lunedì 30 novembre 2015

-Il Ramo d’argento-



Conosciuto anche come prolungamento della campana o ramo di melo. "Craebh ciuil" in gaelico e irlandese è il nome usato per il ramo musicale. Un ramo con una campana si adatta alla definizione di un sonaglio in quanto è uno strumento a percussione che produce il suono quando scosso. I suoi usi rispecchiano anche quelli dei sonagli rituali utilizzati nelle diverse culture nel corso della storia. Funziona in modo simile al sonaglio sciamanico e al tamburo. L'archeologia ha anche scoperto "bacchette" che possono essere stati i rami con campane di Druidi o Bardi.
Questo tradizionalmente dovrebbe essere un ramo di un albero d'argento con le mele d'oro che suonavano come campane, tale albero è spesso ritratto con fiori bianchi. A volte il numero delle mele varia da tre, sei o nove ed esse pendono dal ramo d'argento.
Quando un membro del Sidhe invita un essere umano nell'Altromondo, lui / lei può portare un ramo un albero di mele, spesso questo è offerto all’ umano che è stato invitato. Il ramo fatato produce un suono tintinnante che fa addormentare e bandisce il dolore .
Alcuni gruppi, come la Henge di Keltria, utilizzano un ramo con le campane per rappresentare l'albero Bile, o albero del mondo, simile a come alcune streghe utilizzano un stang.
Anche se i rami con le campane sono tradizionalmente simboli di Druidi e Bardi, ogni praticante li può utilizzare.
Il suono delle campane è gradito agli dei e attira la loro attenzione, mentre allo stesso tempo è offensivo per le orecchie degli spiriti maligni che vengono così allontanati.
Altri potrebbero conoscere questo strumento come "il ramo d'oro". Il ramo d'oro è un ramo di quercia che ha il vischio attaccato ad esso. Nella zona della Gran Bretagna le bacche di vischio sono bianchei, ma in altre parti del mondo, esse sono di colore giallo.


"E gli uccelli continuano a cantare ...
E la canzone è travolgente ...
Come un argento ...
Un diluvio d'argento scintillante ... "
~HEAD=NNS Stevie Nicks 


Allo stesso modo, un ramo d'argento con tre mele d'oro viene portato al re Cormac.

Un giorno, all'alba, in maggio, Cormac, nipote di Conn, era solo a Tea Mir in Tara. Vide venire verso di lui un guerriero dai capelli grigi che portava sulla sua spalla un ramo d'argento che aveva tre mele d'oro. Fù piacevole e rilassante ascoltare la musica che il ramo emetteva, gli uomini feriti, bambini o donne malati a letto, si addormentavano con la melodia quando il ramo veniva scosso.
Il guerriero disse a Cormac che veniva da una terra dove è nota solo la Verità, dove non c’è 'né l'età né la decadenza, né tristezza, né invidia, né gelosia, né odio, né superbia. Il guerriero chiese tre doni a Cormac in cambio del suo ramo ed egli accetto, a Cormac venne dato il ramo magico, ed il guerriero dai capelli grigi scomparve. Cormac non seppe dove fosse andato.
Cormac si trovava nel palazzo, la famiglia si meravigliò del ramo, Cormac glielo puntò contro in modo che essi caddero in un sonno profondo fino allo stesso momento del giorno successivo.
Alla fine dell’anno, il guerriero tornò e chiese a Cormac il corrispettivo per il suo ramo.
"Si deve esserti dato!”dichiarò Cormac.
"Io prenderò Ailbe, vostra figlia", affermò il guerriero.
Così prese la figlia con lui e le donne di Tara pronunciarono tre grida dopo la figlia del re di Erin fu andata via. Ma Cormac scosse il Ramo su di loro in modo che egli bandì il loro dolore e le mise tutte a dormire.
Il mese successivo, il guerriero dai capelli grigi si avvicinò, prese Carpre Lifechair, il figlio di Cormac. Il pianto e il dolore non cessò a Tara, e quella notte nessuno mangiò o dormì, tutti erano pieni di tristezza e dolore. Ma quando Cormac scosse il Ramo su di loro, il dolore sparì.
Il guerriero venne di nuovo il mese dopo ancora "Cosa chiedi tu oggi?" disse Cormac.
"Tua moglie", disse il guerriero "e anche Ethne il Longsided, figlia del re di Dunlang Leister."
Poi prese la moglie di Cormac e la portò via con lui.
Allora Cormac seguì il guerriero e il popolo di Tara con esso, ma una grande nebbia, spessa come un muro, scese su di loro, e Cormac si trovò solo in una pianura. Era nella Terra Promessa. Palazzi di bronzo, d'argento e le case di paglia bianca con ali di uccelli, poi Cormac MacAirt trovò la fortezza di Manannan. In essa vi erano quattro case e un pozzo (altre volte è una fonte) di acqua scintillante, il quale era circondato da nove Noccioli che crescevano attorno ad esso alti e rigogliosi, e nelle cui limpide acque nuotavano indisturbati cinque salmoni. Essi si nutrivano esclusivamente delle nocciole che cadevano dagli alberi, assumendone così il potere spirituale, e lasciando i gusci a galleggiare nei cinque ruscelli che si diramavano dal pozzo stesso. Il suono della caduta dei noccioli nell’acqua era più dolce di qualsiasi musica che si potesse cantare,Cormac vide accanto alla fontana la donna più bella del mondo,. Si fece una grande festa e Cormac si fece il bagno nella fontana fatata, nel mentre il guerriero iniziò a cantare e Cormac si addormentò. Quando si svegliò, vide la moglie ei figli accanto a lui. Il guerriero che li aveva portati era Manannan Mac Lir dei Tuatha de Danaan. .

