mercoledì 14 settembre 2016

Rökkatru

Spesso nei tag di alcuni miei post trovate la parola Rökkatru, restando nell'ambito di sperimentazione della pratica Nordica, mi sembrava giusto spiegarvi cosa fosse. Non faccio mistero che mi è maestro in questo Kaldera, come spesso accade, e che i riferimenti del post siano tutti suoi.



In primo luogo, vi era Asatru, il che significava, tecnicamente, "Fedele agli Aesir", o agli Dei norvegesi - germanici del cielo, della guerra e cultura. Tra questi Odino, Frigga, Heimdall, Baldur, Iduna, Bragi, e molti altri. Alla fine, coloro la cui pratica religiosa si concentra sui Vanir - la "seconda" parte del pantheon Nordico: Frey, Freya, Njord, e Nerthus - hanno deciso che si sarebbero chiamati Vanatru. Qualche tempo dopo, Abby Helasdottir della Nuova Zelanda, ha coniato il termine Rökkatru, per coloro il cui obiettivo primario era quello di lavorare con una "terza parte" del pantheon Norreno, ovvero quegli Dei considerati degli inferi o dalla dubbia fama. Questi includono Hela, Loki, Angrboda, Sigyn, Fenris, Jormundgand, Narvi e Vali, Surt, Mordgud, e Mengloth, e altri.

Si parte dal presupposto che il concetto di Albero del Mondo non si limita al nord Europa, ma che sia comprensivo di molte culture sciamaniche.
Sappiamo che nel mondo Norreno Yggdrasil, - l'Albero del Mondo - collega tutti e nove i regni, tuttavia in una versione più semplicistica e appunto, congeniale ad ogni cultura sciamanica, l'Albero del Mondo è rappresentativo di tre livelli, in cui lo sciamano può recarsi e lavorare col mondo dello spirito.
I tre livelli molto semplicemente sono: il cielo, la terra e inferi, rispettivamente rappresentati dai rami, il tronco e le radici.
Ogni livello ha le sue prerogative, entrarvi è facile e difficile, pericoloso e non, allo stesso livello. Benché comunemente si presuma che quello degli inferi sia più pericoloso, non è cosi. Ogni livello, ha le sue divinità e i suoi spiriti che si esprimono in egual pericolosità e accoglimento. Ci sono sempre spiriti del cielo, spiriti della terra, spiriti degli antenati e coloro che li proteggono, così come, idealmente, possiamo dividere quindi, il pantheon in tre, e ritenere le divinità tutte preziose e tutte necessarie al funzionamento di Yggdrasil.

Coloro che si identificano come Rökkatru, non vedono la parte oscura della pratica e il regno di sotto - inferi - come cattivo, o come il regno del male. Questa concezione ci è data dal cristianesimo, e noi parliamo di cosmologie molto più antiche. Purtroppo anche il neopaganesimo ha un po', anche se non definitivamente, fuorviato l'immagine collettiva come negativa, ma piano piano anche le correnti più moderne stanno facendo emergere il concetto che anche le divinità dell' oltretomba, meritano lo stesso rispetto e onorificenza di quelle più "luminose".
Bisogna innanzitutto partire dal concetto che la morte non è il male; è parte della vita, lo si ripete in tutte le celebrazioni principali, ma spesso si trascura in realtà il concetto di mero, passaggio necessario a ciclo. Il marciume, la decadenza, e la perdita, il passaggio di tutte le cose; così come il caos, la casualità, le parti distruttive della natura e le manifestazioni tremende, che noi esseri umani troviamo tanto scomode, sono tutte parti, non solo necessarie e naturali, ma anche sacre. Così lo sono quindi anche gli Dei e gli spiriti di questo regno. La dove c'è morte, in oltre, c'è rinascita.
Il concetto di buono e cattivo non appartiene alla natura, così come non appartiene agli Dei, e benché la modernità, anche nelle pratiche nordiche, ci induca a considerare solo Aesir e Vanir, la stessa importanza devono avere anche le divinità Rökkatru. Essi hanno la stessa benevolenza, onestà, disponibilità e accoglimento di qualsiasi altra divinità, e come tali hanno molto da insegnare.
Ai più questo è scontato, fa parte della complessità e del lavoro con i mondi e gli Dei, nonché del lavoro con lo spirito, anche senza che vi fosse evidenziata una terza categoria. Tuttavia, è importante segnalare questa realtà con evidenza, poiché non tutti, ovviamente, nel loro percorso, lavorano con le divinità Rökkatru. Se non sentite il bisogno o il trasporto per questo genere di indirizzo, non è un problema, potete onorare Aesir e Vani, ma è giusto e bello, dare lo stesso valore anche ad altre divinità, che in un certo senso hanno il loro "gruppo".
In aggiunta possiamo anche dire, sempre ricollegandoci al concetto di natura, che rifiutare gli Rökkatru, è in un certo qual modo come allontanarci dall'altra metà della natura stessa.
Con questo non voglio sostenere che la morte vada presa alla leggera, ma spesso ci riferiamo al suo mondo inconsapevolmente, quando per esempio cerchiamo il cambiamento, quando interroghiamo il futuro per cogliere informazioni utili. E' li che ci richiamo. E quanto bisogna stare attenti a queste pratiche, tanto lo si deve essere con il regno degli inferi.

