martedì 5 marzo 2013

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega: Y come Yggdrasil

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:  
Y come Yggdrasil





Arrivata quasi alla fine di questo progetto non potevo non trattare Yggdrasill alla lettera Y, indecisa su come parlarne ho deciso infine di ripiegare riportando semplicemente un pezzo tratto da "mitologia degli alberi - J.Brosse", una delle tante parti che citano il glorioso albero del mondo, una delle descrizioni che più mi piacciono (senza un particolare motivo, se non fosse una delle prime che lessi qualche anno fa).
Yggdrasill è il più grande e il migliore degli alberi. I suoi rami si estendono al di sopra di tutti i mondi e raggiungono il cielo. Tre radici lo tengono eretto, tutte straordinariamente larghe. Una procede da Aesir, il mondo inferiore degli Asi, gli dei, la seconda dai "Thursi di brina", i giganti di ghiaccio che precedettero la specie umana; la terza arriva a Niflheim o Nifhel, la dimora dei morti.
Presso quest'ultima radice scaturisce la fontana Hvergelmir, fonte di " tutti i fiumi mormoranti che irrigano la terra" e la rendono abitabile agli umani L'acqua sotterrane , da cui ha origine ogni vita, proviene dunque dalla dimora dei morti: è questo un motivo ricorrente nelle credenze popolari , dove si trovano esempi di donne fecondate per il semplice fatto di essersi immerse in un corso d'acqua sacrp. Accanto alla seconda radice scorre la sorgente di Mimir. A coloro che vi bagnano le labbra, dà scienza e saggezza, ma l'accesso ad essa è proibito dal suo possessore, il cui nome significa Meditazione, a sua volta colmo egli stesso del profondo sapere che attinge quotidianamente dalle sue acque.
Sotto la prima radice, che , secondo la tradizione, arriverebbe sin nella sfera sotterranea degli dei sia nella loro residenza ceste  d'altronde unite da Bifrost, l'arcobaleno- esiste una terza fonte, la più sacra di tutte: il posso sul quale veglia Urdhr, il cui nome significa Destino, con ogni probabilità era sola. E' possibile che, nella versione giunta a noi, le leggende che si riferiscono alla e Norne, le quali sono in numero  di tre  e vengano rappresentate come filatrici, abbiano subito l'influenza delle Moire e delle Parche delle mitologie greca e latina. Al pari delle Parche, esse rappresentano anche le tre fasi della luna... [...]
Le Norne attingono quotidianamente l'acqua della fonte di Urdgr, con il limo che la circonda, e ne aspargono il frassino, affinché i rami dell' albero non secchino e non marciscano. Tutto ciò che cade nella fonte diventa bianco come la membrana che si trova nel guscio dell' uovo, cioè ritorna alla purezza primigenia, all'origine prenatale. Di questo candore assoluto è ammantata la coppia di cigni che abita la fonte e da cui discende " la specie di uccelli che porta quel nome". La fonte di Urdhr è quindi una fontana dell'eterna giovinezza. Vicino a lei si radunano gli dei per tenere consiglio, risolvere i conflitti e rendere giustizia. Questo pozzo del Destino rappresenta il mondo delle potenzialità, delle sementi, dei germi, un mondo di acque e di Humus notturni, nei quali sono forgiati tutti gli esseri viventi.
Mentre, grazie alle sue radici, Yggdrasill consente che emergano alla superficie terrestre i tre settori ctoni sovrapposti, quello degli dei, quello dei giganti preistoriche e quello degli antenati umani, il tronco attraversa il piano medio situato tra cielo e terra, il Midhgard, in cui vivono gli uomini, e la cima si innalza fino al Asgadh, dimora celeste degli dei.
Per quanto potente, l'Albero cosmico è cionondimeno soggetto a continue minacce. Il gigantesco serpente Nioggrh rode subdolamente la terza radice, ma a sua volta è aggredito ogni giorno dall'aquila che abita fra i rami più alti. Quattro cervi vanno e vengono nella sua chioma, brucano i giovani germogli via via che spuntano. Il fogliame di Yggdrasil ospita ancora altri animali, benefici quest: la capra Heidhrun che nutre con il suo latte i guerrieri di Odino, lo scoiattolo Ratatosk che sale e scende per trasmettere le reciproche sfide che si rivolgono serpente e aquila. Quest t'ultima  che "sa molte cose, nella sua alta posizione sorveglia l'orizzonte, per avvertire gli dei quando i loro nemici di sempre, i giganti si prepareranno ad assalirli. In talune versioni , in cima alla albero si trova un gallo d'oro, preposto alla stessa funzione. Non potrebbe esserci modo più immaginoso per comunicare che il mondo è la posta di una lotta continua tra le forze della vita e le potenze della distruzione.

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