere ultimati entro la vigilia di Natale, e nessun nuovo lavoro deve essere iniziato fino al termine della dodicesima notte. Vicino alla Hörselberg è l'opposto: il lino viene caricato sul mandrini la vigilia di Natale, quando inizia il suo giro Holda promettente molti fili, come molti anni buoni, e tutti devono essere terminati entro il tempo in cui ritornerà all'Epifania.
Nell'islandese Svarfdæla saga, vediamo un guerriero che rimanda una lotta fino a dopo questo periodo. La Saga di Hakon il Buono parla anche che a Yule doveva mantenersi puro. Alcuni seguaci della tradizione nordica anche oggi scelgono di ritirarsi completamente e andare in isolamento per questa festività.
In chiave moderna noi potremmo sicuramente abbandonare i social media come Facebook in modo da rimanere concentrati sulla festa con amici e familiari. Dopotutto, le dodici sere rappresentano l’intero anno e dovevano essere passate in famiglia e con gli amici. In questo periodo, in oltre, cosa di cui non si fa mai menzione, è che il contatto con il mondo dei morti è più facile, aiutando così a comunicare con i propri antenati, da qui ecco la Notte delle Madri (di cui palermo tra poco). Infine, anche se non è sempre un'opzione per tutti, ce chi sceglie di utilizzare le ferie dal lavoro in modo da concentrasi sullo spirito di questa festa.

Notte delle madri

Per molti pagani della tradizione del Nord il periodo di natale inizia con la celebrazione della Notte delle Madri.  Beda De Temporum Ratione, descrive quello che sa su una vecchia festa anglosassone, che egli afferma fosse chiamata Módraniht, questa segnava l'inizio di un nuovo anno e veniva celebrata al tempo del Natale.
Tale testimonianza conferma l'origine autoctona del culto delicato appunto alle Matronae.
Pare che i pagani Anglo-Sassoni facessero un sacrificio per il nuovo anno nel modraniht matrum nocturum id est ["il Modraniht, cioè, nella notte delle madri [matrone ]"]
Questa festa corrisponde ad altri festival germanici di Yule. Una volta si ipotizzava che questo fosse un festival solamente celtico, ma questo è in gran parte smentito oggi giorno. C'è chi sostiene che l'origine Germanico Nordica del culto, basò la sua convinzione sul fatto che "la grande maggioranza" degli epiteti delle dee appare, dal punto di vista etimologico, di chiaro ceppo germanico e non celtico (..)
Modraniht può essere associata con il culto delle madri o delle matrone in gran parte seguito fra le tribù germaniche Occidentali e le Dìsir celebrate dalle tribù germaniche del nord della Scandinavia. Finendo con le Parche di corrispondenza Greca come divinità del destino.
Le matrone o Matronae sono madri-dee alle quali sono state istituiti  pietre votive e altari tra I e il V secolo A.C.
Ci sono circa 1100 iscrizioni che danno nomi alle matrone germaniche. Sono divinità strettamente collegate alle "stirpi germaniche" e vengono, perciò, indicate con gli epiteti della stessa origine: Matribus Suebis, Matribus meis Gramanis, Matribus Frisiavis paternos ecc.. difficile stabilire quali iscrizioni riportano nomi autenticamente germanici e quali invece siano trascrizioni germaniche di nomi stranieri.
Legate al mondo germanico son anche alcune iscrizioni trovate a Roma, datate con certezza alla prima metà del II secolo d.C. La zona dalla quale arriva il massimo numero di iscrizioni è la riva sinistra del Reno e da Grips wald a Remegen, con la massima diffusione tra la Colonia Bonn e Julich-Blankenheim.

