lunedì 17 settembre 2012

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:E come Enteogeni



Modern Witch League 5#: 

Alfabeto di strega:E come Enteogeni



Qualsiasi storia si trovi legata alle streghe riporta l'uso di droghe e bevande che esse impiegavano nei loro rituali per raggiungere stati alterati di coscienza, per recarsi ai sabba ed unirsi con il diavolo. Quando mi avvicinai alla stregoneria undici anni fa, ovviamente mi imbattei nella wicca. Leggendo qualche articolo su internet non so bene dove, trovai scritto che una delle "regole" della wicca era quella di non usare stanze che alterassero la propria coscienza, come appunto le droghe, perche questo per le "vere" streghe avveniva solo per mezzo dell' esercizio e della disciplina della mente. Presi per buona questa regola per molti anni, finché poi iniziando a studiare lo sciamanesimo l'abbandonai totalmente. Ovviamente questo non vuol dire che io faccio uso di droghe, ma diciamo che la mia considerazione in materia è cambiata leggermente.
Non dimentichiamo poi che spesso si condannano le droghe ma non il bere, come se fosse meno dannoso-pericoloso. In oltre,credo che questo sia un argomento davvero delicato, perché qui non si tratta assolutamente ne di "sballarsi" ne di "ubriacarsi" e fare festa. Probabilmente proprio a causa di questi fraintendimenti e minimizzazioni, si è tralasciata la parte spirituale della cosa, additandola come "scusa", che insieme alle altre accuse legate alle streghe e stregoneria non poteva far altro che gettare ombra.
I neopagani hanno allontanato l'idea di utilizzare a proprio vantaggio sostanze naturali per raggiungere determinati stati di coscienza, e non solo, sebbene questa sia una scelta più che legittima, hanno cercato di modificare la storia, per risollevare forse la figura della strega, ma facendole anche un gran torto, cancellando un uso sapiente e millenario della conoscenza delle erbe e di potenti alleati.
"Non è vero,le streghe non usavano unguenti..."

Mi sono infine chiesta perchè è stato fatto questo alla nostra storia; le tradizioni sciamaniche che ancora vivono nel mondo, non hanno mai dimenticato questo potere, non se ne sono mai vergognati, non si sono mai fatti contaminare dall'idea di droga-sballo. Per loro nel tempo questa è rimasta una pratica sacra, che permetteva e permette di fare dei lavori sorprendenti: guarire, recuperare le anime, viaggiare tra i mondi ecc..
Anche nell'antica Grecia, presso l'oracolo di Delfi veniva indotto lo stato di trance respirando vapori allucinogeni nella grotta, si consumava vino durante i rituali ellenici e spesso ad esso erano aggiunte erbe per potenziandone l'effetto.
La storia la mitologia e i racconti sono pieni di tracce dell' uso antico di sostanze impiegate nei rituali per entrare in contatto con il divino ecc. Allora perché mai abbiamo cambiato ed infine creduto che le streghe invece non ne abbiano mai fatto uso? Ancora oggi c'è chi condanna queste pratiche, perché non riesce a vederne il lato spirituale, probabilmente le stesse persone hanno usato queste ed altre sostanze in un contesto del tutto diverso e decisamente inutile.
Cosa coi può essere di sbagliato in qualcosa che la natura offre e di cui se ne conosce profondamente il potere?
Certo io non sono lontanamente in grado di darvi la risposta perché faccio parte di quella cultura che pensa sia meglio utilizzare modi alternativi, ma non perché io condanni la cosa, solo perché non la conosco e non ho l'opportunità e forse nemmeno il coraggio di sperimentarla per poterla capire, come si fa per esempio con il Peyote.
Se io avessi la giusta conoscenza, forse potrei pensare, forse potrei rispondere che non vi è alcuna differenza nel' usare qualcosa di legale da qualcosa che "vagamente non lo è". Come dicevo prima sono libera di bere fino a svenire ma non lo sono di usare un allucinogeno. Di conseguenza Bere non mi fa paura, ma ingoiare o spalmarmi qualcosa che non conosco si. Cosa non fa la cultura in cui nasciamo eh?
Uno stato di trance ottenuto con una sostanza in che modo è diverso da uno ottenuto mediante l'uso di percussioni, incenso, o di altre pratiche? Qualcuno direbbe che così l'esperienza nasce dalla stanza e sarebbe "finta", mentre con percussioni e incenso nascerebbe da noi, vero.. o forse no... uno sciamano e una strega di un tempo direbbero tutt'altro.