Lì, nel Altromondo, Cormac guadagnò insieme al ramo anche una coppa magica, che si sarebbe rotta se 'tre parole di falsità fossero state pronunciate in sua presenza,'. Manannan come il dio-iniziatore, disse Cormac, re dell’alta d'Irlanda, "Prendi la tua famiglia, allora, e la Coppa e che tu la possa usare per discernere la verità e la falsità. Tu avrai il Ramo d’argento per la musica e la gioia. Il giorno in cui morirai esse spariranno con te.”
"Sono Manannan, figlio di Lir, e la ragione per cui ti ho portato qua è così che si potevi vedere la Terra Promessa.”
In seguito, Manannan spiegò a Cormac che i cinque fiumi sono in realtà come i cinque sensi, attraverso i quali si ottiene la Conoscenza, irraggiungibile senza essersi prima abbeverati alla fonte originaria
Iil giorno dopo, quando Cormac si alzò, si trova sulla verde terra di Tara, con la moglie e il figlio e la figlia, e con il suo ramo e la sua Coppa, che d’ora in poi chiamò " Cormac Cup", ed essa fu utilizzata per distinguere la verità e la falsità dei gaelici.

Nella mitologia irlandese, Bran, figlio di Re Febal, stava passeggiando sulla spiaggia nei pressi della sua dimora. Improvvisamente, sentì alle sue spalle una musica dolcissima, irresistibile, tanto da costringerlo a sedersi e a rimanere ad ascoltarla. Inevitabilmente si addormentò e al suo risveglio trovò accanto a sé un ramo d'argento ricoperto di gemme, che non aveva mai visto in nessuna delle terre che aveva visitato. Lo prese stupefatto e tornò alla sua dimora. Dopo pranzo, durante le danze, si fece strada tra i cavalieri una fanciulla dagli abiti strani che, chiesto il permesso, cantò una canzone per Bran, molto simile a quella che era echeggiata sulla spiaggia... le strofe, soavi e ben incastrate nella melodia, elencavano le meraviglie della leggendaria terra di Lir da cui raccontava di venire... una terra posta su quattro brillanti pilastri di bronzo bianco, su cui corrono cavalli scintillanti, risplendono tutte le specie di fiori, dove non esiste morte, fatica, tradimenti e angosce, ma solo dolci melodie da ascoltare, fulgide nebbie avvolgenti di una bellezza incomparabile... “ci sono altre isole lontane ad occidente...e ognuno di loro è assai più vasta dell'Irlanda” concluse... Detto questo, la fanciulla magicamente riprese il ramoscello argentato e sparì così come era arrivata... Bran il mattino seguente non potè fare a meno di partire con la sua nave e pochi compagni. All'alba del terzo giorno incontrò un uomo con un grande carro marino, di nome Mannan Mc Li, che lo spronò ad andare avanti cantandogli di mari come praterie, di salmoni grossi come vitelli e di terre felici. Bran cantò la sua terra, devastata da lotte fratricide e dall'odio umano. Mannan, rivelatosi figlio di Lir, gli rivelò che un giorno sarebbe venuto un uomo capace di riportare la pace, ma che lo stesso uomo sarebbe stato ucciso dai suoi simili. Bran continuò il viaggio e giunse nell'Isola dell'Allegria, dove fu accolto con sonore risate da una moltitudine di gente. Alcuni compagni vollero rimanere lì, ma lui decise di andare avanti, giungendo infine nell'Isola delle Donne. Lì furono accolti con tutti gli onori, rimasero diversi giorni, riposando in letti sontuosi, amoreggiando e mangiando da piatti dove le cibarie non finivano mai. Infine la nostalgia della Patria