Quasi dappertutto queste matrone sono stati divise in gruppi di tre.
"donatrici" , " dispensatrici" , "generose";  ricorre spesso anche il legame con il culto delle Acqua.
Le loro funzioni erano quelle legate a: fertilità, parto, la tutela della famiglia e, occasionalmente come dee guerriere.  Così come avvenne per le Dìsir nelle aree del Nord germanico.
Il la lode alle Disa "disabolt" appare due volte in due saghe islandesi dalla metà del 13 ° secolo d.C.
Nella saga di Viga-Glums 6 la disablot viene celebrata in una fattoria norvegese a inizio inverno a metà ottobre. Mentre nell Egils-saga 44 menziona un disablot durante un festival autunnale in Norvegia.
Snorri Sturluson scrive nella saga degli Ynglingar 33 di una festa simile a quelle tenute a Uppsala in Svezia.
Le fonti letterarie indicano che il culto delle Disir era più comune in Svezia che nelle regioni occidentali nordiche.

Primo canto Merseburg  

Una volta che Idisi vista questo luogo in cui;
Alcuni ceppi serrati; alcuni ostacolato l'orda,
Alcuni sciolgon i legami dal coraggioso
Balzo in avanti dalle catene! Fuggo dai nemici!

Si può supporre che il giorno di Santa Lucia (celebrata soprattutto nei paesi scandinavi) ovvero il 13° Dicembre e conosciuta per essere una festa 'portatrice di luce' potrebbe alla fine, essere un residuo cristianizzato di un antico rituale per le Disir. Il cristianizzato giorno di Santa Lucia, può avere origini pagane legate alla figura di Lussi. La pratica di Lussevaka - rimanere svegli attraverso Lussinatt a guardia di se stessi e della famiglia contro il male. Questa festa non solo si adatta simbolicamente bene con una celebrazione del solstizio, ma anche porta alla mente la descrizione della Notte delle Madri.
Tuttavia, alcuni tradizionalisti celebrano il Módraniht il 20 di Dicembre, alla vigliala della data del Solstizio, che però sappiamo, non cadere sempre esattamente il 21.
Tuttavia, è opportuno celebrare questa festa il 20 di dicembre, affinché le dodici notti consecutive, facciano cadere l’ultimo giorno a Capodanno (se questo è il conto di dodici giorni che volete osservare). In ogni caso, ciò non vieta che le dodici notti termino prima della fine dell’anno o addirittura si prolunghino nel mese di gennaio, poiché l’ultimo dell’anno e capodanno possono essere visti quasi come un unico giorno.
Particolarmente sacre in questa notte sono del Disir, e la Dea Frigg, nell'aspetto della madre. Durante la Vigilia del Solstizio, la notte più lunga dell'anno, nel Nord Europa, si diceva che nel buio di quella notte, Frigg diede alla luce Baldur, cosi bello e 'raggiante' il più amato tra gli Dei.
La benedizione di questa dea è ancora invocata dalle partorienti per lenire sofferenze e limitare i dolori o i rischi. Il rituale consiste in una candela bianca accesa la notte del Solstizio d'Inverno, usata come fascino per garantire un parto sereno. Questo assicurò l'ampiamente riconosciuto attributo di nutrice e madre alla dea nordica.
Dall'altra parte invece, durante la dodicesima notte era opportuno stimare liste di ciò che si spera realizzare durante il nuovo anno, si traggono bilanci e auspici.
Non solo durante questa notte proprio per la vicinanza con il mondo degli antenati e dei morti, è possibile scacciare gli spiriti indesiderati. In alcune tradizioni durante questa notte si fa una veglia, dove in compagnia di una fiaccola qualcuno rimane sempre sveglio.


Twelfth Night & Wassail

Le festività natalizie si concludono col la dodicesima notte. Molti pagani moderni sincronizzano questo Momento con il Capodanno. E 'l'ultima grande festa per celebrare un nuovo anno, celebrare il passaggio del momento più oscuro (e in teoria più freddo) e guardare avanti ai giorni  che si allungheranno e temperature che si rialzeranno. Di tutte le notti di Yule, questa notte sembra essere quella più strettamente associato con il costume di wassailing.
Wassail, Salve, Heilsa, sono tutte diverse versioni della stessa radice, in un paio di lingue diverse, che riguarda essenzialmente la salute, la prosperità e la fortuna, ed è stato usato spesso come un tipo di saluto. Non solo si può usare la parola per salutare qualcuno, ma il saluto aveva anche l'implicazione di augurare buona salute. Durante il yuletide vi è un particolare tipo di bevanda, che si chiama wassail. Questa bevanda potrebbe variare a seconda del nucleo familiare, ma era destinata ad essere alcolica, in associazione con alcuni succhi di frutta e spezie per contribuire a fortificare tutti coloro che l'avrebbero bevuto. In origine, il Wassail era una bevanda a base di birra brulé, panna cagliata, sidro di mele, uova, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata e zucchero. La bevanda era servita da enormi coppe, spesso in argento o peltro.
Nel Medioevo, il Wassail era uno scambio reciproco tra i signori feudali ed i loro contadini come una forma di beneficenza verso coloro che erano distinti a chiedere l'elemosina. Questo è recitato anche nella canzone "Here We Come A-Wassailing", quando i wassailers informano il padrone di casa che