Non ho grandi esperienze in quest' ambito, gli eterogenei non fanno certo parte della mia abituale pratica, ma senza dubbio possono aiutare  rilassarsi e ad abbassare le barriere del mondo conscio. Purtroppo sono grandicella per rischiare senza pensare alle conseguenze, perciò mi limito a cose decisamente conosciute e semplici.
Mi domando sempre se in una tenda in siberia o nel sud-America, guidata da uno sciamano, mi azzarderei, mi lascerei andare, per entrare in regni che per ora mi sono proibiti.
In ogni caso giusto per non allarmare nessuno non sto parlando solo di droghe, a volte anche il tabacco o un goccio di vino per un non fumatore o un astemio possono bastare e possono funzionare come enteogeni. Le piante tradizionali  associate alla stregoneria sono quelle che venivano impiegati negli unguenti delle streghe e inducevano alla trance estatica, tra esse sono ben note: Aconito, Belladonna, Datura, Giusquiamo, Mandragora. Tali piante dovevano esser impiegate in dosi appropriate perché sono velenose, è questo il motivo per cui ormai non essendoci una tradizione tramandata, è meglio per un neofita non rischiare di fare pasticci con qualcosa che non conosce.

Un enteogeno ("generare il divino dentro")  è una sostanza psicoattiva utilizzata in ambito religioso , sciamanico , o spirituale.  Gli Eterogenei possono integrare molte pratiche diverse per la guarigione, la trascendenza, e la rivelazione, tra cui: la meditazione, psychonautics, arte, progetti e terapia, psichedelica.
Gli Eterogenei  sono stati utilizzati come già detto nei rituali per migliaia di anni, il loro significato religioso è ben consolidata nelle testimonianze antropologiche e moderne, nonostante non siano note praticamente a nessuno. Esempi di enteogeni tradizionali sono: peyote, funghi psilocibinici, tabacco, cannabis, ayahuasca, Salvia divinorum, Tabernanthe iboga, Ipomoea tricolor, e Amanita muscaria . Con l'avvento della chimica organica, esistono oggi molte sostanze sintetiche con proprietà psicoattive analoghe, ed esse derivato a volte proprio da queste piante per esempio: la mescalina, psilocibina, DMT, salvinorin A, ibogaina, ergina e muscimolo, oppure i semi-sintetici come LSD derivato da ecc..
Gli Eterogenei vengono assunti attraverso l'opera di uno sciamano (o una strega) impiegandoli in un tè una miscela, o una pozione come ayahuasca o Bhang .
Essi sono stati vietati in tutte le società islamiche e cristiane, forse è da qui che ne è nata la connotazione negativa, ma come tutte le cose vietate, continuano a esistere e perdurare trovando un nuovo senso, purtroppo negativo - si modificano nel loro ruolo, nell'interesse che suscitano e l'influenza che hanno. Il proibito, il tabù spinge l'uomo a osare, ad ottenere a trafugare quella cosa che gli viene vitata, il male - e così si perde ogni sacralità e ad oggi tutti guardano a queste sostanze come pura e semplice droga.





1 commento:

  1. Condivido tutto con te. purtroppo oggi come oggi è divenuto un mezzo di trasgressione, quando fin dall'antichità sono stati elementi sacri della natura. Un enteogeno è tutto ciò che all' interno ha il divino? anche se è letteralmente è cosi non la penso affatto in questo modo. questo perchè tutte le cose esistenti hanno all' interno il divino. un enteogeno è qualcosa che piuttosto avvicina il divino allo shamano, si effettua una cominicazione molto più forte che mai. Io sinceramente iniziai dallo shamanesimo, per cui non ho mai avuto questo pensiero del non uso. nonostante questo non ne uso, apparte il mio rito del tè (ho fatto anche inni alla piante xD). Però penso davvero che un giorno andrò in perù e in amazzonia con tanto di shamano. :) penso che un giorno sarò pronta

    RispondiElimina