e la voglia di vedere l'isola di Lir li spinsero a riprendere il viaggio. La donna più autorevole li mise però in guardia: non avrebbero dovuto rimettere piede a terra qualora fossero tornati in Irlanda. Ripresero il viaggio e dopo pochi giorni, giunsero su una spiaggia dove incontrarono delle persone. Alle loro domande, Bran rispose: “Sono il figlio di Re Febal, partii pochi giorni fa dall'Irlanda”. Gli fu risposto: “Non ti conosciamo, anche se del viaggio di Bran si parla nelle nostre leggende fin da epoche mitologiche...”. I viaggiatori si guardarono perplessi... avevano capito che il loro viaggio era durato un'eternità... Uno di loro saltò giù dalla nave... prima ancora di toccare suolo, diventò un mucchio di cenere, come se fosse stato sepolto da centinaia di anni... Sconvolti, raccontarono alle persone a riva la loro storia e le loro peregrinazioni... infine si congedò e riprese la via del mare. Nessuno seppe se raggiunsero mai l'isola dai pilastri di bronzo bianco... perchè da allora non si sentì parlare più di loro...


Le Mele giocano una parte importante nella mitologia celtica, e le mele d'oro tintinnanti del ramo d'argento sono simboleggiate dalle campane appese sul ramo del druido.
Nel mito e nella leggenda britannica, le mele sono identificative con l'isola di Avalon, il cui nome deriva dalla parola gallese per Apple= afal (Aval pronunciato).

Nella leggenda di Thomas il Rimatore (13 ° secolo), Thomas Laird Learmont del castello di Ercildoune, viene avvicinato da una megera che lo porta in un viaggio. Gli mostra tre percorsi, uno dei quali porta alla terra dei Sidhe. Mentre è affamatissimo, gli si prestano davanti frutti lussureggianti di tutti i tipi, ma egli è avvertito: non deve mangiare alcun frutto se non voleva rimanere lì intrappolato per sempre. La megera gli disse che la sua fame poteva essere alleggerita con una mela.
Raggiunto un certo la mela smonta da cavallo per cogliere per Thomas una mela, essa dice allì umo che dopo avere mangiato questa mela egli sarà onorato con il dono della Verità. In quel momento la donna si trasforma in una donna bellissima e insieme raggiungono il castello dove faranno festa per tre giorni. Alla fine la donna gli dice che deve tornare al suo mondo dove sono passati sette anni.
Quando Thomas torna a casa scopre che gli è stato donato il dono della profezia, la poesia, e un arpa incantata. Egli diventa un saggio governante dei suoi territori e, nel tempo verrà poi richiamato nella terra delle fate dove rimarrà..

Nel racconto dei Figli della Tuirenn, figlio di Tuirenn, Lugh per l’uccisione di suo padre Cian chiese che si eseguissero otto prove “ otto compiti impossibili" questo era il prezzo per la vita di suo padre. Il primo di questi fu quello di portare tre mele dal giardino delle Esperidi, nella parte orientale del mondo.
Queste otto mele avevano alcune caratteristiche:le dimensioni di un bambino di un mese di età, il colore d'oro brunito, e sapevano di miele; mangiarle voleva dire guarire tutte le ferite e le malattie e le mele fortunatamente non sarebbero diminuite, e se gettate via, avrebbero rimbalzo alle mani del lanciatore.
I Figli di Tuirenn riuscirono a realizzare tutti e otto i compiti, ma furono mortalmente feriti durante l’ultima prova. Lugh rifiutò loro di utilizzare i poteri di guarigione.