♬ non siamo mendicanti quotidiani che chiedono l'elemosina di porta in 
porta, ma siamo vicini amichevoli che tu hai visto prima.

Il signore del maniero darebbe cibo e bevande ai contadini in cambio della loro benedizione e la buona volontà, vale a dire:

♬ L'amore e la gioia vengan da voi, 
e per voi il vostro wassail, 
e Dio vi benedica e ti invieremo 
un Felice Anno Nuovo

Questa sarebbe la "nonna della canzone  piu famosa "We Wish You a Merry Christmas", risalente al XVI secolo in Inghilterra, può essere fatto senso. Il canto si trova nella tradizione inglese in cui le persone benestanti della comunità davano a natale cibo per i più poveri.
Sebbene wassailing è spesso descritta in termini innocui e talvolta nostalgici, in pratica in Inghilterra non è sempre stata considerato così innocente. Wassailing è stato associato con bande chiassosi di giovani uomini che sarebbero entrati nelle case dei vicini ricchi e domanda di cibo e bevande  gratis  (in modo simile al moderno trick-or-treat fatto dai bambini ad Halloween). Se il padrone di casa si rifiutava, era solitamente maledetto, e occasionalmente, la sua casa veniva vandalizzata.

Nella produzione di sidro nell'ovest dell'Inghilterra (soprattutto le contee del Devon, Somerset, Dorset, Gloucestershire e Herefordshire)  il termine wassailing si riferisce anche a bere (e cantare) alla salute degli alberi, nella speranza che possano prosperare.
Una vecchia rima dice: Wassaile the trees, that they may beare You many a Plum and many a Peare: For more or lesse fruits they will bring, As you do give them Wassailing.
Lo scopo del wassailing è quello di risvegliare il sidro nei meli e per spaventare gli spiriti maligni per garantire un buon raccolto di frutta in autunno. Le cerimonie del wassail variano da paese a paese, ma in generale tutti hanno gli stessi fondamentali elementi . Un re wassail e la sua regina portano il canto e/o una melodia in processione da un frutteto all'altro, la Regina wassail sarà poi innalzato sui rami dell'albero, dove avrà luogo brindisi di Wassail dal Clayen Cup come regalo agli spiriti degli alberi Poi un incantesimo viene solitamente recitato:

Ecco a te, vecchio albero di mele, 
che fiorisce così, porta bene. 
Cappelli pieni, berretti pieni, 
Tre sacchetti bushel pieni, 
Tutti sotto lo stesso albero. 
Evviva! Evviva!



I dodici giorni di Yule dalla prassi moderna:

Anche se non abbiamo prove storiche chiare che spiegano come veniva ogni giorno dei dodici celbratoYule, questo non ha fermato i praticanti moderni della tradizione del Nord dal creare i propri usi e costumi.
Mentre alcuni possono semplicemente terminare Yule con la Notte delle Madri e La dodicesima notte, e non hanno osservanze specifiche per quei giorni, ci sono alcuni pagani che hanno preso le piu seriamente. Tiraendo ispirazione dalle Nove Nobili Virtù, e combinandole con le celebrazioni luminose come Chanukah o Kwanzaa, hanno creato un motivo per accendere una candela ogni sera durante il periodo natalizio.
Questo è solo un esempio di spunti per ogni notte:

