mercoledì 9 gennaio 2013

Per pochi attimi ho danzato con Te...


Sto ricevendo alcuni importanti insegnamenti, sto imparando 'la seduzione di Odino', che nei suoi tanti aspetti è anche un amante appassionato. Me l'ha insegnato attraverso uno strano evento inaspettato, di cui nemmeno sospettavo centrasse qualcosa, finché poi ha tirato giù maschere e veli e l'ho visto ammiccare verso di me. Lui sempre Lui e mi sono sentita cosi felice e piena, nel sentire le sue semplici parole. "E' solo il gioco della mia seduzione"
Sono alla vigilia di un anno con Lui e questo post man mano che lo scrivo prende una forma sempre più consapevole, scrivere mi aiuta a capire, benché io tenda a mantenere in forma privata quanto spetta a questa mia esperienza.

Probabilmente quest'aspetto è uno dei più giocosi e frivoli e per certi versi semplici, quantomeno apparentemente comprensibili. Ad una prima occhiata ho pensato che mi stesse facendo vedere un aspetto di Sè nuovo, perché tanto voglio conoscere ogni sua faccia, ma in realtà inizio a pensare che non sia affatto solo questo e neppure che abbia voluto giocare con me.
La 'storia' mi insegna che Odino non fa mai niente per niente, nemmeno sedurre una donna.
Lui è un dio che crede nella parità dei sessi, se così si può dire, non ritiene che vi sia una supremazia maschile. Le donne hanno parità d'intelligenza e intraprendenza, possono essere spietate quanto i maschi, basta pensare alle Valchirie o ad alcune divinità femminili.
Odino dunque ho detto utilizza tutte le risorse di cui dispone, tra cui anche la seduzione, per raggiungere i suoi obiettivi. 
La mitologia mi fornisce alcuni esempi che attraverso il loro simbolismo mi stimolano a livello subconscio, ed è cosi infatti che agiscono le parole di una divinità quando le senti, si rifanno, si creano e si aggrappano proprio su qualcosa che hai appreso e che nel tuo intimo è rimasto. La mente conscia può dimenticare ma il Sè interiore no.

Per quanto riguarda l'infedeltà di Odino verso Frigg, Snorri non ci dice attraverso l'Edda che i due si siano sposati letteralmente con una cerimonia e che vi sia tra loro un giuramento, tuttavia ella è menzionata come la moglie dell' All Father e da esso ha avuto un figlio, Baldar. Nel poema Lokasenna, Loki insulta Frigg di infedeltà, e di aver tradito Odino con i suoi fratelli Vili e Ve.
"Chetati Frigg, figlia di Fjorgyn:
Tu che non sei mai impazzita per gli uomini.
Vili, Ve ed il tuo coniuge Vithrir [Vithrir = Odino]
Hanno assaggiato tutti il tuo seno"
Grimnismal  descrive come dopo una discussione accesa tra i due, Frigg inviò un messaggio al re Geirrøðr, dicendogli di guardarsi bene da un mago malvaglio che avrebbe potuto stregarlo, e cosi facendo gli descrive proprio Grímnir -Odino. Egli giunse come ospite presso il re Geirrøðr, il quale, sospettoso, lo torturò crudelmente tenendolo incatenato tra due fuochi divampanti. Dopo avergli rivelato i segreti del mondo divino e parte dei suoi numerosi epiteti, Odino gli rivelò infine la sua vera identità: re Geirrøðr corse a liberarlo ma inciampò sulla sua spada e cadde trafitto.
In ogni caso, sembra che Odino e Frigg avessero un "matrimonio aperto". 