Altre leggende irlandesi che coinvolgono le mele sono il “ Viaggio a Maeldùin" e la storia della "Finn e il Man in the Tree."

Iduna, moglie del dio nordico della poesia, Bragi, possedeva una cassetta di mele. Se uno qualsiasi degli Dei sentiva l'avvicinarsi della vecchiaia, avevano solo da chieder una di queste mele per restare giovani. Iduna venne rapita da un gigante (grazie all’ inganno di Loki) nel tempo, gli altri Dei si resero conto di stare invecchiando rapidamente. Loki fù inviato in suo soccorso in modo che potesse riportare Iduna e la giovinezza agli Dei.

Più comunemente, le campane utilizzate per simboleggiare queste mele sacre e magiche sono le tintinnanti campane di natale: le “jingle bells”. Jingle bells sono naturalmente le campanelle che si sentono suonare sulla canzone Jingle Bells. Gli archeologi hanno trovato campane in Inghilterra risalenti al tempo dell'occupazione romana o prima. Nel nord Europa nel folklore celtico, attribuisce al tintinnio delle campane la possibilità che queste trasportino in un altro mondo. Nel Mabinogion, Rhiannon campanelle tintinnano dolcemente, per attirare Pwyll e la sua famiglia nella terra del Sidhe. Campane jingle bells, sono sacre a Epona, chi è la dea dei cavalli, del mondo sotterraneo e della sovranità. Queste campane infatti nono conosciute anche con il nome letteralmente tradotto: “campane cavallo”
Una campana da sola (di solito d'oro o argento) sono chiamate "nacchere" sono stati appese sui cavalli da battaglia dei cavalieri nel medioevo per bellezza e come simbolo di ricchezza.
In tempi più moderni, le campane sui cavalli sono considerati come una fonte di buona fortuna, e come protezione dal male dalle malattie. Molti ritengono che queste campane attraggono la ricchezza o altro tipo di fortuna.
La realizzazione del ramo–sonaglio e la campana può richiedere settimane o mesi di preparazione da parte dello sciamano o della strega.
La raccolta dei materiali spesso le persone si riferiscono ai propri antenati, ai propri guardiani spirituali o spiriti alleati in modo che questi possano guidare nella scelta. Se per realizzarlo si ha intenzione di tagliare un ramo per fare il manico, è buona norma fare offerte all’ albero e instaurare una relazione con esso, cosi come si fa solitamente per le bacchette magiche o qualsiasi altro strumento simile.




-Come fare il vostro Ramo d’argento-


Trovate un semplice ramo durante una passeggiata, oppure fate amicizia con un albero locale da cui prelevare il ramno. I legni più adatti sono il melo, il biancospino, e la quercia, ma tuttavia è possibile utilizzare il legno di un albero con cui ci si sente particolarmente affini. Ringraziate l’albero e dategli un regalo di qualsiasi tipo.
Potete una volta portato il ramo a casa, scegliere se tenerlo coperto di corteccia o spogliarlo da essa, se il ramo è molto ramificato potete scegliere quali appendici recidere e quali tenere.
Lasciate che il ramo si asciughi per bene in un luogo buio e asciutto per evitare che marcisca o si spezzi quando lo userete come Ramo d’argento o sonaglio.
Si può in otre decidere di dipingerlo d’argento, oppure lasciarlo naturale, o semplicemente avvolgerlo con del filo o un nastro, che comunemente sarà ovviamente d’ argento, ma tuttavia alcune persone lo scelgono di un colore diverso. In alcune tradizioni druidiche il colore del nastro viene adottato a seconda del livello di iniziazione.
Potete aggiungere le campane legandole al ramo con il filo o il nastro, potete farle penzolare o aderire al ramo ( le campane troppo pendenti potrebbero attorcigliarsi tra loro) potete appenderle a gruppi o a grappoli, lasciate libera l’ispirazione affinché vi guidi; scegliete sempre una combinazione di campane che sia un multiplo di 3, numero sacro alla mitologia celtica e in molte altre tradizioni. Tre , sei, nove, dodici, quindici, diciotto, ecc..( anche il 13 è un numero accettabile e importante)
Le campane o i campanellini tondi sono i più comuni, ma qualsiasi tipo di campanellino, campana sonaglietto troviate va bene, utilizzate quello che sentite giusto per voi, ascoltate il suono di diverse campane la combinazione di alcune tra loro per trovare il suono giusto per voi.. Campane d’ oro, di rame o di bronzo sono tradizionalmente usate su questi rami.
Oltre alle campane potete scegliere di mettere piccole sculture, simboli dipinti, piume, cristalli, o qualsiasi cosa che sia legata a voi.
Un altro modo per fare una campana, è quello di usare un filo rigido di ferro, e piegarlo forma di un ramo, legate la campana a questo filo.
Qualsiasi modo utilizziate per confezionarlo, l’importante e che vi divertiate mentre lo componete, non esiste un” modo giusto” per comporre uno strumento magico.
Un ultimo consiglio è quello di scrivere il vostro nome magico in Ogham sul manico.