  • Mōdraniht 
  • Il Solstizio d'inverno (e / o La Caccia Selvaggia)
  • Virtue - Coraggio
  • Virtue - Verità
  • Virtue - Onore
  • Virtue - Fedeltà
  • Virtue - Ospitalità
  • Virtue - Disciplina
  • Virtue - Operosità
  • Virtue - Autodisciplina
  • Virtue - Perseveranza
  • Notte dell'Epifania


Il Babbo Natale

Nell'antico Nord Europa era normale per le famiglie restare rintanate insieme durante i mesi rigidi, questo però poteva comportare seri rischi per la salute.
Con molte persone che costantemente dimoravano insieme sotto lo stesso tetto, se la malattia colpiva anche solo uno dei membri, questa si diffondeva facilmente. La salute in oltre era influenzata anche dal tipo di dieta, dalle riserve di cibo che si avevano per l'inverno,e da ciò ne dipendeva la stessa sopravvivenza.
Al di là di questo, se pensiamo al ciclo delle stagioni, vediamo che la primavera è un momento di nuova vita e nuova crescita, l'estate è un momento di grazia e il picco della vita, l'autunno è il tempo del raccolto dove la vita comincia a declinare, e l'inverno è il momento in cui la terra si trova incolta ed è classicamente è associato morte. La morte camminava tra le persone in inverno, le persone erano i più sensibili in quel momento. Dovettero fare i conti con la malattia, una fornitura limitata di cibo, con i parassiti che potevano rovinare l'approvvigionamento di cibo e renderlo inadatto al consumo. Il freddo in sé era un nemico. Anche in epoca moderna, quando le cattive tempeste invernali soffiano potenti, sono a rischio quelli più sensibili, i vecchi, gli infermi, e mi piu piccoli.
E' proprio in queste associazioni con la morte troviamo le storie sulla Caccia Selvaggia. Mentre le tradizioni possono variare sull'inizio e la fine della Caccia Selvaggia, molte coincidono sull'affermare che il periodo natalizio era di solito il momento in cui la Caccia Selvaggia era al culmine della sua attività. In alcune zone la Caccia Selvaggia è condotta da Odino, in altri posti è stato guidato da una Dea come Frau Holle (aka Holda), o la Dea Berchta (aka Perchta).
Nel poema scaldici Odins nöfn vediamo Odino chiamato Jolnir, che significa 'Figura di Yule'. In altre poesie scaldiche si son dati vari nomi che significano 'Long beard- lunga baraba', si esattamente come Babbo Natale.
Ci sono numerose tradizioni popolari in cui veniva compreso anche Sleipnir sono stati lasciate a lui calze colme di carote, paglia e zucchero, poiché  Sleipnir è il destriero di Odino. In cambio, si diceva che Odino lasciasse regali o caramelle. In altri luoghi, invece di calze piene di dolcetti, vediamo le scarpe, lasciate fuori (come nella cristianizzata festa di San Oski).
Vediamo che l'uso delle calze proseguì in Islanda con i ragazzi Yule. In origine, i ragazzi yule erano qualcosa di molesto, come detto poco prima a proposito del wassail. Anche se non erano così spaventosi come orde di morti nella Caccia Selvaggia, certamente non si voleva comunque attirare la loro attenzione. Oggi sono ruoli più simili a quelli di Babbo Natale, noti per riempire le calze con bei premi o punire coloro che si sono comportati male.
Mentre Odino è di solito il Dio più fortemente associato con il il mito di Babbo Natale, altri studiosi hanno postulato che Thor può rivestire lo stesso ruolo. Era conosciuto per essere una divinità piuttosto gioviale, amico di tutti gli esseri umani. Il suo simbolo sacro, Mjollnir era un martello, anche uno strumento associato a Babbo Natale. In Svezia, i bambini  attendono con ansia Jultomten, uno gnomo la cui slitta è trainata da una coppia di capre, e Thor aveva un paio di capre.
Quando guardiamo alle raffigurazioni di Frau Holle,invece, vediamo che le  tradizioni popolari dicono che lei puniva chi non aveva finito il proprio lavoro e premiava coloro che avevano fatto il loro lavoro di filatura prima dell'inizio di Yule.
In altre parti dell'antica Germania, vediamo la Dea Perchta, come anche Frau Holle, ha anch'essa una processione di spiriti a seguito in questa stagione. Nel suo caso, il suo giorno speciale festa cade durante il periodo natalizio (possibilmente dodicesima notte), le persone dovevano mangiare gnocchi e aringhe. Come per Frau Holle, anche lei puniva e premiava coloro che avevano finito o meno i lavori di filatura.
Tra le storie della Perchta, ci sono anche storie di persone che al'anno avuta come compagna per tutta la notte, e che dopo il viaggio in sua compagnia, hanno trovato nelle tasche monete d'oro. Così ancora una volta abbiamo una connessione a doni dati in calze / scarpe.
Così i doni diventano un tema di questo periodo. L'origine stessa della tradizione dei regali diventa una ricompensa per aver fatto il vostro lavoro e per il comportamento avuto durante l'anno.
Al di fuori delle tradizioni specifiche Yule, fare regali è un mezzo altamente specializzato per rafforzare i legami tra la comunità. La possibilità di confezionare qualcosa era favorita dal tempo rigido, dalla permanenza in casa, il resto dell' anno infatti si stava nei campi e non si aveva il tempo per fabbricare qualcosa da donare con le proprie mani. Era un buon modo per tenere a bada i piccoli, ricompensarli a metà del tempo consentiva di tenerli buoni ancora per un po.
Ci sono alcune tradizioni popolari che sono sopravvissute fino ai giorni nostri, in cui il regalo non era così tanto materiale, quanto "spirituale" come per esempio, una poesia appositamente redatto in onore di una persona. E la poesia era davvero importante nella cultura del Nord, quindi questo era un dono davvero apprezzato.
Ad ogni modo mentre nella tradizione celtica vediamo l'ora dei morti più strettamente associata con Samhain, nella tradizione del Nord vediamo in maniera più evidente associato a Yule. Proprio come si vede a Samhain una correlazione tra l'uso di maschere con la presenza di spiriti erranti morti o cattivi, vediamo una tradizione simile si evolve intorno alla Dea Perchta, e l'orda ha guida nella Caccia Selvaggia, conosciuti come Perchten alcuni erano belli ( Schönperchten ), e portavano fortuna ed altri erano brutti ( Schiachperchten), ma scacciavano gli spiriti maligni .