Gli Dei Rökkatru sono una fonte di saggezza profonda e difficile, hanno molto da insegnarci, e per quanto possano spaventarci ciò che sappiamo su di esse, spesso vanno solo guardate da un punto di vista differente. Alcuni potrebbero chiedersi che tipo di codice etico si attua con tali divinità, e questa può essere una schematica definizione:

  • Hel, la signora dei Morti, potrebbe insegnarci gli effetti di tutto ciò che facciamo, delle decisioni che prendiamo e in che condizioni le prendiamo, e che ad ogni azione/reazione ne consegue un risultato.
    Tutto ciò che facciamo può avere un effetto negativo o  un impatto positivo sul nostro destino, e sulle vite di coloro che ci circondano, e passo dopo passo facciamo il nostro percorso, ed è la scelta che facciamo che costruisce il nostro futuro.
    Insegna che dire la verità è importante, anche quando le persone la evitano per paura, sia essa buona o cattiva e crudele, la propria verità va espressa.
    La verità non sempre può essere solo espressa, si deve essere fedeli a se stessi, alle proprie convinzioni e le proprie credenze, bisogna conoscere se stessi abbastanza bene per agire di conseguenza difronte alla verità. La verità delle cose potrebbe far male, o potrebbe metterci in difficoltà, ma se si segue il sentiero della verità, e non si mente mai a se stessi, la fiducia sarà ripagata e si agirà senza paura. Hel è una mostruosa dea, mezza donna, mezzo scheletro, ella è la verità di cosa è.

    La Regola di Hela: Pensare al futuro prima di reagire, prima di parlare. Imparare a non prendere le cose personalmente.
  • Loki è un Dio, che molti vedono come un maligno, ma in realtà, egli è un dio che agisce come crede sia giusto, per il proprio bene o il bene degli altri, o qualche volte a discapito di altri, ma mai ha paura di fallire, non teme di essere giudicato, ed è sempre fedele a se stesso.

    La Regola di Loki: Conosci te stesso. Non importa quello che agli altri dicono, che si tratti di verità o menzogna, mai mentire a te stesso. Conosci te stesso bene, anche nelle parti brutte, sii sempre onesto con te stesso. Quando si parla ad alta voce della verità ricordate, che il più grande onore è parlare della verità che nessuno vuole sentire, e che tutti hanno evitato per paura.
  • Angrboda la sovrana di Ironwood, il luogo da dove tanti della Razza dei Gigante provengono, si presenta in molte forme, anche con deformità, insegna che dobbiamo imparare a rispettare l'altro, non solo per come appare ma anche per le diversità interiori, sesso, colore della pelle, background culturale, storia, stile di vita, preferenze sessuali etc.
    Siamo troppo abituati a criticare ciò che è diverso da noi e mai elogiarlo. Siamo presto pronti criticare, accusare, dire che è sbagliato, a giudicare, e sprechiamo una grande quantità di tempo a danneggiare gli altri senza guadagnare nulla da questo.

    La Regola di Angrboda: La diversità mostrata dalla Razza dei Giganti appare in una miriade di forme, e in tutte le forme, dimensioni e natura. Essere vicino nella natura, mostra loro che la diversità è la sopravvivenza ed è forza, mentre l'omogeneità è inevitabile debolezza. Così, noi accettiamo il valore della diversità degli esseri umani, e tutti i molti modi in cui possiamo essere meravigliosamente diversi.
  • Sigyn e Gerda insegnano ad essere fedeli anche a coloro che si ama, gli amici, la famiglia, gli amanti, è anche ad essere fedeli a se stessi, non importa quello che gli altri dicono di coloro che ami, non è necessario abbandonare qualcuno per essere acetati dai più. Non tradire, qualcuno, ciò che si ottiene è più importante. Si guadagna la vera amicizia per il resto della vita e non solo, e si può sempre contare su chi può contare su di te (o quasi). A volte la guerra è necessaria, anche con gli amici e gli amanti, a volte vi è la necessità di reagire, ma provate a cercare modi per fare la pace, che in quanto tale, porterà anche gioia.