Per quanto riguarda la seduzione di Gunnlod, dobbiamo tenere a mente che Odino ha cercato di entrare in possesso dell' idromele della poesia con altri mezzi in primo luogo, tra cui  quello di spacciandosi per uomo che fece il lavoro di nove uomini durante l'estate per lo zio di Gunnlod. Odino era serio e determinato circa il voler prender l'idromele, fino al punto di mettere la propria vita in pericolo. Egli si trasformo in serpente per scovare la dove quel nettare era rinchiuso.
Davanti alla figlia di Suttungr riprese l’aspetto di un gigante e giacque con lei tre notti. In cambio ottenne il permesso di bere tre sorsi: uno per ogni notte.
Odino non giocò solamente con Gunnlod, aveva bisogno del suo aiuto per compiere la sua missione come racconta l'Havamal.
Dopo aver svuotato la terza coppa si trasformò in aquila e volò verso Asgardhr. Qui lo aspettavano gli altri dèi con una coppa nella quale egli sputò l’idromele. Non c'è alcuna menzione di alcuna riluttanza a collaborare da parte di Gunnlod.
L'Havamal prosegue dicendo che la gigantessa soffrì per l'essersi resa conto di essere stata usata dal dio e allo stesso tempo era consapevole della possibilità che invece l'avesse solo lasciata successivamente.

Quando Odino scopre che la morte di Baldar, la veggente gli predice anche che Rind, figlia del re Rutenian avrebbe dato alla luce un figlio che avrebbe vendicato Baldar.
Saxo Grammaticus ci dà il resto della storia nel Rind Lore danese. Odino si arruolò come uomo e abile soldato presso la corte del re Rutenian e quando raggiunse il più alto riconoscimento e onorificenza, espresse il desiderio di amore che aveva per Rind, ma il suo bacio fu respinto con uno schiaffo.
Una anno dopo egli decise di travestirsi da donna e recarsi alla corte come saggio medico, offrendo i suoi servigi all'intera corte, dopo che il re ebbe confutato le sue referenze.
Rind si ammalò e così i servigi di Vecha il nome che usava Odino nel suo travestimento, furono necessari. Egli prescrisse alla principessa una medicina assai cattiva e dovettero costringere la donna ad assumerla. Nel frattempo però che egli cercava una cura e la febbre dominava il corpo della giovane, Odino ne approfitterà per fare l'amore con lei.
Questo appare come un vero stupro ma non vi è altra fonte all'infuori di questa al riguardo. Nonostante tutto nella versione di Saxo comunque Odino non obbliga Rind a sottomettersi a lui per puro piacere e prova di supremazia, ma solo per assicurarsi un figlio che vendichi Baldar e che sia anche uno dei pochi a sopravvivere al Ragnarok.
Alla luce di ciò sembra quindi che Odino si disposto a gettare incantesimi, sulle donne, sedurle o addirittura abusare di loro se di mezzo vi è un obbiettivo più importante. Questo non lo rende miogeno ma  forse un po più "Bastardo". Dopotutto egli è altrettanto spietato con gli uomini quando riveste il ruolo del dio della guerra e  abbaiamo detto all'inizio, che lui non fa alcuna differenza tra uomini e donne.

Attraverso questi spunti mitologici comprendo meglio quindi quanto avvenuto. Sembrerà strano dire che Odino vuole che si segua il suo esempio, ma in realtà è così. Mi spiegherò meglio poiché questo insegnamento ancora da completare ha molte facce:

Inizialmente credo di essere stata invitata in questo gioco perché mi tirassi su di morale (che brutta espressione detta così), nel corso di questo anno con Lui ho arrancato un po' per imparare quanto più mi fosse possibile. Lo studio accademico trova un posto imprescindibile, proprio alla luce del suo parlare al mio inconscio.
Molto spesso mi trovo a desiderare cose da lui, che pazientemente ha ascoltato e poi  ha sgretolato davanti ai miei occhi lasciandomi li in attesa di capire. Fortunatamente è un dio assai amorevole almeno per quanto mi riguarda, e in un modo o nell'altro ha sempre una risposta per me, anche se non è quella che vorrei sentire.
Le sue lezioni come questa volta, appaiono dal nulla da cose che apparentemente sembrano non centrare assolutamente con Lui, ma ho poco da stupirmi dopotutto quando è arrivato indossava una maschera che quasi nessuno gli attribuisce.