Capra, Cinghiale e Gatto

Oggi, uno dei simboli di Yule tradizionali nella maggior parte della Svezia, è quello della capra, che
ha un posto di rilievo nella storia degli Jultomten. Nell'antichità i sacrifici di animali erano piuttosto comuni, inclusi cavalli, bovini, cinghiali e capre, in Svezia, in particolare, vediamo sacrificate le capre. Una volta che il cristianesimo prese il sopravvento, molte leggi sono state approvate, vietando il sacrificio di animali per i "riti pagani". Da questa legge in poi, vedremo che il vero animale, cominciò ad essere sostituito da una persona in un costume da capra che diventava una offerta rituale simbolica da uccidere.
La capra di Yule si presentò poi come una capra di paglia, una volta che le leggi impedirono ogni sacrificio. Alcuni impiegavano anche una parte del raccolto da offrire, sacrificare , a Sleipnir.o per alimentare le capre a Yule, o viceversa eventualmente essere utilizzata per rare le capre di Yule.

Questa tradizione è assai simile a quella del Cinghiale. L'ultima spiga di grano raccolto, sarebbe stata utilizzata per fare una pagnotta di polenta cotta in una forma di cinghiale. In alcune zone la pagnotta di Yule a forma di Cinghiale, veniva tenuta fuori solo durante la festa, in altri casi veniva tenuta fino al prossimo anno quando veniva miscela con il nuovo raccolto di mais e poi consumata. Le tradizioni più vecchie non hanno un cinghiale simbolico, di mais, ma includevano i sacrifici animali di cinghiali, o esseri umani che rappresentano simbolicamente il cinghiale sacrificato.
Alcuni animali come il Gatto di Yule invece, proseguivano la tradizione di tenere d'occhio chi si comportava bene e chi no-. Questo Gatto infatti osservava i bambini, e dobnava loro vestiti nuovi se erano meritevoli. I bambini che non avevano doni invece, erano statai quindi cattivi e potevano venir rapiti dallo stesso Gatto di Yule.
Il Gatto di Yule sembra essere una tradizione davvero antiche, con una prima apparizione scritta nel 19° secolo. Trae le sue radici dal tema ricorrente laboriosità - comportamento esattamente come le divinità prima citate.
In parte, potrebbe essere stato scritto per contribuire a generare ricchezza, per invitare ad essere generosi e donare vestiti ai bisognosi; e in un'interpretazione più oscura della storia, il povero che non aveva vestiti caldi probabilmente non sopravvivere all'inverno.
Nel mondo Moderno, infilare una capra in un albero di natale senza essere visti è uno scherzo gioioso, se la famiglia la scopre deve cercare di infilarla nell albero di qualcun'altro e cosi via.