    La Regola di Sigyn: Fedeltà verso coloro che vi amano, e che ami, non importa ciò che gli altri dicono di loro, non importa se sono reietti. La fedeltà dei veri amici, parenti e amanti è più importante l'accettazione di qualsiasi gruppo, e qualsiasi gruppo che vi porti a rinnegare loro, non è degno.

    Regola di Gerda: Quando è necessaria a volte la guerra, c'è sempre molto più onore nel fare una giusta pace, che condurre una guerra giusta.

  • Nidhogg e Jormundgand, uno rode le radici di Yggdrasil, e aiuta il riciclo della corteccia morta, aiutando l'albero a ringiovanire, l'altro destinato a ingoiare tutto durante il Ragnarok. Sono maestri per insegnare il ciclo della vita, ma sopratutto a non sprecare la tua vita, cerca sempre di fare cose nuove, cose che portano gioia, ma anche che hanno un significato, uno scopo, uno scopo più grande di te, qualcosa che potrebbe anche aiutare gli altri.

    Regola di Jormundgand e Nidhogg: L'onorevole e il sacro si trovano in ciò che attraversa i confini, ponti opposti, che si muovono tra i mondi. Apprezziamo ciò siamo e abbiamo, il chè non è nemmeno uno dei più grandi misteri.
    L'importanza dello sguardo, in modo da essere attenti a ciò che si butta. Riciclare, dare via, non sprecare, trovare un posto per qualcosa da qualche altra parte. Questo include persone e cose.
  • Quando arriva il momento per l'accettazione, è anche il tempo per l'ospitalità, infatti, ad esempio gli esseri deboli sono benvenuti e protetti dagli Jotnar, o da Hel, Aegir o anche Surt etc, nei loro regni. Accolgono per dar protezione, una sorta e semplice atto, che è necessario fare. L'ospitalità di assoluta importanza nel mondo nordico, non è solo la porta che si apre ai bisognosi, ma è anche l'apertura del vostro cuore. La prima volta che si incontra qualcuno, siate generosi, gentili, date loro la mano, fino a quando arriva il momento in cui rivelano la loro verità, e poi si deciderà se sono degni o indegni della vostra gentilezza.

    Regola di Jord: La saggezza della Terra - la terra e la natura; cercare di vivere sulla terra. Onorare gli spiriti della terra, le pietre, gli alberi, e tutta la Natura.

    Regola di Aegir: Ospitalità. Apri le porte anche a chi non è del tuo popolo. Aprite le porte a loro anche quando sono fastidiosi, o hanno mancanza di rispetto, se vi è la possibilità di un'alleanza, di cambiare il loro modo di fare, istruire. Abbi pietà di fronte all'avidità e alla rozzezza altrui. Abbiamo il diritto di fissare dei limiti, ma dobbiamo essere generosi almeno la prima volta, non importa chi sono, fino a quando essi non dimostrano veramente chi sono e se sono privi di valore.

    Regola di Surt: L'intensità. Qualunque cosa tu faccia, lascia che sia fatta con passione e fervore. Non vivere  nascosto o una vita repressa.

    Regola di Fenris: L'Ombra. Imparare ad amare e trovare sacre tutte le parti di te stesso, anche le tenebre. Onorarle creando un posto sicuro per loro, dove non possono né danneggiati, né danneggiare gli altri.

    Regola di Mordgud: Self-Control Si padrone delle tue azioni e dei tuoi sentimenti, non reprimerli ma bada a loro, governa le tue parti oscure, in modo da non danneggiare te stesso o gli altri.

    Regola delle Norne: Dedica. Percorri il tuo percorso come sei capisce, e come gli Dei ti dicono. Non permettere a nessuno di cambiare e ottenebrare il tuo Wyrd.

Fonti :
Raven Kaldera www.northernpaganism.org
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2 commenti:

  1. Prima di tutto, grazie per il post perchè hai risposto a diversi dubbi che avevo, anche etimologici, e mi hai nuovamente ricordato di quanti meravigliosi Dei (e simili) esistono nel pantheon norreno. Per molto tempo ho riflettuto su alcuni di loro, in primis Loki, sulla sua natura, sull'essere comunque accettato dagli dei per lungo tempo, nonostante le sue azioni è spesso stato chiamato in causa. Per diverso tempo l'ho sempre immaginato come un pericolo che gli altri Dei, non si sa per quale motivo, non allontanavano. In effetti è una visione troppo legata alla suddivisione tra bene e male, giusto e sbagliato, buoni e cattivi. Ma mi rendo conto ora, e ogni giorni che passa sempre di più, che devo abbandonare certi preconcetti, ampliando la mia visione e aprendo bene gli occhi e la mente. Grazie!

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  2. Bellissimo articolo, è molto intressante :)

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