venerdì 21 giugno 2013

Midsummer. Solstizio d' Estate



Midsummer, Mezza Estate è la celebrazione del solstizio d'estate.  Nota come la notte più corta dell'anno, era (ed è) soprattutto un momento di gioia per i popoli del Nord. Essendo un solstizio, la sua data può variare dal 21 al 23 Giugno, tuttavia, di solito è durante vigilia di mezza estate il momento in cui si svolgono le celebrazioni.
Le celebrazioni tradizionali hanno molto in comune con quelle di Ostara e del Primo Maggio. In Svezia, è usanza piantare un ‘May Pole’ anche durante questa festa. Olaus Magnus, nel 1500,  scrisse che ci si recava nei pressi di quest’albero per pregare per la fertilità dei campi, portando poi una croce di foglie come amuleto per propiziare la crescita del proprio raccolto, affinché questo non fosse colpito da fulmini tuoni o grandine. Ai giorni nostri questo rito potrebbe essere riproposto anche in versione puramente spirituale, riferendosi a Thor affinché egli santifichi il raccolto con il suo martello.

Il Midsummer Blot è un tradizionale Gran Hátíð (Festa),  dove si onora l’estate e tutti gli dei e le dee.
La ragione per cui si comprendono tutte le divinità è spiegata in un mito di Saxo Grammaticus, la 'Saxonis Gesta Danorun’. Nel mito, Saxo descrive come un mago/dio chiamato Mithotyn usurpa Óðinn capo degli Æsir mentre Egli è in viaggio. Mithotyn istituzionalizza così il concetto di sacrificio agli dei singoli vietando un sacrificio complessivo verso le divinità. Óðinn, naturalmente torna riprende il suo trono e ri- istituisce i sacrifici collettivi.

Grandi falò, feste e giochi si tengono in tutta l’europa del Nord e non solo. In passato sappiamo grazie alle collezioni di manoscritti folkloristici che i funzionari della chiesa non permettevano che questa festa fosse celebrata. Gli Atti di St. Vincent scritti nel IV secolo descrivono come i pagani di Aquitania (Francia) celebrassero questo festival facendo roteare ruote infuocate. Tale usanza comparve anche negli scritti di un monaco di Winchcombe, dove la ruota infuocata era collegata alla festività di mezza estate vicino alla celebrazione cristiana di S. Giovanni Battista.
Thomas Naogeorgus noto scrittore protestante nel suo libro raccoglie le descrizioni di alcuni costumi tipici della festa e di come essa venne celebrata in tutta Europa. Ed ancora un testo dell’ 11° secolo, Lacnunga spiega come in questo tempo venissero raccolte alcune particolari erbe.

Oggi le celebrazioni non sono poi così diverse da quelle di un tempo, comprendono falò ruote infuocate, balli e rappresentazioni dei miti legati a questa festa.
Tipici simboli rituali sono appunto i fuochi, che siano di candele a forma di corno, falò o dentro ai glóðker (braciere), l’unica differenza che caratterizza questi fuochi da quelli di Ostara è che i primi erano accesi su montagne e colline, in luoghi selvaggi, mentre questi di solito erano accesi al centro del villaggio nelle piazze nelle strade.
Era usanza disporre alti cumuli di paglia e grano o di creare dei veri e propri fantocci a cui dare fuoco. Anche i norvegesi bruciavano una figura simile all'uomo di paglia, chiamato "Kallen" (il Carle, il vecchio) o "kællingen" (la Carline, la vecchia).
In alcune tradizioni moderne si lasciano bruciare in questa festa delle piccole barchette o navi, questo forse deriva dall'usanza vichinga della nave-funerea e durante questa festa tale rappresentazione può esser legata al mito di Balder. Al di là del concetto di comprender tutte le divinità questa festa è fortemente legata al mito della morte di questo dio.
Altri simboli sono la paglia, il Martello di Balder e gli strumenti per il sacrificio animale (poiché è previsto in questa festività).

Un altro elemento tipico oltre il Palo/ albero menzionato precedentemente era la Skåne, una corona fatta di fiori e piante autoctone. Essa veniva posizionata su un palo che veniva portato in giro a spalle da due uomini. Sotto o sopra il palo era una posizionata l’immagine di una gallina seduta sulle sue uova.  I due uomini che scontavano il palo erano accompagnati da sei fanciulle in processione attorno al villaggio.
Le corone di fiori erano anche oggetti che ragazzi e ragazze si scambiavano durante la festa in segno di affetto reciproco.
In Danimarca, prima che il sole tramonti, era tradizionale "adornare" di "betulla o pioppo", i campi di lino. Il periodo di tempo in cui le foglie rimanevano verdi segnava lo stato di buona salute del lino, il pioppo veniva usato anche per scacciare le “streghe” che potevano maledire il lino.
I norvegesi, svedesi, finlandesi e svedesi appendono foglie e fiori di ogni genere, in particolare di sorbo, in tutta la casa per proteggerla in questa notte. Le mucche vengono ornate con ghirlande poste sulle loro corna e le corone poi vengono appese nella stalla e conservate fino all'anno dopo.

In ogni tradizione è tipica di questo tempo la raccolta delle erbe, poiché in questo momento il loro potere è al massimo. In particolare alcune di esse come l’Iperico, pianta simbolo di questa festa venivano anche impiegate nei rituali per bandire o per predire eventi. Si dice che se ci si siede sotto un albero di Sambuco a mezzanotte del giorno di mezza estate, si sarà in grado di vedere il "Re di Fairyland" e tutto il suo esercito.
Durante questa notte anche la raccolta di acqua dalle fonti e pozzi sacri era una consuetudine. La rugiada aveva poteri miracolosi nella guarigione in particolare degli occhi, e anche questa poteva consentire di vedere il popolo fatato.


1 commento:

  1. Invidio i popoli del nord che hanno queste tradizioni, veramente belle :)

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