Divinità tipicamente Onorate:

In Gulathingslog vediamo che  Yule è celebrata 'come una stagione feconda e pacifica' vediamo anche nella saga di Hakon il Buono, che Odino viene salutato come un portatore di vittoria, Njord e Freyr vengono onorati per la pace e la fertilità. Grimm parla di come il carro annuale di Frau Holle fa un tour delle campagne durante la stagione natalizia per le benedizioni di un anno fertile.
Le Divinità associate con l'inverno, come i cacciatori invernali Ullr e Skadhi sono anche venerati, ma meno frequentemente. Dal momento che questo è il giorno della notte più buia, Nott  Notte), così e l'argento Mani (il nostro Dio della Luna) possono essere onorati. Alcuni orneranno anche Sunna (la nostra Dea del Sole), poiché lei "crescerà" nei mesi a venire. Thor viene onorato da coloro che lo vedono come l'origine dei vari Babbo Natale .
E 'interessante notare che, mentre alcune celebrazioni pagane del solstizio si concentrano sul Sole e divinità solari connesse, nella Tradizione del Nord l'attenzione è più sulle divinità associate alla Caccia Selvaggia, e le speranze per la fertilità a venire.


Le Rune di questa festività sono:  Isa, Jera, Eihwaz
Isa rappresenta i giganti di ghiaccio. Jera il punto di svolta dell anno, il ritorno del sole o di Baldur, e l'allungamento dei giorni. Eihwaz rappresenta Yggdrasil, l'albero sempreverde, che si mantiene tale nonostante l'inverno, e quindi anche L'albero di Yule - simbolo di forza, di rinascita, di crescita sospesa ma non di morte.
In alcune tradizioni ruote di fuoco vengono accese per richiamare il tema del ritorno del sole, che espressamente può essere simboleggiato da queste tre rune.


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CELEBRAZIONE


Per quanto riguarda la celebrazione vi lascio una traccia di quello che farò, il rito è stato elaborato da me e dalla mia consorella ed è a stampo Hedgwitch - Nordico. 
⌘Figlie della Nebbia e del Fuoco ⌘
✱·Over the Hedge, to the North·✱  
Le formule di invocazione rimarranno quasi tutte private, potete benissimo scriverne di personali proprio seguendo questi suggerimenti. 

°Lo nostro spazio rituale: 
Il fuoco sarà a sud, spesso simboleggiato da un falò.
Potrebbe essere situata anche un altra fiamma a sud est, per gli Elfi della luce e per usare questo fuoco per bruciare.
Ci sono nella tradizione nordica tre pozzi, uno a nord, uno a est e uno a sud ovest, quest' ultimo rappresenta anche la saggezza delle norme è quello che viene chiamato pozzo del Wird.
A Nord-ovest è situata anche la dimora dei morti, qui è possibile porre un santuario in loro onore, o qualche simbolo.
L'ovest corrisponde al raccolto ed è un buon posto dove porre le offerte di cibo.
A Nord- est potete porre le offerte e i doni rituali, anche un fuoco di fucina potrebbe esser posto in questa direzione.
Al centro cresce Yggdrasil l'albero del mondo e vi siete voi, in Midgard che collegate tutto.
In questo caso il perimetro del cerchio potrebbe essere tracciato con 9 erbe d'estate raccolte prima del rito.