Tornando al discorso principale cosa vuol dire "E' solo il gioco della mia seduzione". Alla luce dei riferimenti mitologici dicevo appunto, che è come chiedermi di comportarmi come lui, proprio in vista del fatto che  ultimamente mi ha fatto capire senza tanti giri di parole, dove sta il mio problema principale che mi impedisce di fare quel che vorrei.
Fare come lui, vuol dire prendere quello che si desidera, trovare un modo, anche senza mezzi termini per ottenerlo, perché la vita è la mia e mia sola la volontà. 
In questo non vedo un invito a "violentare" o fregare, o passare sopra gli altri, ma semplicemente un "prendilo". 
Attraverso quanto è successo mi ha mostrato che sono capace di usare il mio potere femminile, posso ottenere la soddisfazione di spodestare qualcuno se voglio un determinato posto o ruolo.
Certo, sembra semplice quando si parla di soddisfare un capriccio senza troppa fatica e divertendosi, ma forse è questa la realtà, la vita è tutta un capriccio da soddisfare perché sia vissuta davvero.
Oltre che un qualcosa di generico in questo senso, non vedo ancora un obiettivo specifico da raggiungere senza mezzi termini, o forse cosi mi dico, perché ogni cosa comunque ha un prezzo.

Le prove che Odino offre come le semplici lezioni che in quest'anno, sono state abbastanza soft per me alla fine, ma generalmente sono tutte cose che richiedono di vivere fino in fondo il proprio potenziale. Operare scelte difficili per ottenere i risultati, dall'agonia alla ricerca dell'estasi, al raggiungimento di questa e l'autotrasformazione.
Credo che meglio non potevo esprimerlo.
Ogni persona che percorre il cammino con Odino deve essere disposto a sacrifici necessari per raggiungere un obiettivo. E' tutto uno, difficile da spiegare a chi non lo prova sulla sua pelle, perché  detto così sembra che tutto sia un calvario tremendo con Lui, ma Egli è la scintilla della vita stessa, è la passione che si deve mettere in ogni cosa, è l'amare la vita. Questo non solo è necessario a qualsiasi essere umano ma è un passaggio obbligato se si vuole arrivare a lui.
Per arrivare intendo "davvero" non solo metaforicamente parlando. Se ho imparato qualcosa, oltre a che nulla è facile e che non basta riceverLo nella propria vita per essere Sua completamente.

Quindi dietro un messaggio che apparentemente è giocoso, stuzzicante e divertente ce sempre la ricompensa più importante, quella che io ho ancora difficoltà a prendere con ogni mezzo.
Forse in ringraziamento dello sforzo fatto per arrivare qui, questa sera mi ha chiesto di danzare per Lui. E' una cosa che non avevo ancora fatto, probabilmente perché non avevo sentito mai il suo invito a farlo. Se qualcuno lo trova insolito amen.
Mi ha fatta vestire, ornare per lui, tutto in un attimo di puro istinto, era ancora martedì e anche questo la dice lunga sul fatto che nel rapporto devozionale con Lui non può esserci nulla di prestabilito.
Ho usato una musica che si ripete ancora nella mia testa e mi accompagnerà tutta la notte, apparentemente non è nulla di "Suo" ma è una litania che apre le porte dei mondi, e un po lo ha fatto. Io credo che sebbene i puristi possano storcere il naso, non vi sia nulla di adatto o inadatto, di tradizionale o meno quando si viene invitati e ci si sente vibrare dentro.
Così ho ballato per Lui e per pochi attimi Lui ha ballato con me, in altri momenti era sul suo trono e sembrava apprezzare quanto facessi. La gonna si alzava, la testa girava, la mente era leggera e solo concentrata su questo incontro su questa offerta, piena solo di questa danza di seduzione per Lui, tra i fumi d'incenso che si legnavo alle mie caviglie, salivano sul mio corpo in un vortice che aveva il Suo odore. I campanelli suanavano al ritmo dei mie passi come un sonaglio e non vi era nulla di prettamente sessuale, ma il suo occhio brillava di luce compiacente, di chi si gode lo spettacolo.
Lui era qui, o io ero là, era un turbine che è diventato concreto attraverso non solo le mie percezioni/visioni. ( la cosa bella di avere un famiglio).
Amo l'imprevedibilità  del nostro rapporto padre- figlia, di amanti, di maestro e adepta, amo la libertà di essere e riuscire ad essere quello che entrambi vogliamo.
Ho ripreso una piccola parte della danza che non carierò su Yuotube, perché nonostante la mostri qui voglio rimanga "intima" o almeno per pochi, che voglio poter ricordare.. vedendola.

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