- Benedizione del sonaglio-

L'uso più comune per un sonaglio è quello di impiegarlo per chiamare le direzioni, il che comporta di porsi di fronte a una direzione e scuotere lo strumento un po’ di volte. Chiamando gli spiriti di quella direzione chiedete loro di aiutarvi.
Una volta che lo avete usato per richiamare anche altri tipi di spiriti non solo quelli delle direzioni potreste desiderare di ripulire con dei fumi di incenso o di smunge dalle energie negative o anche da quelle personali dopo averlo impiegato in guarigioni e trattamenti vari.

Tenete il sonaglio in mano e dichiarate il vostro intento con voce chiara. Scuotete il sonaglio da prima leggermente poi sempre più veloce, sentite liberi di muovervi , e di danzare e fare quanto vi sentite.
Mentre lo scuotete il sonaglio visualizzate la vostra energia che scorre nel sonaglio / ramo, potete cantare qualcosa di simile a questo:

Ecco, questo sonaglio / ramo,
la sua musica può essere ascoltata in molti mondi,
il suo canto può attirare l'attenzione di divinità e spiriti,
può portare la sua benedizione e purificazione,
può guarire,
può aprire il velo,
può guidarmi attraverso la siepe,
può proteggermi durante i miei viaggi,
può essere benedetto,
può essere benedetto
(Ripetete "può essere beato- benedetto», andando sempre più velocemente guadagnando energia)

Potete quindi scivolare in uno stato alterato di coscienza usando il sonaglio e canti scritti da voi stessi. Durante il suo utilizzo quando si accede a stati di trance succede che si smette di suonare inconsapevolmente, molti nemmeno se ne rendono conto
E’ importante trovare ritmi che donino un maggior senso di potere,m che facciano vibrare tutto il corpo finche l’energia non è all’ apice. Assicuratevi di rilasciarla poi nella direzione che preferite e rimettervi a terra dopo.
Con la musica il vostro sé interiore vi aiuterà a sincronizzarvi con i toni correlati se questo ha un senso, seguite l’istinto, lasciatelo libero di essere guidato dalla musica
Lasciate che il flusso di energia guidi i tuoi toni. Non si tratta di essere un musicista perfetto o con un ritmo perfetto, si tratta del collegamento con lo Spirito del sonaglio e usarlo come qualsiasi altro strumento.

Le registrazioni possono aiutare, se ci si sincronizza con il loro ritmo e suono. Ma fare da se la propria musica è il modo più efficace per aumentare l'energia.
Una volta che avete benedetto il sonaglio potete tornare ad usarlo come prima. Conservate il sonaglio in un pezzo di stoffa in un luogo sicuro



"La musica può impartire suggerimenti nobili,
Generare furia, accendere l'amore,
Con eloquenza insospettata può muoversi,
E gestire tutti gli uomini con l'arte segreta ".
~ Joseph Addison



Fonte:
Scritto da Juniper @http://walkingthehedge.net/
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domenica 29 novembre 2015

4# Divinità Norrene: Baldur



Baldur:
Il primo Nato. Il suo nome significa "Giorno Splendente." Dio della luce, appartenente alla stirpe degli Æsir. Venne ucciso da Hǫðr su istigazione di Loki, ma sarà destinato ad aprire il nuovo ciclo cosmico dopo il Ragnarǫk.
Detto anche Baldr, il dio bianco, figlio di Odino e Frigg. "Il secondo figlio di Odino è Baldur, e le cose buone dicono che Lui è migliore, e tutti lo lodano. È così corretto, così luminoso, che la luce risplende intorno a lui. Alcune erbe bianche vengono paragonate a lui; di tutte le erbe è la più bianca, e da essa tu possa giudicare la sua imparzialità, sia nei capelli che nel corpo, Egli è il più saggio degli Æsir, e la più bella parlata e più la più gentile, ha anche la qualità dell'attesa, nessuno può contraddire i suoi giudizi. Egli dimora nel luogo detto Breidablik, che è nei cieli.. in quel luogo può vi essere nulla di immondo "
Gylfaginning, Edda in prosa.