°Abluzione:
Si può procedere con una sorta di purificazione prima del rito, potete utilizzare l'acqua che avete posto ad ovest.
Beneditela:

"Dal pozzo del Wyrd questo flusso d'acqua, e per il bene del Wyrd, al Wyrd deve tornare"

Con un ramoscello di pino (o tasso o frassino) con un segno che ricordi un martello schizzate l'acqua sugli elementi rituali:

"Benedico questo ______ con le acque del Pozzo del Wyrd"

Ora nello stesso modo benedite ogni persona presente o semplicemente voi stessi.

"Benedico ______ con le acque del Pozzo del Wyrd"

Ancora spruzzate lo spazio rituale:

"Benedico questo spazio con le acque del Pozzo del Wyrd"


Fate qualche respiro profondo e poi silenzio.


IL RITUALE


° Chiamata degli angoli: sono private e tali resteranno, sono scritte in contesto in cui lavoriamo, quindi ovviamente richiamano le caratteristiche tipiche della nostra terra, le montagne, le colline, i fiumi importanti. Se ci dovessimo trovare in un territorio diverso probabilmente le modificheremmo per essere in sintonia con il luogo.
-Noi utilizziamo anche una speciale chiamata per gli stirpi di un laghetto e del fiume che vivono nel luogo dove noi celebriamo.

°Invocazioni Divinità: 
Ci riferiamo a Odino, come capo della Caccia Selvaggia, come portatore di doni, di vittoria. A Baldur come Dio che ritorna, cosi come il sole che tornerà a splendere nella stagione a venire.Ullr come dio Cacciatore, Njord e Freyr come portatori di fertilità e pace.

Le divinità femminili sono, 
Frau Holle e/o  la Perchta, come figure della caccia selvaggia, ma anche come Dee legate alla filatura, alla tessitura e quindi alle Madri, Disir e Antenate. Frigg come Dea Madre, Skadi come Dea Cacciatrice signora dell'Inverno.

° Accensione del fuoco: se non accendiamo un Falò useremo tre candele, recitando anche qui una formula evocativa per il potere del fuoco.

° Accensione dell’Incenso:
Onoriamo con una formula anche questo momento, poiché riteniamo che il fumo dell'incenso sia qualcosa di sacro che va a deliziare gli dei, aiutando il flusso di messaggi, e anche gli spiriti del luogo.

°Offerta al Genius Loci: 
Posta a nord'est o in un luogo prefissato, quasi sempre si tratta di cibo. In questo momento specifico lasciamo della frutta di stagione, dei fiori e un uovo.
Questo momento è accompagnato da una formula che saluti ogni cosa che vive li dagli alberi alle piante, agli animali, al piccolo popolo...etc. Chiediamo il benestare per poter eseguire il rito in accordo e fiducia.
Per le celebrazioni in casa solitamente salto questo passaggio, sopratutto durante i mesi invernali se pratico con le finestre chiuse. Per quanto mi piacerebbe vivo in un condominio, e essendo nella mia stanza, diciamo che non devo accordare il permesso con nessuno. Piuttosto opto per un invito.

° Antinati:
A nord'ovest che è la dimora dei morti, lasciamo un offerta di pane e lette per i nostri cari, in nessun momento dimentichiamo il sangue che ci ha generato, in questa vita e nelle altre. Dichiaravamo questo momento attraverso un altra preghiera di ringraziamento. Questo viene fatto anche se la festa è incentrata su di loro.

°Dichiarazione e tema stagionale
Come otto volte l’anno,
Come tutti gli anni la notte più buia
La promessa di Luce
Morte e rinascita nell'antica promessa
Tra spiriti e orde guidate nei celi
Tra manti sbattuti e neve che scende
attendiamo gremiti attorno ai fuochi
per conoscere ciò che c'era e ciò che sarà
Invochiamo la pace e la fertilità per l'anno a venire
in questo giorno ancora di sonno

° Accendiamo una candela per esprimere un desiderio per il nuovo anno:
Questa notte è la piu lunga
il Sole torna, nato dal buio e nutrito dalla Terra
Il Signore della Marte è il Signore della Rinascita
Onoriamo esso e ricordiamo che l'oscurità non è vuota
Non la temiamo, è l'inizio da cui ogni cosa ha origine
In questo giorno esprimeremo il desiderio coltivato nel tempo del sonno
Accendiamo una luce perche ci guidi
nel cerchio continuo della vita.

