Ljóðatal || Dissertazione sui canti magici
CLII.
152 Þat kann ek it sjaunda:
Questo conosco per settimo:
ef ek sé hávan loga
se vedo avvampare l'alta
sal um sessmǫgum,
sala intorno ai miei compagni di panca,
brennrat svá breitt,
non brucia [quella] con tale ardore
at ek hánum bjargigak;
ch'io non possa salvarla
þann kann ek galdr at gala.
con l'incantesimo che conosco, a cantarlo.
Come molti altri simboli, anche il fuoco ha molteplice valenza. Non è solo il fuoco sacro della stirpe, il Fuoco del focolare o il simbolo della raccolta intensità spirituale, il Tapas. Ma è anche la raffigurazione della devastazione, la fiamma che tutto arde e consuma, come fuoco della passione che se non domato uccide la personalità e rende l'uomo un essere larvale.
Ma l'esercizio agisce in modo salvifico, donando potere sul fuoco. Se arde l'altra sala del cuore sul consesso dei pensieri (ansie, passioni e trepidazioni) ci sa cantare questo canto, può arrestare la furia delle fiamme.
ᛁ . ᛚ .ᚾ
Il settimo incantesimo descrive come mettere un fuoco ardente in una sala. La runa impiegate è Isa, che attira il potere del regno del ghiaccio. Le altre due rune in uso sono Laguz e Nauthiz. Sia Isa e Laguz sono elementi in opposizione a fuoco, mentre Nauthiz è impiegata a causa del suo potere di contenimento.
Fonti :
bifrost.it
Northrn Mysteries a Magick - Freya Aswynn
Hávamál. La voce di Odino, Il testo sacro degli antichi vichinghi - Diana edizioni.
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