Lui è  anche il dio dell'amore, Luce, Bellezza, Fedeltà, Innocenza, e Rinascita. Si è sacrificato a mezza estate, a causa del dardo di vischio, e rinasce a Yule.
E 'sposato con la dea della gioia, Nanna, ed è padre di Forseti. E' pensato come il migliore tra gli dei, bello e dall'aspetto luminoso, saggio e eloquentissimo. Egli è splendente  che vi è un fiore candidissimo, che prende nome dalle sue sopracciglia: si chiama infatti Baldrsbrà f. " sopracciglio di Baldr", il Pyrethrum inodorum ( o Matricaria inodora).
Questo dio, si deduce dalle fonti, è molto coraggioso. Egli dimora a Breidablik " ampio splendore" in quella terra dove, si dice, esistano "pochissime rune malvagie".
Nel prologo dell'Edda, Snorri cita Beldegg, figlio di Odino " che noi chiamiamo Baldr". Beldegg è la forma nordica  dell' anglosassone Bӕldӕg, nome mitico che compare nell genealogie come figlio di Odino. La seconda parte di questo nome dӕg, significa "giorno" e ciò sottolinea una volta in più il carattere luminoso del dio. Lo stesso nome Baldr, per il quale prevale verosimile il significato "signore" potrebbe avere un valore più riposto di "lminoso". L'essenza di questa figura è, senza dubbio, quella di un principe della luce, perfetto in tutte le sie manifestazioni. Egli è amato dagli dei e dagli uomini ed è per loro fonte di saggezza e di soccorso costante. Le sue qualità ne fanno un nemico mortale delle forze del caos, e dell'oscurità e sulla sua morte, provocata dal maligno Loki, è incentrato il principale  mito che lo riguarda.
Frigg chiese che ogni cosa non potesse nuocere a suo figlio e per dare prova di ciò invitò tutti a una prova di forza che Baldr avrebbe eseguito a dimostrazione che la richiesta della dea era stata ascoltata. Tuttavia Frigg si era dimenticata di chiedere questa cortesia anche al vischio, e Loki geloso di Baldr, lo scopri!
Colpito a morte da un rametto di vischio scagliato dal cieco Hodr su istigazione di Loki, egli dovrà scendere in Hel, regno degli inferi. Di là potrà tornare solo dopo la fine del mondo pere regnare sul nuovo ciclo.
Racconti analoghi, più o meno corrispondenti a questo, si trovano in altre tradizioni, a rappresentare la metà oscura e la metà luminosa dell anno.
Il culto di Bldr è testimoniato da diversi toponomi: Balleshol, Basberg, Balsness (Norvegia), Balllersberg (Svezia), Bollesager (Danimarca), Baldursheimr, Baldurshagi (Islanda), Baldrsheimr, Baldresshagii (Norvegia). A questo culto fanno allusione due fonti, una piuttosto antica, l'altra più recente. La prima è il nome Baldruus, riferito al dio, che si trova su un iscrizione del IIIsecolo ritrovata a Utrecht nei Paesi Bassi; la seconda è la testimonianza della Saga di Fridpjofr che forse però si riferisce maggiormente a Freyr

Corrispondenze:      
  • Rune: Fehu, Raidho, Sowilo 
  • Colore: oro, bianco 
  • Giorno: Domenica 
  • Incenso: cannella, incenso 
  • Pianta: frassino, camomilla, calendula, Iperico 
  • Domina: consigli, la bellezza, la dolcezza, l'armonia, la riconciliazione, la reincarnazione 
  • Pietra: l'oro, Goldstone 
  • Simbolo: il sole
Fonti :
I miti nordici - G. C. Isnardi
http://www.patheos.com/
http://natasailincic.blogspot.it/

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