° Si propone quindi un brindisi:
Giorno d'inverno in cui l'oscurità regna
fatti d aparte e spazio alla luce consegna
Per ciò che ho avuto ti vado a ringraziare
Ciò che solo l'oscurità poteva donare.
La ruota Gira
il potere risplende!


°Si versa parte dell offerta nel terreno (se siete al chiuso usate una ciotola che poi porterete fuori) Con questo gesto si onorano i Capi della Caccia Selvaggia. in Particolare Odino Holda(Frau Holle e/o  la Perchta)

Signori in sella ai vostri destrieri
valicate i cieli in queste notti fredde
Recuperate le anime
di color che si sono perduti
Guidate le mute di lupi affamati.
Padre di tutto ammantato il tuo capo di agrifoglio
Signore antiche dai bianchi mantelli di neve
Grazie per le cose che create
Grazie per le lezioni e le battaglie superate.

Signore che regnate su questo mondo
in questo tempo,
Metà bianca e metà nera
A caccia o rimirando l'arcolaio del destino
In queste notti il Wyrd viene tessuto
Ora che null'altro deve essere intrecciato
l'ordine naturale delle cose invertite
Donate fertilità con il vostro passare
ed ogni magia rendete possibile.

°Rivendicate ora l’antico potere trasmesso nella linea di sangue, ripristiniamo il legame di fedeltà con le Madri/Disir/Ideses e Antenate, in special modo se non lo avete fatto durante la notte del Mōdraniht.
Accendete una candela appositamente scelta per questo ruolo, in questo modo date il benvenuto alle Madri nel rituale e nel vostro cuore. Offrite una parte del vostro banchetto: sembra che tra i piatti più apprezzati ci sia porrige con latte, un zuppa o un budino di crema di latte, ale, sidro o idromele. Amano la frutta e il pesce affumicato.Il giorno successivo alla festività il cibo dovrebbe essere donato agli animali domestici della famiglia, o a quelli selvatici che abitano fuori. Le bevande vanno versate all'aperto sulle radici di un albero.Piccoli doni per le Madri possono essere appesi all'albero di Yule.

Signore antiche, Spiriti del mio focolare
il sangue ci lega, e lo spirito richiamo attraverso questo.
Onoro la vostra presenza e chiedo la vostra benedizioneVi chiedo di assistermi trasmettendomi la vostra saggezza
la vostra forza, la forza dei mie antenati
in questo anno che sta giungendo.
I vostri stessi passi io percorro
le stessa gesta vado a compiere
nel tempo del mondo che a me è stato donato.

° E' possibile quindi bruciare un ceppo/ capra di paglia o qualsiasi rappresentazione che simboleggi il vecchio
Oscurità,Grazie per le cose che hai portato
Per ciò che hai insegnato
per ciò che ho superato
Il tuo regno è caduto
La luce è tornata
Come Baldur rinato, il potere si irradia
Io bandisco il vecchio per il nuovo
in questo ciclo che non si ferma mai.
Fiamme ardono per la nuova vita
dal freddo il calore si genera
La luce riprende il suo corso.

°E' possibile scambiarsi doni, o fare incantesimi per propiziare fertilità e fortuna nell'anno a venire.


-Banchetto
Benediciamo con una formula adatta alla scopo sia il cibo che il vino. Pasteggiamo in compagnia dei nostri antenati.

°Congedi e chiusura:
E' il momento di riformulare le invocazioni questa volta per il bando, si congedano i Guardiani degli elementi, il Fuoco, le Divinità e il Genius Loci.

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Per maggiori approfondimenti sulla festa di Yule visitate il sito di Sacerdotesse di Avalon
Yule -Sabba Minore


Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Wassailing
http://www.whychristmas.com/customs/wassailing.shtml
Northern Mysteries & Magick: Runes & Feminine Powers -Freya Aswynn, 2002, Llewellyn